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Scorpions, il batterista in carcere a Dubai per insulti alla religione Islamica

James Kottak ha alzato il gomito e in aeroporto è stato arrestato: sta scontando 30 giorni di prigione.

pubblicato 29 Aprile 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 19:36

La notizia è venuta a galla solo oggi, 29 Aprile, giorno della sentenza – ma in effetti la storia che riguarda James Kottak, batterista degli Scorpions, è iniziata il 3 Aprile, e dal quel giorno il musicista è in carcere a Dubai!

Stando al magazine di Dubai The National, Kottak è in carcere (e ci starà ancora qualche giorno, fino a scontare la sentenza di 30 giorni) con l’accusa di aver insultato la religione Islamica.

Secondo le ricostruzioni del giornale, il batterista avrebbe bevuto 5 bicchieri di vino durante il volo da Mosca a Dubai, dove si stava dirigendo con la band per suonare al Gran Premio di Formula 1 il 5 Aprile.
Arrivati nella zona di scambio per le coincidenze all’aeroporto, Kottak ha preso la direzione sbagliata e si è trovato in una zona sbagliata. Alla richiesta di allontanarsi, Kottak avrebbe iniziato ad insultare tutti, parlando in particolare di ‘Musulmani Maleducati’ e facendo il dito medio ad altri passeggeri. Stando alla polizia, si sarebbe anche calato i pantaloni e mostrato le chiappe al pubblico. Infine, avrebbe chiesto ad alta voce “cos’era quella disgustosa puzza” associandola ai passeggeri Islamici.

Un dipendente dell’aeroporto racconta:

“Quando ha visto passeggeri Pakistani e Afgani, si è tappato il naso e ha detto che non avrebbe viaggiato con loro.
Poi ha iniziato a imprecare da solo.”

Una passeggera Giordana dice:

“Mi si è avvicinato urlando di ‘Musulmani Maleducati’, poi è entrato nel primo ufficio che ha trovato e ha mostrato il dito medio a tutti.”

Kottak nega tutto, e replica alle accuse:

“Non ricordo di aver mai detto quelle parole, e non ho mai mostrato il dito medio. Nego anche di essermi calato i pantaloni – semplicemente, ho tirato su la mia camicia per mostrare il tatuaggio che ho sulla schiena. Un atto spontaneo, senza insulti. Non esiste proprio che io abbia detto quelle cose sui musulmani, ubriaco o meno.
Confesso di aver esagerato con l’alcool, ma rifiuto gli altri capi d’imputazione.”

La giuria però non gli ha creduto, e Kottak sta scontando i suoi trenta giorni in cella, oltre a dover pagare una multa di circa 550 dollari per aver bevuto alcool in pubblico senza licenza. Bere alcool, infatti (come riportato in un altro articolo del National) è proibito a Dubai, ma i cittadini non musulmani possono farlo richiedendo una licenza. Questa licenza, però, consente solo di bere in casa o in camera d’albergo, non in aeroporto. Quindi ci sono molti casi simili a quelli di Kottak, in cui turisti alzano il gomito prima di tornare al proprio Paese, e finiscono con il dover pagare una multa, se non peggio…

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