Elisa: “Talent show? Appiattisce tutto, zero personalità e riconoscibilità”
In promozione per L’anima vola la cantautrice ammette che ci sono voluti 16 anni per trovare il coraggio di scrivere un intero album in italiano.
In occasione delle interviste promozionali a cui si sta sottoponendo per la fresca uscita del singolo L’anima vola, anticipazione dell’album omonimo, Elisa ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni anche sul genere televisivo del talent show. A L’Espresso la cantautrice, da poco diventata mamma, ha spiegato:
I talent sono un’arma a doppio taglio. Ci devi andare solo se pensi di avere tutte le carte in regola per sfruttarlo e non farti sfruttare. Quando ho iniziato io ti lasciavano essere com’eri, con tutto lo ‘stile perfetto’ che c’è adesso, invece, il risultato è che si appiattisce tutto, tutti sono uguali. Zero personalità, zero riconoscibilità. Di te resta poco… chi diventa famoso non sei tu ma quella cosa che ti impacchettano addosso.
Elisa ha confessato che “per trovare il coraggio di scrivere un intero album in italiano c’è voluto del tempo, quasi 16 anni”. Infatti, L’anima vola, in uscita il 15 ottobre, a quattro anni da Heart, è un disco al 100% italiano:
È un album dal ritmo trascinante, melodie orecchiabili, ma i testi richiedono più attenzione. Ho curato da sola la produzione perché volevo che restasse un po’ selvatico. È un disco molto personale e volevo che rimanesse così come sono io.
All’interno del nuovo lavoro di Elisa sono presenti duetti con Tiziano Ferro e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, la versione definitiva di Ancora Qui (da ‘Django Unchained’ di Quentin Tarantino), e una canzone di Luciano Ligabue, che già con Gli ostacoli del cuore aveva collaborato con l’artista friuliana. Sul rocker di Correggio ha detto:
Lui è un grande. A volte trova esattamente le parole che vorrei dire, ma che non riesco.
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