Rasty Kilo, Favelas: in free download il nuovo disco
Machete Empire Records rende disponibile al download gratuito il secondo disco del rapper romano, ricco di featuring.
Esce oggi in free download Favelas, il secondo lavoro di Rasty Kilo, pubblicato dalla Machete Empire Records.
Non c’è trucco e non c’è inganno, basta andare nella sezione downloads del sito Machete Empire, cliccare sul banner di Rasty e si giungerà alla pagina MediaFire da cui scaricare gratuitamente il disco.
Il titolo parla chiaro: Rasty Kilo in Favelas vuole raccontare la borgata, ossia quello spaccato di società che conosce, in cui è cresciuto e vive. Nei brani si parla di come i ragazzi nati poveri, e magari cresciuti nelle case popolari, si arrangino per intascare un po’ di soldi e tirare avanti: situazioni che in certi quartieri sono atipiche mentre in altri, come Ostia in cui è cresciuto Rasty Kilo, sono la norma.
Si tratta del secondo titolo che il rapper romano pubblica per l’etichetta fondata dalla crew Machete, dopo l’uscita, nel giugno scorso, dell’album Molotov. Il supervisore artistico di questo mixtape è Dj Slait, membro fondatore della Machete Crew.
Low Kidd ha mixato i brani in cui i featuring sono tutti di rilievo (con anche un volto emergente, il romano Hood Fella, classe 1996) ma, allo stesso tempo, si tratta di artisti che Rasty Kilo stima e conosce di persona e con cui non aveva mai collaborato prima.
Questa la tracklist, con tutti i featuring:
01. Isis (prod Cream)
02. Undartaker pt2 (prod Cream)
03. Crash test (prod Low Kidd)
04. Lambo Diablo (prod Charlie Charles)
05. 300k – Feat Ensi, Nerone (prod Ceam)
06. Clockers – Feat Hoodfella (prod Nube)
07. Gli ultimi (prod Cream)
08. Immunità diplomatica – Feat Ntò, Johnny Marsiglia (prod Cream)
09. Favelas (prod Low Kidd)
10. Paradise (prod Cream)
11. Falla e si va – Feat Gemitaiz (prod Cream)
12. Acd (prod Cream)
13. Radio edit – Feat E-Green, Nex Cassel, Kill Mauri, Er Costa, Sedato Blend
Il primo singolo, uscito un mese fa, era la title-track, mentre oggi esce Crash Test: potete vedere il video in apertura dell’articolo.