La Notte Della Taranta 2013: Emma, Max Gazzè e Niccolò Fabi protagonisti della serata finale
La diretta minuto per minuto e il commento finale alla serata finale della manifestazione popolare salentina su Soundsblog.
Si chiude alle 01.15 la diretta televisiva da Melpignano (Lecce) per La Notte Della Taranta 2013, la manifestazione che promuove la musica popolare tipica del Salento. Dopo un inizio un poco freddo, che ha penalizzato le prime esibizioni malgrado l’energia della musica, il pubblico ha seguito il susseguirsi di ospiti sul palco con le gradite esterne di Niccolò Fabi e Max Gazzè, quest’ultimo apprezzatissimo per la sua performance “in lingua straniera”. Personaggi più locali e ospiti tzigani e spagnoli per sottolineare le commistioni culturali e l’unicità della musica che unisce i popoli.
La serata è proseguita bene in attesa della chiusura finale, affidata all’idolo locale Emma, che ha infuocato il pubblico con la sua esibizione in una canzone popolare originaria di Gallipoli, anche se l’inizio del brano non era proprio nella sua tonalità vocale: la cantante salentina ha dato il massimo per il suo pubblico, confermando la sua natura di animale da palcoscenico buttandosi addirittura a terra per sottolineare la carica viscerale della sua musica.
Pollice verso per la regia televisiva della manifestazione, che non ha saputo mai cogliere i momenti salienti di ciò che accadeva sul palco, imperniandosi in fermo immagine su musicisti e pubblico mentre sarebbe stato utile inquadrare altro.
La Notte Della Taranta 2013: la diretta minuto per minuto
01.08: Emma sale sul palco per cantare Lu Rusciu Te Lu Mari, un brano popolare di Gallipoli che racconta l’amore impossibile tra un soldato e la figlia del re, composto in un’epoca di differenze sociali molto forti. Dopo un intro molto basso e lento che la cantante salentina fatica a sostenere (sbagliata la tonalità?), parte il ritmo e Emma conquista il palco completamente: d’altronde è casa sua e il pubblico glielo sottolinea. L’arrangiamento non mi colpisce particolarmente ma il canto graffiato di Emma ci sta molto bene, anche la musica popolare tradizionale non è il suo campo d’azione. Vive così intensamente il pezzo che si butta anche a terra sul finale della canzone, che chiude la diretta tv con Melpignano.
00.56: il violinista tzigano Roby Lakatos sul palco. Arrivano anche i Balcani a mescolarsi col Salento ed è, giocoforza, ben riuscito. Le musiche popolari soffriranno anche della sindrome primomaggio cantata da Elio, ma è anche vero che hanno una radice comune di energia e intrattenimento.
00.50: Di nuovo sul palco con i balli dello spagnolo Miguel Àngel Berna, che originariamente balla la jota, antica danza spagnola. Segue la pizzica di Aradeo che è anche il paese di origine di Emma Marrone, come anticipato dal conduttore. Innesti e commistioni interessanti tra Spagna e Salento, al violino torna Marco Durante. A me il ballerino pare molto somigliante a Dave Grohl però col fisico messo meglio (il ballo serve, insomma).
00.46: Emozionata, Emma Marrone, di essere parte attiva invece che tra il pubblico per la serata. Esalta Giovanni Sollima e chiede che si parli solo di taranta perché “fa più figo” e ride della sua mise “molto circo Togni”. Un bicchiere di Vino rosso nel pre- esibizione e saluta, prima di prepararsi a salire sul palco.
00.41: Arriva Antonio Castrignano, che ha il buon gusto di infiammare la platea al grido di C’è chi nasce con la camicia e chi con la canottiera. Gioca in casa e si sente, canta un brano che si chiama “mi piace salentino” e si sente che a lui piace davvero!
00.35: intervista a Max Gazzè, emozionato e contento della sua performance nonostante i primi ostacoli linguistici col grico, il dialetto salentino. E’ una lingua energetica, anche gli strumenti e il pubblico sono parte di questa cultura straordinaria, dice Max Gazzè. Le radici musicali sono parte della cultura del luogo, tramandata attraverso la musica e l’arte in modo archetipico: la musica è l’unica cosa che non cambia nel tempo come tutte le forme artistiche, la tradizione e la radice sono presenti in questo momento, dice Gazzè, che invita a cogliere l’hic et nunc tutti i giorni.
00.24: accorato appello contro la guerra in Siria che ricorda il milionesimo bambino morto dall’inizio della guerra. Populismo sì, ma giustificato. Una ninna nanna dedicata ai bambini uccisi nel conflitto siriano.
0.26: Canto di lavoro, Fimmine Fimmine, storico pugliese. Danza di Maristella Martella, coreografia apposita per la Notte della Taranta. E’ un brano meraviglioso ma questo arrangiamento non le rende per niente giustizia, è caotico e incomprensibile. Bocciato per mancanza conclamata di intensità se non sull’inizio.
0.25: Max Gazzè promosso a pieni voti. (A breve intervista)
0.11: Arriva Max Gazzè, accompagnato sul palco da Piero Balsamo e da una ballerina. Cantano un brano a due voci, una taranta infuocatissima e Gazzè sembra particolarmente a suo agio, meglio del collega che lo ha preceduto. Non si prende troppo sul serio e questa è la chiave per riuscire, tanto che si mette anche a dirigere l’orchestra nelle pause del canto. Sublimamente divertente e coinvolgente. Ai cori cori, cori di zucchero e limoni… Bravo Max! Anche nel successivo momento solista con un brano dall’attacco lento e parvenza arabeggiante è sempre credibile nel sostenere la progressione potente dell’orchestra.
0.07: Vorrei spezzare una lancia a favore dell’Orchestra: sono veramente bravi e spettacolari per come suonano. Musicisti incredibili.
0.04: Intervista a Giovanni Sollima, il Maestro Concertatore di quest’anno, preregistrata. La pizzica, dice Giovanni Sollima, è un generatore di energia perché entra nel corpo e lo fa vibrare e le sue radici siciliane si sono ben trovate con quelle tradizionali salentine. Sottolinea il suo strumento, il violoncello, dal range timbrico molto eterogeneo. La musica è un’organismo vivente e deve imparare dal suo passato per rinnovarsi continuamente, un fiume che scorre.
00.00: la musica continua come sottofondo alle interviste. La gestione registica è imbarazzante, fatemelo dire.
23.56: il valore della pizzica è stato riscoperto, dice Sergio Blasi, per esorcizzare il ragno e farne l’emblema di crescit e sviluppo della Regione. Interviene poi il sindaco di Melpignano, che ricorda che da duemila persona si riempie fino a centomila, un disagio per i concittadini ma un valore per la regione Puglia. Vabbè dai pure la politica no, è troppo.
23.55: intervista a Nichi Vendola che definisce la Taranta un’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri e ringrazia i Maestri Concertatori anche degli altri anni ed esalta il lavoro di Sollima e del suo violoncello, che accompagna la musica e il paesaggio. Cultura, paesaggio, tutela dei beni comuni, buon cibo e qualità della vita: il profilo del vivere civile di una comunità che cerca di risolvere molti problemi. Spot elettorale per il Presidente della Regione Puglia?!
23.52: la cantante ringrazia Giancarlo Calamia e la pizzica malinconica. E’ il momento struggente. A me più che struggente sembra solo rallentata senza particolarità di rilievo.
23.48: finisce l’intervista a Fabi e sul palco c’erano già i balli tradizionali. Mi scuso per non sapere il nome del ballerino ma nessuno annuncia niente. Questa tempistica mischiata e queste presentazioni non televisive affatto me le devono spiegare… Ok confermato, è Miguel Àngel Berna, il ballerino spagnolo.
23.44: Intervista a Niccolò Fabi, che ringrazia i musicisti e i colleghi che lo hanno introdotto alla taranta. Ha studiato il salentino per riuscire a interpretare le canzoni in modo corretto rispettando le piccole sfumature, seguendo i testi per cantarle al meglio. Le canzoni, spiega Fabi, erano scritte anche da contadini che cercavano di portare poesia nella vita di tutti i giorni. Il cantautore romano loda il Salento e il Sud D’Italia e ricorda l’appuntamento con Parole di Lulù, la manifestazione ideata per raccogliere i fondi a favore dei bambini.
23.40: ritorna la voce femminile che ha aperto la serata, si chiama Alessia a quanto sono riuscita a capire dalla presentazione precedente. Un brano lento e intenso, una serenata d’amore di un uomo che aspetta la bella sotto la finestra. Una canzone veramente struggente e bene arrangiata col violoncello di Giovanni Sollima che sostiene l’assolo egregiamente.
23.38: ditemi chi sta curando la regia che gli devo dire due paroline e non troppo carine. Va bene che la ballerina bella intriga, ma c’è un assolo di violino, un’orchestra impressionante e una voce femminile che canta, perché devo vedere la ballerina?!
23.33: Pizzica di Aradeo con il violino di Marco Durante dell’Orchestra della Grecia Salentina: il ballo popolare salentino riarrangiato per l’occasione è furioso e velocissimo, veramente intenso, e la voce femminile che lo canta è potente e nasale come solo le vere voci popolari autentiche.
23.27: un’introduzione di Giovanni Sollima accoglie il ritorno sul palco del Maestro Antonio Amato assieme ad una voce femminile (nomi nel sottopancia no, eh? Manco i titoli, eh? Grazie!). Ho l’impressione che non sappiano proprio benissimo i testi che stanno cantando… sono io che sono pignola? Poi certe mosse sul palco manco al karaoke con Fiorello.. un po’ di rispetto per la musica tradizionale, su!
Persino il mio gatto si ribella e passeggia sulla tastiera, quindi scusate ma ascfjcfcjfcfjfc
23.25: arriva la prima ballerina ad accompagnare la coda finale della taranta cantata da Niccolò Fabi
23.20: Continua Niccolò Fabi, che dopo la ballad si esibisce con una taranta più movimentata e sempre in dialetto. Sembra divertirsi molto di più rispetto alla struggente ballata di prima, accompagnando tutto con battiti di mani e incitando il pubblico. Non ce ne voglia Niccolò Fabi, ma malgrado il divertimento c’è un po’ troppa staticità e maniera per coinvolgere veramente (parlo per me che sto a casa).
23.13: è il momento di Niccolò Fabi, uno degli ospiti d’eccezione ed esterni al Salento di questa edizione. Si cimenta con un brano in dialetto e devo ammettere che riesce a fare bella figura malgrado non sia proprio della zona e soprattutto la classicità tradizionale della taranta non gli appartenga. Tiene sempre il palco e come reinterpretazione poteva andare peggio, anche se lo preferisco nel campo a lui più congeniale. Il Maestro Sollima interviene con il suo violoncello a punteggiare alcuni passaggi di canzone ma a volte risulta troppo invadente.
23.10: Un problema grande delle presentazioni è che mancano anche i nomi di chi si sta esibendo nel sottopancia, facendo sì che non si sappia nulla di chi canta in questo momento. Siamo sempre sui pezzi classici per voce femminile, spesso tradizionale in questo canto popolare (proviamo a coprire le lacune con un po’ di didattica…)
23.07: L’intervista a Eugenio Bennato nel dietro le quinte mentre sul palco continuano le esibizioni. Purtroppo questo parallelismo fa perdere qualcosa di quel che succede on stage e un po’ dispiace. Eugenio Bennato racconta della composizione di un inedito che ha presentato nel pre-concerto, composto in Calabria, e loda la scelta di molti ragazzi e adolescenti di amare una musica lontana da quella di consumo. Il Taranta Power sta uscendo dai confini italiani per conquistare iol mondo e Bennato cita anche Peter Gabriel col quale si esibì a Melbourne esportando questo genere musicale. Prova a suggerire qualche nome per la futura edizione, per concentrarsi anche sulle nuove produzioni e alla musica nuova su canoni tradizionali.
23.06: va bene che le suite della taranta durano solitamente anche delle ore, ma non vi sembra di esagerare un po con le lunghezze?
23.01: Arriva Antonio Amato. Maestro della Taranta, si scatena con l’Orchestra e i tamburelli che accompagnano classicamente il ballo. Continuano i problemi del fonico e sono sicura che siano quelli, perché le mie cuffie funzionano. I musicisti suonano come, appunto, tarantolati. Un non salentino difficilmente capirebbe le parole, ma il coinvolgimento fisico è tale che viene voglia di ballare pure a me seduta davanti al computer.
23.00: la visione della piazza di Melpignano murata di gente è impressionante! Ballano tutti e in molti hanno strumenti musicali per accompagnare quel che accade sul palco. Sembra una grande festa.
22.52: la lunga suite iniziale introduce un coro femminile intensissimo che canta una taranta tradizionale nella classica forma call & response che caratterizza i canti popolari. Forti e precise, l’Orchestra le accompagna con vigore. I salentini ce l’hanno con il vento e con l’amore, comunque. Il violoncello di Giovanni Sollima, che interviene come solista, è poco amplificato e in generale il volume sembra soffrire un po’, ma magari è la diretta televisiva a non rendere giustizia.
22.49: comincia con l’orchestra diretta dal Maestro Concertatore Giovanni Sollima nell’edizione 2013 La Notte della Taranta: l’orchestra si esibisce con un brano che attesta intorno alla metà del 1600 quale primo e vero rimedio per il morso della tarantola: di accompagnamento al ballo.
Mancano pochi minuti all’inizio della diretta con Melpignano (Lecce), il paese salentino dove si tiene la serata finale della manifestazione La Notte della Taranta 2013, ideata per celebrare la fama della musica popolare salentina e le sue successive ibridazioni con le musiche del mondo. Attesi numerosi ospiti più o meno noti a livello nazionale, tra i quali spiccano naturalmente Max Gazzè, Niccolò Fabi e la “giocatrice in casa” Emma Marrone.
Noi di Soundsblog siamo molto curiosi di ascoltare queste commistioni. Appuntamento tra pochi minuti!
La Notte Della Taranta 2013, diretta su Soundsblog il 24 Agosto dalle 22.45
Inizierà stasera a partire dalle 22.45 il Concertone conclusivo de La Notte Della Taranta 2013 in diretta dal Piazzale Ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, in provincia di Lecce: la manifestazione salentina, nata nel lontano 1998 su volere dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina e per valorizzare la musica tradizionale folkloristica ibridandola con altre culture, è giunta ormai alla 16esima edizione, crescendo di fama tra il pubblico fisicamente presente e anche tra quello che li segue in televisione. Quest’anno la manifestazione sarà trasmessa sul canale 26 del digitale terrestre Cielo, oltre che in streaming web e in diretta su Soundsblog.
Le attese di presenze a Melpignano sono stimate in circa 100 mila persone provenienti da tutta Italia, segno che il festival raccoglie veramente moltissimi consensi in giro per il Paese.
La serata finale della manifestazione è tradizionalmente chiusa dall’esibizione dell’Orchestra della Notte Della Taranta diretta da un maestro di musica diverso ogni anno: il 2013 vedrà alla direzione Giovanni Sollima, violoncellista e compositore italiano scelto come Maestro Concertatore di questa edizione. Tra i protagonisti che animeranno la serata vanno segnalati il maestro della tammorra Alfio Antico, il danzatore della jota, antica danza spagnola, Miguel Àngel Berna e il violinista tzigano Roby Lakatos; parteciperanno inoltre alcuni nomi importanti della musica contemporanea italiana come Max Gazzè, Niccolò Fabi e la padrona di casa Emma Marrone, che interverrà come una delle maggiori rappresentanti del Salento che canta e che intervistata in proposito pochi giorni fa si è detta emozionata a contenta per i complimenti ricevuti dagli orchestrali e dai colleghi cantautori:
Sono molto felice e orgogliosa. Sarò lì con colleghi che ammiro molto come Gazzè e Fabi. Ricevere i loro complimenti e quelli dei musicisti dell’orchestra è stata per me la soddisfazione più grande.
La diretta su Soundsblog comincerà puntuale alle 22.45: siete pronti a ballare?
(foto via Tvblog)