Jeff Hanneman RIP: un ricordo post-mortem del chitarrista degli Slayer
Si è spento a 49 anni il chitarrista degli Slayer. Un ricordo, una canzone, ed una galleria fotografica delle ultime apparizioni in Italia.
La notizia devastante della morte di Jeff Hanneman è giunta in piena notte, e ci ha lasciati troppo prostrati per scriverne delle considerazioni.
Ora è sorto il mattino, ci siamo ascoltati Reign In Blood, Seasons In The Abyss e Hell Awaits a ripetizione, e quindi possiamo parlare di Jeff, il chitarrista degli Salyer, morto a 49 anni per insufficienza epatica (così dichiara il primo bollettino medico). Jeff, che ventisette anni fa compose la canzone “PostMortem”, la canzone che oggi dovrà risuonare sullo stereo di qualsiasi metallaro!
Tutto il mondo, a dire il vero, stava aspettando il ritorno di Jeff negli Slayer, la band che aveva contribuito a fondare nel 1981: dal Febbraio 2011 era lontano dal palco, dopo aver contratto una gravissima fascite necrotizzante a seguito del morso di un ragno velenoso. Dopo mesi di cure e riabilitazione, Jeff aveva finalmente parlato della malattia, ricordando così l’accaduto:
“Mi stavo godendo un bagno caldo, bevendomi un paio di birre. In totale relax, ho notato che un ragno mi aveva morso sul braccio. Non ho sentito nessun dolore per la puntura, ma dopo un’ora mi sentivo veramente male, al punto da pensare subito di andare in ospedale. Mentre ci stavo andando, vedevo che la pelle del braccio stava andando in putrefazione, sentivo il braccio caldissimo e stavo male. Sono arrivato al pronto soccorso, che e per fortuna l’infermiera ha capito subito quel che mi era successo: aveva già trattato un caso simile in passato, anche se mi ha detto che sono veramente dei casi rarissimi. Mi ha detto che ancora un’ora, e probabilmente sarei morto.
Incredibilmente, il dottore era un fan degli Slayer: mi ha detto che prima mi avrebbe salvato la vita, poi mi avrebbe salvato il braccio, e poi mi avrebbe salvato la carriera!
Sono stato operato d’urgenza, hanno asportato i tessuti morti e quelli necrotizzati, riuscendo miracolosamente a salvare i muscoli e i tendini. Ho passato due mesi in ospedale con un enorme buco nel braccio, sotto forti antibiotici. Non potevo muovermi, ho dovuto fare fisioterapia per tornare a camminare. Mi faceva male ovunque, ed ero debolissimo. Eppure mi sentivo fortunato, perchè l’infermiera aveva subito capito cosa mi stava succedendo, e il dottore ha saputo curarmi.
Ora posso anche riderci su: la fascite necrotizzante è qualcosa sulla quale avrei potuto scrivere una canzone, in passato!”
Nel frattempo, e tutt’oggi, il suo ruolo negli Slayer è stato ricoperto da Gary Holt degli Exodus. In queste settimane la band è impegnata a registrare il nuovo disco, e la posizione di Jeff all’interno del gruppo non era ben chiara, al punto che un seccato Kerry King dichiarava “non possiamo aspettare Jeff per sempre”. Ma per i fan, il ruolo alla destra di Tom Araya era per sempre di Jeff, per quando Gary sia amato.
Non si sa se la scomparsa di Jeff sia legata al morso del ragno: di sicuro un veleno potente va ad incidere principalmente proprio sul fegato, e anche le pesanti medicine utilizzate per guarire, un effetto sul fegato ce l’hanno. Al momento, rimane solo la dichiarazione della band:
“Gli Slayer sono devastati nel dover informare che il loro fratello e compagno musicista, Jeff Hanneman, è scomparso alle 11 di questa mattina, vicino alla sua casa nella California del Sud. Aveva 49 anni. Hanneman era in ospedale, quando è stato colpito da insufficienza epatica. Lascia la moglie Kathy, sua sorella Kathy e i suoi fratelli Michael e Larry. mancherà a tutti.”
Jeff Hanneman: 31 gennaio 1964 – 2 maggio 2013. Rest In Peace.
Una galleria fotografica degli ultimi concerti suonati con gli Slayer in Italia, nel 2010 all’Alcatraz, e dell’Unholy Alliance 2008.
Jeff Hanneman Slayer RIP: foto-ricordo degli ultimi concerti in Italia – by Paolo Bianco
POSTMORTEM
[Lyrics & Music – Hanneman]
Funeral held for the depression of man
Holds the key to his own death
Entering a tomb of a corpse yet conceived
Tighten the tourniquet around your neck
Sifting away the debris of hated life
Cold touch of death begins to chill your spine
Seeking life beyond your perishment
Repeating words echoing through your mind
Chanting lines of blind witchery
To save yourself from extinction
Wanting to die is your reason to live
New life born from the oppressed
Taste your blood as it trickles through the air
Another casualty beyond the shadows you fall
Losing ground, the fate you feel it draws near
Fatality, reality, you await the final call
My sinful glare at nothing holds thoughts of death behind it
Skeletons in my mind commence tearing at my sanity
Vessels in my brain carry death until my birth
Come and die with me forever
Share insanity
Do you want to die!
The waves of blood are rushing near, pounding at the walls of lies
Turning off my sanity, reaching back into my mind
Non-rising body from the grave showing new reality
What I am, what I want, I’m only after death
Copyright foto | Paolo Bianco 2008