Home Festival di Sanremo Sanremo 2015, Raf: “Iniquità troppo influente del 30% dei voti affidata a soli 8 pseudo esperti”

Sanremo 2015, Raf: “Iniquità troppo influente del 30% dei voti affidata a soli 8 pseudo esperti”

Il cantante si sfoga su Twitter dopo l’eliminazione dal Festival.

pubblicato 17 Febbraio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 08:38

Possiamo dirlo senza sembrare sicuramente accomodanti o buonisti: Raf, al Festival di Sanremo 2015, è stato davvero sfigat0. Una sfortuna che l’ha visto ammalarsi di bronchite proprio in questi giorni ma che, nonostante un malessere evidente, non l’ha fatto demordere o desistere dal presentarsi sul palco del Teatro Ariston. Le notizie sulle sue condizioni di salute, poi, non sono state anticipate dal cantante ma sono state rivelate solo dopo il tam tam mediatico che ha visto il popolo di Internet interrogarsi sull’aria sofferente del cantante durante la sua prima performance. E il mistero si è risolto con l’ammissione di un problema che l’ha portato anche ad una visita in ospedale durante la sua trasferta sanremese.

Nonostante questo, purtroppo, il cantante è stato eliminato dalla competizione e non ha potuto esibirsi durante la finale. In sua difesa, sono scesi in campo, tra i tanti colleghi, anche Laura Pausini e Nek. La prima ha elogiato pubblicamente l’amico:

La gente che guarda Festival di Sanremo sa che Raf ha la bronchite? Sarebbe da spiegare perché molti avrebbero disertato e lui è li, stanco e provato. Cantare con la bronchite è difficilissimo. Sei un grande Raffaele!

Poi, a gara terminata, anche Nek è intervenuto sulla delicata vicenda, dando supporto al collega:

“È stata una settimana straordinaria. Sono felice, è stato un bellissimo Festival, mi sono divertito ed emozionato, e porterò questa esperienza per sempre nel mio cuore. Non l’ho fatto nei giorni scorsi perché non volevo scatenare “questioni” di sorta, ma ho trovato l’esclusione di Raf quantomeno imbarazzante. A prescindere dalla bronchite che non gli ha permesso di esprimersi come sa, il suo ritorno al Festival andava “gestito” e vissuto in tutt’altro modo. Meno male che c’è la sua musica a parlare per lui. E per noi. Auguri Raffaele”

A poche ore dalla Finale del Festival, anche lo stesso protagonista di questo malessere diventato di opinione pubblica, ha criticato il peso degli esperti che hanno dovuto votare le varie esibizioni:

Esclusione a parte contento per il Festival ma confermo l’iniquità troppo influente del 30% dei voti affidata a soli 8 pseudo esperti

Proprio via Ansa, nelle scorse ore, Claudio Cecchetto ha, invece, spiegato il suo ruolo di esperto e ha, invece, elogiato la suddivisione del voto tra la loro preferenza sommato a quello della giuria demoscopica (30%) e del televoto (40%):

“Il Volo ha vinto perché in uno spettacolo come il festival di Sanremo il voto e’ emozionale. Conta quello che arriva al pubblico. Il fatto che la canzone difficilmente sara’ passata dalle radio – succede poco anche per un numero 1 come Andrea Bocelli – e’ un altro discorso. E comunque questo e’ il festival della canzone italiana, non quello delle radio. Anche se 5 o 6 brani troveranno spazio. Penso a Nek, che considero il vero vincitore, a Gianluca Grignani, ma anche a Biggio e Mandelli che potranno inserirsi tra Mengoni, Ferro, Jovanotti. La tripla giuria, in ogni caso è un sistema che funziona. Ha senso, perché ti dice esattamente come è la situazione del Paese. E alla fine viene premiato il gusto con la maggiore percentuale di gradimento”

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