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Fedez sta lavorando al nuovo album

Il cantante vola a Los Angeles e annuncia di essere al lavoro al nuovo disco

pubblicato 4 Marzo 2014 aggiornato 16 Ottobre 2020 14:49

E’ passato quasi un anno dall’uscita di Sig. Brainwash – L’arte di accontentare. Era il 5 marzo 2013 quando nei negozi e in download era disponibile il terzo disco di Fedez. All’interno diverse collaborazioni, con Elio, Francesca Michielin, J-Ax, Gué Pequeno, Danti, Dargen D’Amico e i Punkreas. Sono sufficienti appena venti giorni per diventare disco d’oro, superando le 30.000 copie vendute. E’ un successo confermato che dura anche nei mesi a seguire. A ottobre 2013, siamo oltre le 180.000 unità.

Tra i singoli estratti di maggiore successo e riscontro da parte del pubblico troviamo Cigno Nero, featuring Francesca Michielin (uscito il 1 marzo) e Alfonso Signorini (Eroe nazionale) rilasciato nel giugno scorso.

E nei giorni scorsi, Fedez ha annunciato di essere in partenza per Los Angeles e di lavorare al nuovo disco, il suo quarto lavoro in studio

Ancora non si sa se uscirà entro la fine del 2014 (possibile) o all’inizio del 2015.

Il tuo cuore batte a tempo
ritmo nuovo mai sentito
e da quel poco che lo ascolto
è già il mio pezzo preferito
mangio merda da vent’anni
ma non perdo l’appetito
e poi mi fanno pure fare
la scarpetta con il dito
labbra al gusto di fumo
mischiate col Pampero
rende la testa pesante
ma il cuore più leggero
e tu sei il cigno nero
stanco di seguire il branco
il cuore grande quanto il sole
ma freddo come il marmo
né giovani nè grandi
nel cuore piove grandine
stasera niente alcol
voglio bere le mie lacrime
una crepa sopra il petto
che diventa una voragine
al quale non puoi fare
le iniezioni di collagene
io sono senza scrupoli
e tu sei senza carattere
togliamoci i vestiti
ma teniamoci le maschere
se mi fissi bene
non vedrai i miei occhi sbattere
chi sogna ad occhi aperti
perde l’uso delle palpebre

La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta

E a cosa servirebbe
dirci che ci siamo amati
tanto quando esce il disco
ci saremo già lasciati
godiamoci il momento
perché prima o poi finisce
l’amore spesso prende
ma poi non restituisce
io sto ancora aspettando il cuore
che gli ho dato in prestito
se la vita insegna
io sono un alunno pessimo
è come se facessimo una gara
è un inizio lungo
ma alla fine non è poi così lontana
già, sei bella e dannata
la metà mancata di una mela avvelenata
e io cerco il sollievo in una dose di veleno
come chi è stato allattato
da chi ha le serpi in seno
con la consapevolezza
che non c’è certezza
vieni stammi vicina,
sì ma a distanza d’insicurezza
io ti ho dato un dito
invece tu mi hai preso il cuore
e sono sempre stato incline
agli sbalzi d’amore
La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta

E il tuo nome è stato scritto a matita
per poterti cancellare una volta finita
tra me e te sai
sei l’errore più bello della mia vita
il tuo nome è stato scritto a matita
per poterti cancellare una volta finita
tra me e te sai
sei l’errore più bello della mia vita

La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta.

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