Home Vasco Rossi: “I miei testi fanno sintesi, ma non sono superficiali” – FOTO

Vasco Rossi: “I miei testi fanno sintesi, ma non sono superficiali” – FOTO

Vasco Rossi è stato ospite pochi minuti fa di Deejay chiama Italia, il programma radiofonico condotto da Linus e Nicola Savino.

pubblicato 20 Marzo 2013 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:32

Vasco Rossi è stato ospite pochi minuti fa di Deejay chiama Italia, il programma radiofonico condotto da Linus e Nicola Savino. Il rocker di Zocca ha raccontato nuovamente i suoi due ultimi anni complicati:

Ho avuto due anni difficili. Ma dalle esperienze così impari molto. Io non ero mai stato in ospedale. Ho visto il mondo della sofferenza. Ho avuto momenti duri. A settembre ero quasi morto. Mi sono risvegliato un’altra volta vivo.


Vasco Rossi a Radio Deejay – FOTO

Il Blasco ha raccontato, scherzando, che negli ultimi mesi “per un po’ sono stato in ritiro spirituale e sono andato a letto presto”. Infatti, il cantautore dopo la malattia è cambiato radicalmente. Se fino a qualche anno fa si svegliava ogni giorno alle 13, oggi “mi sveglio alle 10, qualche volta anche alle 9.30”.

Vasco quindi ha confessato di aver trascorso gli ultimi mesi riflettendo e leggendo molto, soprattutto libri di filosofia e psicologia. Poi ha spiegato che quando ha annunciato le dimissioni da rockstar, due anni fa, lo ha fatto perché “volevo uscire dallo stereotipo della rockstar” dopo aver “avuto tante soddisfazioni”. In seguito ha definito De Andrè, Mogol, Battisti e Bennato tra i suoi miti da cui ha imparato molto ed ha raccontato che negli anni ’80 è iniziato il suo tentativo di mettere in atto una svolta minimalista nella musica italiana, con testi “che facessero delle sintesi, con ripetizioni e frasi brevi ma non superficiali”. Ha quindi ammesso di dover molto alla Pfm e ai Pooh per quanto concerne le immagini e la spettacolarità dei concerti

Quindi ha commentato il suo approdo su Facebook, dove oggi ha più di 3 milioni di fans:

Mi faceva compagnia quanto ero chiuso in ospedale per due o tre mesi. E’ un po’ come fare la radio. Io sono nato come disk jockey, vi invidio ancora. Su Facebook minaccio da un momento all’altro di tornare.

E a chi sulla sua pagina lo insulta o gli rivolge consigli non richiesti ha fatto notare che “dare consigli ad un artista, è come parlare con un muro”.
Infine, sul ritorno ai live negli stadi (dal 9 giugno a Torino):

Faccio preparazione atletica, anche se una rockstar non lo dice che si prepara. Arriverò a giugno in forma. Ho sempre il terrore di salire sul palco. Ma appena salgo e parte la musica tutto quadra.

In conclusione segnaliamo che nelle scorse ore il cantautore emiliano ha ufficializzato la band che lo seguirà nei concerti di quest’estate all’insegna del ‘squadra che vince non si cambia’:

Alla batteria: Matt Laugh
Al basso: Claudio Golinelli (detto Il Gallo)
Alle tastiere: Alberto Rocchetti (detto il Lupo Maremmano)
Alla programmazione, fiati e trombe: Frank Nemola
Al sax: Andrea Innesto (detto Cucchia)
Ai cori: Clara Moroni
Alle chitarre: Maurizio Solieri e Stef Burns.
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO

Vasco Rossi a Radio Deejay – FOTO

Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
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Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
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Vasco Rossi a Radio Deejay - FOTO
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Vasco Rossi