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Nick Mason dei Pink Floyd: “Una reunion è possibile”

Il batterista dei Pink Floyd si pronuncia a favore della reunion, dichiarandosi pronto in qualunque momento per ricominciare: avverrà davvero?

pubblicato 26 Settembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 04:00

Quanto sarebbe bello se fosse effettivamente vero, pur mancando di ben due membri originali, Syd Barrett e Richard Wright: una reunion definitiva dei Pink Floyd con annesso disco e tour celebrativo.

I fan la attendono da anni, più o meno rumoreggiata a seconda delle dichiarazioni dei musicisti, ed oggi la voce della speranza è stata affidata a Nick Mason, il batterista dei Pink Floyd, che nel corso di un’intervista tenuta per NME sull’etica dello streaming online (contro il quale la band si batte da anni col fine di ottenere una regolamentazione più severa e completa) ha parlato dell’effettiva possibilità di un ritorno insieme per i superstiti Pink Floyd.

Lo farei, sono pronto. Ho i bagagli fatti, ho le cose della batteria, una valigia e il beauty case pronti sulla porta per ogni possibile chiamata che arrivi. Ma non sto lì ad aspettare. Roger è felice del suo show (The Wall, ndr) e David non credo voglia davvero farlo: avere a che fare con l’intera questione degli affari, l’enormità del progetto. Credo che a David interessi di più fare le cose da solo.

Entusiasmi pronti ma subito spenti, a quanto pare: e sull’eventualità di una reunion simile a quelle avvenute nel 2005 per il Live Aid e nel 2011 assieme a Roger Waters per The Wall, giusto per una sera ogni tanto?

E’ improbabile ma possibile, anche nel caso di una buona ragione come fu il Live Aid.

A proposito della possibile reunion, le difficoltà sarebbero insite anche nella disponibilità di Roger Waters, che ha appena terminato il The Wall Live Tour e ha appena festeggiato 70 anni, nell’imbarcarsi in un’impresa titanica come una tournée dei Pink Floyd da montare praticamente da zero; intanto il chitarrista della storica band ha definitivamente appianato i dissapori con i colleghi, dichiarando di essersi pentito delle antiche azioni legali e accettando lo sblocco del catalogo su Spotify avvenuto quest’estate, malgrado la reticenza nella pubblicazione streaming delle canzoni dei Pink Floyd.

Nel corso dell’incontro con NME, Nick Mason ha commentato così l’eccezionale decisione dei Pink Floyd riuniti:

Non si può mandare indietro l’orologio. Vogliamo che le persone ascoltino i nostri album nella loro interezza, ma dobbiamo anche accettare l’eventualità che lo streaming è probabilmente la strada da percorrere. E’ il futuro.

 

Via | NME

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