Glastonbury Festival: le terribili foto di tonnellate di spazzatura lasciate nel campeggio
Servono 6 settimane e 900 spazzini per far pulire la location da tende, sedie, bottiglie e immondizia varia abbandonata
Dalle foto, pubblicate per intero su Buzzfeed e scattate da David Hedges di SWNS.com, si direbbe che un uragano si è abbattuto all’improvviso su un campeggio, devastando tutto e costringendo i campeggiatori a lasciarsi indietro tutto.
O forse, si penserebbe ad una discarica a cielo aperto.
E invece, queste sono le scene che si sono lasciati indietro i 175,000 appassionati di musica che sono andati al Glastonbury Festival in Inghilterra, hanno rockeggiato per un weekend, e poi hanno abbandonato praticamente tutto per evitarsi la fatica di portare a casa le tende da 20 euro, le sedie pighevoli infangate, i milioni di lattine di birra e di bottiglie di vetro.
Sono immagini che lasciano a bocca aperta per la vastità del “danno” provocato: stando a fonti ufficiali del festival, servono sei settimane ed il lavoro di 900 spazzini (alcuni muniti di ruspe), per riportare il sito al suo stato naturale.
Parlando di numeri: oltre venti tonnellate (20,000 chili!) di materiale riciclabile è stato riciclato. Centinaia di lattine di cibo in scatola nemmeno aperto è stato raccolto e donato a associazioni che aiutano i poveri. Le tende ancora buone sono state donate alla carità.
E altre tonnellate di spazzatura, semplicemente, sono finite in discarica.
E se pensate che questo sia solo un caso di Glastonbury, ecco qualche altra foto, questa volta scattata al Reading Festival 2013 dal Daily Mail con l’ausilio di un drone: ettari di campeggio totalmente abbandonato, tende su tende abbandonate e spazzatura in ogni dove.
Il Reading Festival da anni implora i propri fan di riportarsi a casa l’immondizia, ed in particolare le proprie tende, lanciando anche la campagna “Love Your Tent”, ma evidentemente miglia di persone se ne fregano altamente.
“Se otto persone dormono in una tenda, a loro costa pochissimi soldi dividerne il costo, e alla fine la lasciano lì. Noi facciamo di tutto per incoraggiare la gente a pulire il campeggio e portarsi a casa la roba, è solo una questione di responsabilità sociale, ma a quanto pare gli individui se ne fregano.”
Un applauso, insomma, al campeggiatore del Fosch Fest svoltosi settimana scorsa, che ha postato su Instagram questa foto: ha combattuto valorosamente contro una temibile Quechua da “due secondi”, e piuttosto che abbandonarla sul posto, l’ha portata a casa ancora mezza montata in macchina.
Il Fosch ha avuto qualche problema con la spazzatura lasciata dai campeggiatori, me guardando come gli inglesi lasciano i loro festival, c’è comunque da pensare “poteva andare peggio”.