Home Concerto del Primo Maggio Concerto primo maggio 2014, Marco Godano: “Nessun artista ha detto di no (tranne Bennato), ci saranno sorprese”

Concerto primo maggio 2014, Marco Godano: “Nessun artista ha detto di no (tranne Bennato), ci saranno sorprese”

Vasco Rossi non è stato invitato, Bennato ha rifiutato perché blindato da un contratto per un altro concerto

pubblicato 18 Aprile 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 19:56

Marco Godano, organizzatore del Concerto primo maggio, lo storico evento musicale e sociale promosso dai sindacati Cgil, Csil e Uil (la direzione è affidata a Cristian Biondani, la consulenza a Gino Castaldo, la scrittura a Giovanni Robertini e Alessandro Rossi), al quotidiano l’Unità ha anticipato alcune storie che verranno raccontate dal palco di San Giovanni a Roma. D’altronde il titolo dell’edizione 2014 della storica manifestazione è ‘Le nostre storie – Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani’. Oltre ai cantanti e musicisti entreranno in scena Aldo Cazzullo, Carlo Petrini, Federica Sciarelli, Max Paiella e Nino Frassica.

Petrini parlerà di una campagna per sostenere e promuovere 10 mila orti in Africa. Cazzullo di una partigiana che venne ferita in battaglia con il suo compagno e che per non essere di peso si suicidò (i nazisti e i fascisti trovarono il suo corpo e per spregio la impiccarono due volte) La Sciarelli riassumerà la vicenda di Elisa Claps, la studentessa trovata morta nel sotto tetto di una chiesa a Potenza: ci sarà il fratello della ragazza.

Godano ha spiegato che si tratta di “un modo per parlare di femminicidi senza fare proclami”. Per quanto riguarda l’aspetto musicale, l’organizzatore ha detto che “al centro mettiamo l’hip hop e il rap con Rocco Hunt e come omaggio a colui che per me è un grande assente, Edoardo Bennato (che nel 2011 vi partecipò): è lui l’ispiratore del titolo delle “nostre storie”. Non verrà perché due giorni prima della mia telefonata aveva firmato un contratto blindato per un concerto da un’altra parte”.

Come annunciato ieri, oltre a Rocco Hunt saliranno sul palco anche Clementino, la Bandabardò, Piero Pelù, i Tiromancino, i Modena City Ramblers, Stefano Di Battista e il Conservatorio Santa Cecilia, Francesco Di Bella, i Taranproject insieme a Daniele Ronda, i Perturbazione, Brunori Sas, Enrico Capuano, la P-Funking Band, Levante e Alberto Bertoli. Ci saranno anche gli artisti vincitori dell’edizione dello scorso anno del contest 1?M Festival.

Godano ha assicurato che comunque “ci saranno sorprese” e ha svelato che nessun artista contattato (tranne, appunto Bennato, evidentemente) “ha detto di no”. Per quanto concerne la possibilità che nel cast artistico vi fosse anche Vasco Rossi, Godano è stato chiaro:

Sappiamo quando è possibile invitarlo, quest’anno ha le sue date e non lo era. Ci fa molto piacere però che il suo staff ci abbia chiesto la liberatoria su due pezzi eseguiti al Primo Maggio per uno speciale su Rai2.

Infine, la riflessione sull’annoso problema economico-organizzativo, con la ribadita richiesta di una legge che tuteli il Concertone:

Cerchiamo come tutti di contenere i costi e mantenere alta la qualità. A oggi non sappiamo il budget preciso e non per colpa nostra, ci sono ancora margini di incertezza. La certezza delle risorse è un problema storico e lo dico sempre: occorrerebbe un organismo privato, una fondazione o una legge che metta al riparo il Concertone, che, voglio ricordarlo, è il più grande evento live d’Italia.

In chiusura resta la domanda: il Concertone è ancora il più grande evento live nazionale o quello che Radio Italia organizza a Milano lo ha ormai superato in termini di attesa da parte del pubblico e di prestigio?

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