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Sanremo 2014, i testi delle canzoni dei Big: tanto amore e poca politica

Primi ascolti del brani dei Big che parteciperanno a Sanremo 2014: ecco le impressioni a caldo

pubblicato 21 Gennaio 2014 aggiornato 20 Gennaio 2022 17:35

Non promette bene il giudizio a caldo de Il Tempo che avverte:

“A Sanremo si rischia la noia”

Tra i 28 pezzi ascoltati, quello costruito su misura per la vittoria risulta essere quello di Roberto Casalino (citofonare “L’essenziale” del 2012) ed è “A un isolato da te” scritta per Francesco Renga (7). Buone possibilità sembrano averle anche Arisa con “Lentamente” (7), un bolerone scritto da Cristina Donà e Ron con “Un abbraccio unico” (6.5), una ballad che ricorda Morandi e Battiato di “La cura”.

Noemi punta al british con “Bagnati da sole” (7) e gospel soul di “Un uomo è un albero” (7). Anche se non vincerà (secondo le previsioni lontane), assicura lacrime e applausi con “Invisibili” (7) e la rabbiosa “Il cielo è vuoto (7). Raphael Gualazzi sembra colpire di più con “Tanto ci sei” (7) tra house e black mentre “Liberi ora” (6.5) è una sorta di disco vintage. Renzo Rubino canta la ballad “Per sempre e poi basta” (6.5), meglio rispetto ad “Ora” (6+). Delusione dal fronte Perturbazione: “L’unica” è godibile (6) ma il qualunquismo sembra avere la meglio in “L’Italia vista dal bar” (5.5). Giuliano Palma presenta un pezzo scritto da Nina Zilli giudicato troppo simile proprio alla sua “Per Sempre”, presentata a Sanremo (“Così lontano”, 6). Meglio “Un bacio crudele” tra le due.

Riccardo Sinigallia rimane fedele al sound dei Tiromancino con “Prima di andare via” (6+), sapore da Battisti funky di “Ancora tu”, invece, per “Una rigenerazione” (6). Francesco Sarcina punta all’orecchiabile con “Nel tuo sorriso” (7–) e con la ballad potente “In questa città”. Frankie Hi Nrg rappa in “Pedala” (7-) e ricorda Jovanotti in “Un uomo è vivo” (7). Infine, Antonella Ruggiero presenta “Quando Balliamo” (6+) che non era riuscita a presentare in tempo nell’edizione 2013

I commenti de Il Secolo XIX

Si torna ai voti veri e propri con le opinioni de Il Secolo XIX. Donne che amano troppo gli uomini, uomini che le capiscono poco. Sess0 clandestino, labbra e dita che rigirano l’amore. Queste alcune delle impressioni riportate. E poi si passa ai giudici delle due canzoni per ogni artista in gara.

Arisa suona bucolica con Lentamente (6), una presa di coscienza femminile, Ottimista in Controvento (6,5) ritenuta migliore della precedente. Noemi conquista maggiormente con “Un uomo è libero” (7) accompagnata da basso e batteria, mentre “Bagnati da sole” appare quasi confusa tra voce solida e talento drammatico.

Frankie Hi Nrg conquista addirittura un 9 con “Pedala”, indirizzata e facilmente amata dai giovani. Semi rock, invece, per “Un uomo è vivo” (7). Giuliano Palma fa ballare ma non di più con “Così lontano” (6.5), meglio “Un bacio crudele” (7).

Raphael Gualazzi con “Liberi o no” fonde swing e dance (7) mentre troviamo un soul dal livello superiore nel pezzo “Tanto ci sei”. Perturbazione da 9 con “L’unica” definita magistrale mentre conquista decisamente meno (6.5) L’Italia vista dal bar. Riccardo Sinigallia ottiene due 7 con i brani Prima di andare via (Esortazione a sorridere, non così banale) e Una rigenerazione, il brano più complesso tra quelli dei Big.

Francesco Renga colpisce: Vivendo Adesso -il brano scritto da Elisa- merita un 9 ed è candidato a vincere. A un isolato da casa, invece, sottolinea ancora una volta la sua grande voce (8). Cristiano De Andrè convince con Invisibili (8), autobiografica e amarissima mentre l’arrabbiata “Il cielo è vuoto” ha un effetto inferiore (6.5). Renzo Rubino dice addio al suo amore con “Per sempre e poi basta” (7) e appare comunque originale in “Ora” (6.5).

Sufficienza per Ron (6) in entrambi i brani: Un abbraccio unico è melodica ma intelligente, Sing in the rain è un altro pezzo scritto con cura. Antonella Ruggiero ottiene un 7 con Quando balliamo con una voce esemplare come sempre e un ottimismo di base. Da Lontano (6.5) vede organo e pianoforte. Francesco Sarcina ha scritto la canzone per il figlio “Nel tuo sorriso” (6.5), In questa città potrebbe, invece, involontariamente sfidare Renga nel suo stesso terreno (7)

I commenti di Libero

“Neuro Sanremo”. Questo il titolo ad impatto di Libero. Ecco le prime impressioni del quotidiano sulle canzoni ascoltate in anteprima.

Cristiano De Andrè fa a pugni col fantasma del padre in “Invisibili” e con i drammi di una generazione, “Il cielo è vuoto” risulta invece meno riuscita. Intelletual-chic. Aria è meno convincente nel brano “Controvento”: neoclassica. Frankie HI Nrg risulta “colorato” e in Pedala si ascoltano le sfumature del rap jovanottiano. Antonella Ruggiero ha la voce più bella ma i due pezzi sono riuscit solo a metà: Elegante.

Ron ‘si perde e non si salva’ con i due inediti: deludente. Perturbazione scandalosi in “L’unica” mentre qualunquisti e banali in “L’Italia vista dal bar”: furbetti. Francesco Renga non abbandona i virtuosismi vocali ma i due pezzi sembrano deragliare un po’: meo-melodico. Noemi canta bene i due pezzi ma non entreranno nella storia: indulgente. Riccardo Sinigallia illumina la tracklist sanremese con classe e buon testo: sorprendente.

Raphael Gualazzi e The B. Beetrots, due colpi al cuore i pezzi presentati, sconvolgenti: favoritissimi. Renzo Rubino non viene traghettato nella canzone d’autore con i due brani ascoltati: titubante. Francesco Sarcina presenta due brani fotocopia che non scaldano: insipido. Giuliano Palma convince maggiormente con “Un bacio crudele” rispetto a “Così lontano”: raffinato.

I commenti de Il Fatto Quotidiano

Il Fatto Quotidiano commenta così:

“Il nuovo Sanremo riesuma Nilla Pizzi: cuore, amore e pochissimo altro”

Cristiano De Andrè presenta Invisibili, un brano scritto bene, insieme a Fabio Ferraboschi ed è un dialogo con un amico scomparso: canzone d’autore con molte immagini. Migliore e più efficace rispetto al secondo inedito. Bravissimo Raphael Gualazzi con il suo mix di blues e funky-dance (Liberi o no è assolutamente, totalmente dance). Bel testo per ‘Un uomo è vivo’ di Frankie Hi Nrg. Ron e Francesco Renga si presentano uguali a se stessi, certezze e conferme. Proprio ‘Vivendo adesso’ potrebbe avere le carte in regola per vincere al televoto.

Convincono poco i due brani di Noemi: Bagnati da sole ha un testo cortissimo, cinque micro-strofe, Un uomo è un albero non migliora la situazione. Antonella Ruggiero è accompagnata da due canzoni che non le rendono giustizia. Arisa convincerà con Lentamente (anche grazie all’orchestra) mentre Renzo Rubino, purtroppo, non svetta. Convince poco anche Giuliano Palma mentre appare prevedibile Francesco Sarcina.

Qualunquista la canzone “L’Italia vista dal bar” dei Perturbazione, anche se vorrebbe essere sociale.

Infine la riflessione finale: si sentirà l’assenza e la mancanza di Elio e le Storie Tese.

I commenti di Nazione – Carlino – Giorno

Ecco il turno di Nazione -Carlino -Giorno. Frankie, Gualazzi e Cristiano De Andrè su tutti, riporta il quotidiano.

Proprio De Andrè è tornato con una ‘resurrezione di carne, sangue, memoria. Per lui un aggettivo su tutti: potente. Frankie Hi Nrg è dipinto come il gran maestro dei rapper ma ingegnere del lingua e meccanico della fantasia. La sorpresa è, anche in questo caso, tutta su Gualazzi e i suoi inaspettati fuochi d’artificio mentre Antonella Ruggiero è melodia pura con i due inediti.

Grande e umile prova dei Perturbazione con i brani “L’unica” e “L’Itaia vista dal bar”. Arisa è raffigurata come strepitosa nel brano di Cristina Donà e Saverio Lanza, Lentamente. Complessa la scrittura di Riccardo Sinigallia mentre Giuliano Palma convince maggiormente con “Un bacio crudele”. Due storie educate e positive per Ron, Noemi è post rock,

I commenti di Avvenire

E Avvenire? Quali saranno state le loro impressioni? Atmosfera più sentimentale che da denuncia (come sottolineato anche da Fazio), qualità dei testi buona.

Frankie Hi Nrg si ispira agli oggetti per i suoi due pezzi: la bicicletta per “Pedala” (e la metafora della vita), i mobili della casa dei genitori per “Un uomo è vivo”. Cristiano De Andrè racconta il passato pieno di contrasti mentre Riccardo Sinigallia sfodera musica di classe proprio ‘alla Tiromancino’. Stile evergreen di Ron con i suoi inediti, Francesco Renga -invece- conquista maggiormente proprio con il pezzo scritto da Elisa, Vivendo adesso, rispetto all’altro brano, A un isolato da te.

Francesco Sarcina è pronto a conquistare le radio con i due brani mentre Gualazzi sceglie sfumature black per i suoi pezzi. Antonella Ruggiero conquista sempre con i suoi acuti ‘vertiginosi’. Estiva la canzone di Noemi “Bagnati da sole” mentre Arisa opta per una sorta di bolero con la sua “Lentamente”.

Meritano attenzione che Renzo Rubino che racconta e canta paure e palpiti, i Perturbazione -tra sociale e dubbi amorosi- e gli anni ’50 insieme al rock’n roll da spiaggia di Giuliano Palma

I commenti di Il Giornale

Il Giornale sottolinea la malinconia presente nelle canzoni del Festival 2014:

“Di certo tra i ventotto brani vincono lo struggimento disperato d’amore o di solitudine e il disperato desiderio di rimanere felici nonostante tutto”

Poca ironia (rispetto a un Max Gazzè della scorsa edizione o ad Elio e le Storie Tese) ma per fortuna c’è Gualazzi, sempre fuori dal coro che presenta anche un pezzo sciolto e divertito. Troppo qualunquiste le sensazioni riportate dai Perturbazione con “L’Italia vista dal bar” -una compilation di luoghi comuni- mentre Francesco Renga sembra fatto apposta per gli applausi del televoto. Francesco Sarcina, ex leader de Le Vibrazioni, porta il suo rock e si candida ad essere mattatore. Di grande livello i due inediti di Ron.

E le donne? Crescita di Arisa come interprete e “Controvento” sembra avere una marcia in più rispetto al brano “Lentamente”. Noemi è difficile da valutare e giudicare: colorata l’interpretazione ma testi troppo essenziali. Appeal in stile Jovanotti per Frankie Hi Nrg grazie a “Un uomo è vivo”. Cristiano De Andrè presenta una ‘bella tensione negli arrangiamenti’ mentre risulta davvero intensa ‘Insensibili’. Impatto emotivo, infine, per ‘Una rigenerazione’ di Riccardo Sinigallia.

I commenti de Il Messaggero

Amore, amore e amore. Anche Il Messaggero evidenzia il grande peso sentimentale nei brani che saranno eseguiti sul palco del teatro Ariston. L’unica eccezione vera è il brano dei Perturbazione, L’Italia vista dal bar.

Le cose degne di nota sono queste: Cristiano De Andrè decisamente ispirato con un pezzo intenso che ha ritornello in dialetto. I due brani di Raphael Gualazzi sono giudicati “ottimi” e danno spazio e modo alla sua vocalità di esprimersi al massimo. Ron, inoltre, conferma il suo talento e lo standard viene definito buono.

Il rap di Frankie HI Nrg gioca sulla metafora della bicicletta, Francesco Renga e Antonella Ruggiero esprimono le proprie capacità vocali al massimo (il primo con due pezzi solidi, la seconda è più astratta con ‘Quando balliamo’ mentre più ancorata a terra con ‘Da lontano’). Le canzoni di Arisa sono viste come ‘abbastanza prevedibili’.

Noemi è una conferma con la sua vocalità mentre Giuliano Palma abbraccia ancora una volta la sua seduzione ritmica ma i pezzi non brillano.

I commenti di La Stampa

“La più chic è Arisa, Ruggiero Vintage, Frankie “pedala” rap”. Titola così La Stampa, il pezzo sull’ascolto dei brani Big di Sanreo 2014.

La sensazione, però, non è rassicurante: ‘esce un panorama abbastanza moscio come idee e qualità’. Arisa appare misurata e chic nel brano “Lentamente”, scritto da Cristina Donà mentre risultano deliziosamente vintage i brani di Antonella Ruggiero anche grazie ai suoi noti gorgheggi.

Canzoni ‘da rallegrarsi’? Ron con messaggio fatale nel testo e ballad ritmica con fischiettini, i Perturbazione che risollevano l’umore con il loro pop. Stupisce anche Raphael Gualazzi con la trascinante traccia disco ’80 grazie ai Bloody Beetrots.

Frankie ricorda un po’ le atmosfere alla Jovanotti nel secondo pezzo che presenta mentre “Pedala” segue fedelmente lo stile rap. Francesco Renga ‘davvero un bravo interprete, con poco repertorio’. Giudicato strepitoso il pezzo “Invisibili” di Cristiano De Andrè, con un recitato e ritornello in genovese. Francesco Sarcina non tradisce il suo stile con i brani proposti e Renzo Rubino risulta il più convincente.

I commenti di La Repubblica

Anche La Repubblica sottolinea come i brani dei Big non ‘brillino per attualità, almeno nelle tematiche. Non mancano i gorgheggi, come quelli di Antonella Ruggiero, soprattutto nel brano “Quando balliamo” tra fisarmonica e suoni elettronici.

Viene evidenziata la vivacità portata sul palco da Giuliano Palma con i suoi due brani mentre brilla -per intensità e slancio- Francesco Sarcina con il rock sanguigno.

Francesco Renga, invece, mostra ancora una volta la sua grande capacità interpretativa, soprattutto grazie al brano scritto per lui da Elisa, Vivendo adesso.

Il nuovo sound di Raphael Gualazzi ha colpito: la sorpresa di sentire i due pezzi con i Bloody Beetrots, prima grazie al soul graffiante e tecnologico di “Tanto ci sei” e la vera dance di “Liberi o no” che porta letteralmente a ballare. Infine, nel brano “Invisibili” di Cristiano De Andrè si può leggere un riferimento alla figura del padre

I commenti de Il Corriere della Sera

Procediamo in questo viaggio attraverso le opinioni della stampa sui brani dei Big ascoltati in anteprima. E’ il momento di scoprire le impressioni del Corriere della Sera che sottolinea, come gli altri, la grande presenza del tema sentimentale tra i brani presentati:

“Tutti i 14 artisti in gara hanno almeno una delle due canzoni con la parola cuore o quella amore (o amare in varie coniugazioni) nel testo. Vince Ron con sette citazioni nei versi di “Un abbraccio unico”, ballad al pianoforte”

Sono quattro le donne in gara: Antonella Ruggiero con canzoni meno forti della sua voce, Noemi strizza l’occhio al coro tormentone eh-oh dei Bastille, Arisa elegante con “Controvento” mentre Giusy Ferreri è stata impossibilitata a presentare i pezzi per problemi familiari.

Nina Zilli ha firmato il brano “Così lontano” a Giuliano Palma che, però, non riesce a farla propria. Raphael Gualazzi porta tutti a ballare in stile disco music anni ’70. Francesco Sarcina segue la scia alla Bon Jovi con il pezzo “In questa città”. Riccardo Sinigallia continua con la vena onirica e sperimentale del suo sound mentre Renzo Rubino si divide tra la teatralità di “Ora” e il collage, faticoso al primo ascolto, di “Per sempre e poi basta”

I commenti di Sorrisi

Continuano le impressioni sui brani sanremesi dell’edizione 2014. Dopo avervi riportato quelle di TgCom e de Il Mattino, adesso è il momento di Sorrisi. Ecco le prime opinioni sui ventotto pezzi in gara.

Arisa: Due pezzi differenti per lei: ‘Lentamente’ ha un ritmo di marcia che ricorda il «Bolero» con ispirazioni di impronta surrealista mentre ‘Controvento’ è più ritmato e pop, più aperto anche sotto l’impianto vocale.

Cristiano De André: ‘Invisibili’ ha il ritornello in dialetto, dedicata alla sua città, Genova. Ritmato, con archi e pianoforte. ‘Il cielo è vuoto’ è firmato anche dallo stesso De Andrè, inizia con una marcia lenta con un beat in parte elettronico ed esplosione orchestrale nel ritornello

Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots: anche Sorrisi sottolinea l’incontro tra il pianista e il sound dj per ‘Tanto ci sei’, ballad elettronica che vede l’utilizzo del piano elettrico Rhodes con sfumature jazz e gospel. ‘Liberi o no’ punta più sul gospel, ritmo che strizza l’occhio alla disco

Frankie Hi-nrg Mc: rap e reggae si fondono in ‘Pedala’ mentre c’è il vero e proprio canto in ‘Un uomo è vivo’ e ricorda sia Tiziano Ferro sia Jovanotti.

Noemi: ‘Bagnati dal sole’ non tradisce il suo stile ma aggiunge l’elettronica e coro finale. ‘L’uomo è un albero’ presenta sempre un coro ma ha sonorità più soul

Giuliano Palma: Canzoni dall’impianto retrò. Reggae in ‘Così lontano’ con chitarre e impronta anni ’60 evidentissima. ‘Un bacio crudele’ è più movimentato e da ballare.

Perturbazione: ‘L’unica’ evidenzia sonorità elettropop fedele al loro stile mentre ‘L’Italia vista dal bar’ vede il pop rock con violoncello e archi.

Francesco Renga: ritornello molto orchestrale per ‘Vivendo adesso’, scritta da Elisa. ‘A un isolato da te’, scritta da Roberto Casalino, è un pezzo sanremese da manuale.

Ron: ‘Un abbraccio unico’ ha melodie perfette per la kermesse, accompagnata dal pianoforte. ‘Sing in the rain’, invece, richiama alla mente il folk pop anglossassone, tra Mumford & Sons e James Blunt.

Renzo Rubino: ‘Ora’ è ritmata e ironica. ‘Per sempre e poi basta’ è una vera e propria ballad con piano ad accompagnare l’esecuzione.

Antonella Ruggiero: ‘Quando balliamo’ è una specie di lento tango con fisarmonica e violini. ‘Da lontano’ evidenzia al massimo la voce della cantante, con un sound elettronico

Francesco Sarcina: ‘Nel tuo sorriso’ è dedicata a suo figlio con chitarra elettrica mentre il pop rock anni ’90 vive nel secondo brano, ‘In questa città’

Riccardo Sinigallia: ‘Prima di andare via’ acustica e ritmata che ricorda il sound dei Tiromancino, ‘Una rigenerazione’, invece, mostra un beat più elettronico, presentato con la centralità del basso

I voti de Il Mattino

Dopo le prime opinioni riportate su TgCom, ecco i voti alle canzoni di Sanremo 2014. Il Mattino riporta le parole di Fabio Fazio per l’edizione 2014 del Festival:

“Abbiamo fatto ancora un passo avanti rispetto all’anno scorso, costruendo, con quello che avevamo – c’è sempre chi al Festival non vuole venire – un cast più musicale che televisivo, che i ragazzi vorranno scaricare subito. Allo spettacolo, alla godibilità televisiva penseremo noi, gli autori, gli ospiti…”

Protagoniste, anche per loro, le storie d’amore e le melodie sentimentali. Ma scopriamo meglio, nei dettagli, i voti assegnati.

Frankie Hi-Nrg: 6+. Per il giornale, se la cava benino con il pezzo “Pedala” e “Un uomo è vivo” parla, invece, di storia di un addio e figli che reincarnano i propri genitori

Antonella Ruggiero: 7–. Voce potente e innegabile con due gioielli pop, forse difficili, forse non compiuti ma cantati benissimo

Ron: 5,5. Non sono state vistre “troppe idee” nei suoi brani. Country rock per “Sing in the rain”, impianto cantautorale per “Un abbraccio unico”

Perturbazione, 6.5. In “Unica” di parla di sess0 mentre il nesso felicità/espresso nel secondo brano

Francesco Renga, 5: Nonostante i due pezzi, potrebbe dare di più.

Noemi, 5: stesso discorso e stesso voto dato a Renga. Per le medesime motivazioni

Riccardo Sinigallia, 7+: pop obliqui, disturbati, pieni di cose soprattutto tra i suoni

Raphael Gualazzi & Bloody Beetroots, 7+: il piano + dj con sound e ritmi gospel-funky. Pezzi giudicati coinvolgenti.

Renzo Rubino, 4.5: sia “Ora” che “Per sempre e poi basta” non hanno convinto e i pezzi vengono ritenuti senza originalità nè urgenza

Arisa, 4.5: “Controvento” è indicato come ‘uno dei brani più brutti ed inutili del lotto’.

Cristiano De Andrè, 6.5: “Invisibili” è la canzone più convincente delle due, ‘un commovente talkin’ rock’

Francesco Sarcina, 5–: le atmosfere rimangono quelle de Le Vibrazioni sia con «Nel tuo sorriso» che con «In questa città»

Giuliano Palma, 7-: stilosi territori retromodernisti ritrovati in “Così lontano” mentre assaporiamo il northern soul con “Un bacio crudele”

I commenti di TgCom

Ci sono stati i primi ascolti dei brani che quest’anno sentiremo dal 18 al 22 febbraio 2014 durante il consueto appuntamento con il Festival di Sanremo. Dopo l’elenco dei Big e delle canzoni che sono stati ufficializzati nelle settimane scorse, ora diamo un’occhiata più approfondita ai temi che sono al centro dei pezzi scelti e alle prime impressioni, riportate da TgCom

Frankie Hi-Nrg Mc – “Pedala” ha un sound rap con basso persistente e proprio le due ruote sono una metafora della realtà di oggi, “un pezzo che parla della corsa della vita. E l’universo della bicicletta delimita lo spazio del racconto, descrivendo quelle che sono le “regole del gioco” del vivere, su un beat che ricorda l’andatura sul Pordoi. È una canzone per chi sa cosa significhi pedalare, ma tutti quelli che sono saliti su una bicicletta lo sanno bene. Il secondo brano presentato, “Un uomo è vivo” è una ballad dal ritmo più soft per un risultato più raccolto e intimo (musica: Di Gesù, Galbignani, Beccafichi – testo: Di Gesù, Galbignani, è stata scritta da Frankie hi-nrg mc tornando nella casa dei suoi genitori: uno spazio privo di vita, ma affollato di ricordi, di oggetti che raccontano la storia sua e di chi ha amato. La scoperta di uno straordinario lato umano nei suoi genitori, attraverso i loro ricordi, lo ha aiutato a svelare il proprio”)

Antonella Ruggiero: “Quando balliamo” viene descritto come un pezzo dal sapore di tango mentre “Da Lontano” suona ariosa e più pop con la presenza dell’organo, una donna che si rivela e parla di se stessa (‘Spettatrice attonita solitaria ma da lontano tutto è più nitido’)

Ron: “Un abbraccio unico” inizia con pianoforte e prosegue con le percussioni mentre “Sing in The rain” ha un sound più ritmato, più pop con sfumature ironiche e malinconiche

Giusy Ferreri: i brani non sono stati ascoltati in anteprima per problemi familiari della cantante. “L’amore possiede il bene” è prodotto e realizzato da Christian Rigano, Luca Scarpa e Pino Pinaxa Pischetola, mentre “Ti porto a cena con me” da Christian Rigano e Pino Pinaxa Pischetola.

Riccardo Sinigallia: il brano “”Prima di andare via” viene descritto con un sound anni 80 con basso e venature di chitarre elettriche mentre “Una rigenerazione” ricorda gli anni ’60 con un brano d’amore e uno stile alla Battisti

Cristiano De André: “Invisibili” -di Cristiano De André e Fabio Ferraboschi- narra la città di Genova con sonorità più acustiche, una canzone intima e personale in cui il cantautore ricorda la Genova di quando era ventenne. Mentre “Il cielo è vuoto” è accompagnata da pianoforte e batteria, un pezzo rock-orchestrale, un incoraggiamento a dipingere il proprio “cielo”, un’esortazione a riempirlo di sogni e valori, anche quando è “vuoto”.

Renzo Rubino: in “Per sempre e poi basta” troviamo archi in una atmosfera intima e malinconica mentre “Ora” riflette le paure di oggi, con sound scanzonato e presenza di tastiera e batteria

Arisa: Cristina Donà firma “Lentamente (il primo che passa)”, un viaggio tra amore passato e quello che riserva il futuro. “Controvento”, invece, viene accompagnato da chitarre rock distorte, una sorta di autoanalisi in chiave musicale

Francesco Renga: “Vivendo adesso” è stata scritta da Elisa e donata al cantante e parla di amore in senso assoluto mentre “A un isolato da te” è una ballad dal sapore pop su una coppia che si abbandona e si ritrova

Noemi: ci sono riferimenti musicali ai Depeche Mode nel pezzo “Bagnati dal sole” con batteria ed electro-pop, con tema amoroso. Il secondo brano, “Un uomo è un albero” parla dell’uomo ai giorni odierni e presenta atmosfera british.

Giuliano Palma: Nina Zilli ha scritto “Così lontano” in cui si parla di amore e passione mentre “Un bacio crudele” è un salto negli anni ’60.

Francesco Sàrcina: ballad dal sound rock e dichiarazione sentimentale per “Nel tuo sorriso”. Atmosfere simili si possono ritrovare anche nella seconda canzone, “In questa città”

Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots: Sapore soul per una dedica d’amore in “Tanto ci sei” mentre “Liberi o no”, vira anche sull’electro-dance e strizza l’occhio all’assoluto animo radiofliendly del pezzo.

Perturbazione: “Unica” è un elenco di conquiste sentimentali: Erika, Angela, Monica, Arianna, Sara. Divertente e conquista immediatamente. “L’Italia vista dal bar”, invece, vede l’uso di giri di chitarre e tocco d’archi con analisi della politica del nostro Paese.

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