Within Temptation, Sharon Den Adel a Soundsblog: ‘Pensare alla musica mi serve come bere e mangiare’
La band symphonic-metal si gode un meritato riposo prima dei concerti estivi, che li vedranno in Italia il 26 Giugno. Abbiamo raggiunto la cantante per scoprire come si rilassa, a casa e in tour…
Fra poco meno di un mese, il 26 Giugno, vedremo i Within Temptation in concerto a Italia, all’Alcatraz di Milano. Ma per il momento la band symphonic-metal si sta godendo un mese di riposo, fra la prima parte del tour europeo e l’imminente stagione di festival estivi.
Abbiamo raggiunto telefonicamente la cantante Sharon Den Adel, per quattro chiacchiere slegate da contesti promozionali (il nuovo disco, Hydra, è uscito a Gennaio ottenendo ottimi consensi di critica e vendite, quindi non c’è più bisogno di ‘spingerlo’…).
Ciao Sharon! Come stai trascorrendo questo mese senza concerti, fra il tour europeo e il festival tour estivo?
“Mi sto godendo la mia famiglia e i miei amici, tutto qui! Mi rilasso molto, scrivo canzoni nuove, ho già delle idee per il prossimo disco e la direzione che dovrebbe prendere…”
Ma quindi per te scrivere nuove canzoni fa parte del relax, o è una deformazione professionale che ti vede pensare costantemente alla musica?
“E’ relax al 100%! Certo, la musica è il mio lavoro, ma soprattutto è la mia passione, e per me è naturale scrivere nuove canzoni e pensare a nuove melodie. E’ una cosa che mi serve come bere e mangiare: pensare alla musica, crearne di nuova… assolutamente naturale e rilassante.”
Hai visto gli altri ragazzi della band in questo mese di riposo?
“No, proprio no!
Non abitiamo tutti nella stessa cittadina, quindi bisognerebbe prendere la macchina per trovarci, e non ne abbiamo bisogno: ci sentiamo via internet, scambiamo qualche messaggio, ma alla fin fine ho vissuto con loro per sette settimane, e fra una settimana li vedrò per un altro mese intenso. Meglio che ognuno si goda famiglia e amici da solo, in questo periodo…”
Com’è andato il tour, fino ad ora?
“Non potremmo essere più soddisfatti. Tantissime persone ogni sera per tutte queste date in Europa, davano sempre una bella sensazione quando salivo sul palco. E’ stato tutto molto divertente, anche perchè mi trovo sempre bene con tutte le persone intorno a me – non solo la band, ma anche i roadie e gli altri… sette settimane sono volate in un attimo. Se non mi trovassi bene, sarebbero settimane lunghissime, invece…”
In Estate suonerete invece a tutti i festival – tranne in Italia, dove sarete in un club. Sarà perchè dalle nostre parti il formato-festival è un po’ scomparso…?
“Noi siamo comunque contentissimi di suonare in Italia, è sempre stato un bel posto dove suonare. Avevo sentito dire che ci sono pochi festival metal in questi anni dalle vostre parti, magari è un effetto della crisi finanziaria: ci vogliono parecchi investimenti per mettere in piedi un bel cast, magari a volte è più semplice contattare una band per un concerto singolo. Spero però che presto torniate anche voi ad avere una buona scelta di festival!”
Forse per voi però va anche meglio, in questo modo: suonare in un club il 26 Giugno sarà comunque più fresco che suonare sotto il caldo sole italiano…
“Spero però che nel club tengano aperte le porte e ci sia un po’ d’aria fresca, altrimenti diventa una sauna!”
Onestamente spero in realtà che ci sia semplicemente l’aria condizionata accesa, senza bisogno di sperare negli spifferi di vento!
Comunque, tornando a noi: ho visto che nella vostra scaletta avete inserito quasi tutte le canzoni di Hydra che hanno uno special guest come ospite (Paradise featuring Tarja Turunen, And We Run featuring Xzibit, Whole World Is Watching featuring Dave Pirner). Come gestite le parti degli “ospiti” dal vivo?
“Sarebbe un po’ costoso portarsi sempre dietro tutti gli ospiti! E mi sa che hanno anche loro i proprio impegni… ahaha!
Molto semplicemente, nella nostra scenografia sono compresi dei maxi-schermi in cui proiettiamo la parte dell’ospite, si vede il video di loro che cantano e diciamo che io duetto con la loro immagine virtuale. E’ un modo diverso e più intenso di presentare quella che, a tutti gli effetti, è una base vocale registrata. Dà anche un miglior senso di interazione, l’abbiamo già sperimentato in passato e sembra convincere e piacere a tutti. Dopotutto in Hydra ci sono veramente molti ospiti, quindi sarebbe stato un peccato non poter suonare quelle canzoni dal vivo.
Qualche volta abbiamo invece suonato Whole World Watching in versione acustica, in quei casi ovviamente gli schermi sono spenti e non c’è problema se non si sente la voce di Dave Pirner.”
Durante questo tour hai postato su YouTube un video-diario quasi in tempo reale. Per te è diventato quasi un ‘lavoro’, il fatto di dover girare sempre con una telecamera e trovare cose divertenti da filmare, o è una cosa ancora divertente?
“Per me è divertente, ma soprattutto è una liberazione: mi dà qualcosa da fare negli abbondanti tempi morti fra un concerto e l’altro, nei pomeriggi prima dello show o la sera dopo la doccia. E non è che sia costretta a portare in giro una telecamera a spalla: è una piccola telecamera, quel che basta per una ripresa in buona definizione e con un buon audio.
Sono dei bei ricordi per quando saremo tutti vecchi e con i capelli grigi: potremo ricordarci di cosa facevamo decenni prima, semplicemente andando su YouTube! Già adesso, guardando i tour diary che pubblicavamo come bonus sui vecchi dvd, ci divertiamo a ricordare qualche pomeriggio, qualcosa di strano che abbiamo visto…”
Spero che allora riprenderete qualcosa di bello anche da Milano – ai fan piace sempre vedere in che modo guardate le nostre città…
“E’ quasi superfluo dirlo, visto che lo diranno tutti, ma amo l’Italia, quindi sarà un piacere riprendere anche la data di Milano! Saremo lì dal giorno prima mi sembra: un po’ di tempo per girare la città. Preferisco i tour con il tour-bus, perchè mi piace dormire sul bus la notte e poi essere pronta quando arriviamo in città, per farmi un giro. Quando siamo in giro per festival, ci muoviamo in aereo e nonostante il viaggio sia più breve, c’è molto meno tempo per rilassarsi e godersi la città.”
Ultima domanda, la sto facendo a tutti e quindi ora tocca anche a te. Non ti preoccupare se è strana…
“Sentiamo!”
Cosa faresti se domattina ti svegliassi e fossi nel corpo di James Hetfield?
“Sarei contenta di poter finalmente cantare con tonalità più basse, studierei come si muovono le mie corde vocali in maniera differente!
E poi, chiamerei subito gli altri dei Metallica e andrei subito in studio a registrare un nuovo disco… direi che ormai è l’ora di incidere nuovo materiale!”