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Rocco Hunt, Vene e vvà: testo e video del nuovo singolo

Rocco Hunt, Vene e vvà è il suo nuovo singolo.

pubblicato 3 Settembre 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 02:20

Rocco Hunt sta tornando. Venerdì 4 settembre esce Vene e vvà, il suo nuovo ed attesissimo singolo che anticipa l’uscita del prossimo album di inediti (che dovrebbe contare duetti importanti con Neffa e Clementino). Questo nuovo singolo arriva dopo una vittoria dal Festival di Sanremo, un disco di platino ottenuto con A verità 2.0 ed un tour di successo. Si legge sulla presentazione ufficiale del brano che il nuovo singolo “segna un passaggio importante nel percorso musicale del rapper campano”.

Vene e vvà, musiche hip hop che si fondono con quelle reagge, viene descritto come un brano di “denuncia sociale che non grida allo scontro ma si rifà a dei valori etici e morali”: Rocco rappa di un “sistema corrotto” che non può cambiare, parla dei morti agli stadi, del tempo sprecato guardando lo smartphone in metro (“Questa gente guarda lo schermo e non si parla mai”), del terrore delle notizie tragiche trasmesse dal telegiornale e della “politica cattiva”. Addirittura viene chiamato in causa “un signore su un isola”, ovvero il mito Bob Marley, la voce di Kingston Town, “le cui parole facevano politica”. Insomma, Rocco viene trasmettere un messaggio di positività e speranza:  “Ogni dolore scompare, è un processo naturale”.

Vene e Vvà perché ‘tutto viene e tutto va’ – racconta Rocco Hunt, autore del testo – in particolare le cose materiali, che stanno portando il mondo alla sua distruzione, mentre restano solo i principi dell’uomo, tramandati di generazione in generazione”. Il brano è prodotto ancora una volta da Takagi & Ketra che firmano la musica ed il testo, il flauto è di Enzo Avitabile mentre i cori sono realizzati da Emiliano Pepe.

Rocco Hunt, Vene e vvà, Lyrics

C’era una volta un signore su un’isola
era la voce di Kingston Town
le sue parole che facevano politica
la ribellione dentro un cuore rastaman

Ci hanno sporcato il mare, il futuro dei nostri figli
pensavo a mille cose il mese scorso, ero un po’ giù
perché se cadi qua è raro che ti ripigli
e poi la vita diventa il contrario di quello che sogni tu
e nelle metro tutti con il cellulare
questa gente guarda lo schermo, non si parla mai
ha il terrore grazie alle notizie del telegiornale
che trasmette ogni giorno le tragedie, le vendette e i guai
portami dove è sempre giorno e c’è sempre il sole
dove il tempo è bello e non cambia le persone
un posto dove queste chiacchiere non fanno più rumore

Dove non conta ciò che hai oltre la passione
ho visto il mare e i bambini correre a riva
nel disastro generale e la politica cattiva
ho visto morti negli stadi e dopo a chiederci il perché
siamo schiavi di un sistema, ora ti parlerò di un re

C’era una volta un signore su un’isola
era la voce di Kingston Town
le sue parole che facevano politica
la ribellione dentro un cuore rastaman
mi ha insegnato che la libertà la trovi nel vento
vene e vvà, vene e vvà
e che non serve essere ricchi, il vero ricco lo è dentro
vene e vvà, vene e vvà

Lo vedi questa strana vita come fa
ci passa avanti e poi ci ruba il tempo
siamo tranquilli senza ansie da città
quanto sei bella mentre stai dormendo
yeah, yeah tutt cos vene e vvà
yeah, yeah tutt cos vene e vvà

Ogni dolore prima o poi scompare
e tutto il resto viene e va, processo naturale
anche le cose difficili da dimenticare
prima o poi saranno solo paranoie lontane
come a Kingston

Dove ci sveglia il sole, l’odio ancora non ha vinto
le persone ti sorridono d’istinto
quel signore vive ancora nelle profezie che ha scritto
il paesaggio sembra finto, tipo preso da un dipinto
l’estate sta finendo, sento già la nostalgia
so che tutto viene e va, come viene poi va via
l’amore vene e vvà, tutt cos’ vene e vvà
ma un sistema ormai corrotto purtroppo nun po’ cagnà

C’era una volta un signore su un’isola
era la voce di Kingston Town
le sue parole che facevano politica
la ribellione dentro un cuore rastaman
mi ha insegnato che la libertà la trovi nel vento
vene e vvà, vene e vvà
e che non serve essere ricchi, il vero ricco lo è dentro
vene e vvà, vene e vvà
mi ha insegnato che la libertà la trovi nel vento
ci passa avanti e poi ci ruba il tempo
e che non serve essere ricchi, il vero ricco lo è dentro
quanto sei bella mentre stai domreno
yeah, yeah tutt cos vene e vvà
yeah, yeah tutt cos vene e vvà

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