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Pete Seeger è morto: il ricordo di Soundsblog

Il cantautore e banjista americano è scomparso a New York a 94 anni dopo una settimana di ospedale.

pubblicato 28 Gennaio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 23:06

Il musicista americano Pete Seeger è morto stanotte al New York Presbyterian Hospital dove era ricoverato da una settimana. Tra i più grandi e leggendari esponenti della scena folk statunitense, aveva 94 anni.

Pete Seeger è stato uno dei musicisti più attivi e prolifici del cosiddetto “folk activism” che affondava le radici nelle canzoni di protesta di Woody Guthrie, col quale inizio a suonare in giovanissima età; il suo compito, a suo stesso dire, era quello di far conoscere la musica della tradizione americana per educare i giovani alla protesta e alle lotte per i propri diritti civili.

Pete Seeger è stato anche uno degli attivisti della scena culturale americana, alla quale ha donato la sua presenza in molte marce e battaglie, oltre a canzoni su canzoni da lui scritte o anche co-firmate, come la celeberrima Turn Turn Turn (To Everything There Is a Reason) dei The Byrds, che negli anni Sessanta unirono la psichedelia al folk e al rock. Di questa canzone Pete Seeger ha fornito nel corso degli anni numerose versioni, come quella estesa e maggiorata di cinque strofe presentata nel corso del premio Power Of The Song Award ideato da lui e dalla moglie Toshi.

La sua attività musicale non è mai stata scissa da quella politica, ma soprattutto da quella di lotta e affermazione dei diritti dell’essere umano: come aveva imparato da Woody Guthrie, era la sua terra quella che doveva difendere, This Land Is Your Land. Iscritto al Partito Comunista americano, lo aveva abbandonato e negli anni successivi aveva posto la questione sulla riabilitazione della figura di Stalin, a suo dire errata e faziosa. Nonostante l’allontanamento dalla politica, Pete Seeger ci teneva a dire la sua:

Mi sento ancora comunista, perché il comunismo non è più ciò che ne ha fatto la Russia, così come la cristianità non è ciò che la Chiesa ne fa di lei.

Protagonista della scena folk anni Sessanta, Pete Seeger non poteva che entrare in contatto con Bob Dylan, del quale fu testimone della famigerata svolta elettrica del 1965, al Newport Festival: le leggende vollero per anni sostenere la tesi che Seeger volesse un’ascia per tagliare la testa di Dylan, ma in realtà Pete smentì la versione: era arrabbiato perché il rumore della musica impediva di sentire le parole delle canzoni.

Nella Rock’n’Roll Hall of Fame dal 1996, Pete Seeger è stato anche onorato, ancora in vita, da uno che ha raccolto il testimone del racconto della società americana fatto canzone: Bruce Springsteen ha inciso infatti nel 2009 l’album We Shall Overcome: The Pete Seeger Sessions per omaggiare, ricantando, il grande cantautore americano.

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