Bjork, Vulnicura: recensione del web e dei lettori
Vulnicura di Bjork: le recensioni dell’album.
E’ uscito da pochi giorni il nuovo album di Bjork, Vulnicura. Atteso per marzo, il disco è stato però caricato illegalmente sul web e la cantante è stata così costretta ad anticipare i programmi, rendendolo disponibile all’acquisto su iTunes nelle successive 48 ore. Una mossa riparatrice che ha permesso, però, ai fan di ascoltare il disco in brevissimo tempo. E come avranno reagito alle nuove canzoni interpretate dalla cantante islandese? Qui sotto il sondaggio nel quale poter esprimere il vostro parere, a seguire alcune delle recensioni estere: saranno stati tutti piacevolmente sorpresi?
Bjork, Vulnicura, recensioni
Slant Magazine: Quando la cantante comincia finalmente a farsi prendere dall’emotività in maniera dinamica, nella seconda metà dell’album, è anche quando il sottofondo musicale del Vulnicura va a pezzi.
The Indipendent (Uk): Vulnicura di Bjork rappresenta un ritorno alla canzone standard dopo la parte sperimentale di Biophilia: i suoi nove lunghi brani evocano la confusione emotiva a seguito di una rottura …. Ma dappertutto, proprio il canto di Bjork sono l’ostacolo di questo progetto.
Austin Chronicle: Tornando giù, sulla a terra, per raccontare al dettaglio il suo allontanamento dall’amore, Björk si avvicina e relaziona con la gente.
The New York Times: Anche in mezzo alla musica più astrusa, queste canzoni hanno una immediatezza emotiva. La fisicità della voce di Björk è ancora più eclatante contro i suoni elettronici impersonali, tanto meglio per rivelare il paesaggio interiore di una rottura e della sua guarigione – non è una storia semplice, ed è quello il bello.
Clash Music: Come tutti gli album Björk, Vulnicura è il lavoro di molti ma la nave, in realtà, è la voce – e tutto ciò che significa – di una sola persistentemente abilità e talento.
Nme: Non è facile da ascoltare, ma è coraggioso, bello e colpisce- un tentativo di trovare ordine nel caos che, come lei desidera, offre una “stampella” per i cuori spezzati.
Rolling Stone: Questa potrebbe essere la musica più straziante che abbia mai fatto.
PopMatters: Gli album sulle rotture sentimentali non sono particolarmente innovativi o senza precedenti ma in qualche modo questo è talmente artigianale che sembra unicamente sincero.
Spin: Dopo un decennio di immersione in profondità nell’astratto, Björk ora torna più a terra e umano che mai grazie a due idee più insondabili di tutti: l’amore e dolore.
PopMatters: E’ uno dei dischi più poetici di Björk della sua lunga carriera. Questo lavoro premia anche quelli che si uniscono al suo viaggio emotivo.
The Observer (Uk): Pesante, ma avvincente.
Drowned in Sound: Se gli ultimi due album di Björk erano viaggi impersonali con licenze artistiche e nelle collaborazioni, Vulnicura è profondamente personale e molto più gratificante proprio per questo.
Chicago Tribune: Bjork è in piena forma, crea un lavoro tematico e collegato nel sound che scorre senza soluzione di continuità da traccia a traccia.
Los Angeles Times: Vulnicura è un pesante viaggio, un lavoro certamente troppo profondo per essere assorbito completamente così in poco tempo dopo la sua uscita. (…)Ma i fan come me troveranno molto da amare nell’esplorare i suoi numerosi picchi e percorsi.
MusicOMMH.com: uno degli album di maggior successo di Björk in cui si trova la maggior parte delle strategie sonore che sono ben abbinate con i suoi concetti e temi.
Exclaim: Vulnicura è una antitesi ben fatta musicalmente e tematicamente, con un conseguente sforzo più convincente.
The 405: La grande arte prende il dolore e lo trasforma in qualcosa che può aiutare a guarire. Vulnicura fa esattamente questo.