Home Recensioni musicali Eminem, The Marshall Mathers LP 2: recensione del web e dei lettori

Eminem, The Marshall Mathers LP 2: recensione del web e dei lettori

Le prime opinioni della critica al nuovo album di Eminem: tutti (o quasi) favorevoli

pubblicato 5 Novembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 02:33

E’ uscito il nuovo album di Eminem, The Marshall Mathers LP 2. Un titolo omaggio anche parecchio impegnativo visto il richiamo esplicito ad una sorta di capitolo secondo a quell’album quasi cult del rapper americano.

Anticipato da, Berzerk, Survival e Rap God, all’interno del disco troviamo un interessante e convincente duetto con Rihanna per The Monster e altre collaborazioni con Kendrick Lamar e Nate Ruess.

Un disco vario che è accompagnato da ovvie aspettative, visto il nome importante che porta con sé. Lo ha confermato e compreso lo stesso rapper, in una sua recente intervista a Rolling Stone:

“Chiamandolo The Marshall Mathers LP 2, ovviamente sapevo che ci sarebbero potute essere determinate aspettative. (…) Ho dovuto fare in modo di avere le canzoni giuste – e proprio quando pensi di averle ottenute, ascolti il tutto e sei lì a dire ‘Caz*o, amico. Mi sembra come se avesse bisogno anche di questo o di quello’ per dipingere il quadro completo. Quindi non è, e non sarà mai come, la continuazione di ogni vecchia canzone che era là o qualcosa di simile. Per me, è più sull’atmosfera ed è più sulla nostalgia”

Scopriamo insieme, a seguire, cosa ne pensa la critica di questo attesissimo disco. E soprattutto il vostro voto!

Chicago Tribune: Il senso che siamo stati tutti qui prima d’ora, due volte, è aggravato da campionature stanche e interpolazioni.

Slant Magazine:La produzione del disco offre poco del nuovo che Dr. Dre e Rick Rubin hanno realizzato, o almeno permesso, un po’ troppe ballad potenti alle quali Eminem è diventato sempre più legato, accanto a diversi inni guidati dalla chitarra che si accendono sottili come Jock Jams. Eminem non viola nessuno, però, l’album presenta stuzzicanti momenti di spettacolo vintage

Consequence of Sound: Questo è nostalgico in tutti i giusti modi, una sguardo indietro all’LP che lo ha reso una figura di culto più popolare al mondo

Los Angeles Times: Anche nei suoi rari momenti goffi, Eminem colpisce con la determinazione e l’ostinazione presente in MMLP2.

Spin: Questo album non sarà mai superiore MM1 o anche Slim Shady LP del 1999 (…) Ma ci arrivano versi rimati. Tante poesie in rime. Molte più rime rispetto a quelle che tanti rapper riescono a fare in tutta la loro carriera.

HipHopDX: C’è abbondanza di buono qui. Estremamente interessante è il tema della crescita di Eminem

Drowned In Sound: Questo è il miglior disco di Eminem del decennio – e uno dei più impressionanti, divertenti e coinvolgenti dischi hip-hop dell’anno

XXL: L’emozione e la potenza non mancano in MMLP2 – ma si ottengono con maggiori prospettive, una versione che ha visto altri 13 anni di vita e una prospettiva diversa su alcuni degli stessi argomenti che aveva precedentemente visitato nel 2000.

Boston Globe: Non è un mero rimaneggiamento. Al massimo, il sequel è più intenso di quello originale.

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