Led Zeppelin, parla Jimmy Page: “Una reunion è impossibile”
Sarà finito il tira e molla tra il chitarrista e Robert Plant su un’eventuale ritorno in pista della leggendaria rockband?
Ci hanno tenuto in ballo tutta l’estate con dichiarazioni contrastanti, volontà contraddittorie e botta&risposta continui mentre i remaster dei primi quattro dischi conquistavano le classifiche inglesi, ma finalmente la questione dovrebbe essere chiusa: una reunion dei Led Zeppelin è altamente improbabile e stavolta a sostenerlo è proprio Jimmy Page, il chitarrista della band, intervistato da NME dopo una listening session dei nuovi remaster di Led Zeppelin IV e Houses Of The Holy, che usciranno il prossimo 27 Ottobre.
Non mi pare che ci sia una possibilità o sia scritto nel destino, quindi non c’è altro che possa dire a proposito. Non farò una descrizione dettagliata di cosa sia stato detto da una persona e cosa da un’altra; tutto ciò che mi sento di dire è che è abbastanza impossibile, vero?
Difficile non pensare alle frecciate a distanza con Robert Plant, il vecchio leone cantante della band, che aveva sempre negato la possibilità di reunion dei Led Zeppelin preferendo concentrarsi sulla propria nuova carriera (e sul disco Lullaby…And The Ceaseless Roar) e arrivando persino a dare rispostacce all’ex collega di band.
Ben altra volontà quella di Jimmy Page, che invece vede di buon occhio la possibilità di ricominciare ad esibirsi dal vivo (e sognava Glastonbury): vista l’impossibilità di rimettere in pista i Led Zeppelin il chitarrista non nega la voglia di tornare comunque a suonare con una band nuova, tutta sua, con la quale reinterpretare i successi di una carriera ormai quasi cinquantennale:
Se dovessi ricominciare a suonare lo farei con dei musicisti che sarebbero… i nomi potrebbero esservi nuovi. Non li ho ancora messi insieme ma lo farò il prossimo anno. Se tornassi a suonare, suonerei materiale che abbracci tutta la mia carriera di registrazione, fino ai primissimi giorni con gli Yardbirds. Ci potrebbe anche essere del nuovo materiale, non lo nego. Amo suonare dal vivo, mi piace davvero: i concerti dal vivo sono sempre una sfida perché significa che devi cambiare ogni cosa mentre suoni, ogni sera. Puoi farlo diventare più di un’avventura: suonerei tutto ciò per cui sono conosciuto, versioni strumentali di Dazed & Confused… eccetera
Niente Led Zeppelin, mentre si avvicina l’anniversario dei 45 anni, ma ben altri progetti di carriera: i vecchietti del rock alla pensione non ci pensano proprio.
Via | NME