The Voice of Italy cerca te, o forse no, ma perchè non provarci?
Al via i casting on line di The Voice of Italy, nuovo talent di Rai Due, condotto da Fabio Troiano.
Anno nuovo, talent nuovo, almeno per l’Italia. sono partiti sul web i casting di The Voice of Italy, nuovo concorso per voci nuove e talenti sconosciuti che andrà prossimamente in onda sulla rete musicale della Rai ovvero Rai Due…Come ogni talent che si rispetti ci saranno dei giudici, 4 anche qui, che ascolteranno e valuteranno le capacità canore dei candidati, senza guardare in faccia nessuno…. e non è un modo di dire per indicare la particolare “trasparenza” del regolamento di gioco, ma proprio vuol dire che i giudici, che per inciso dovrebbero essere Raffaella Carrà, Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante, almeno nella scelta iniziale, non vedranno in faccia i talenti e giudicheranno solo dalla voce….ok, benissimo, ma allora perchè fare un casting video sul sito ufficiale? per essere coerenti era forse meglio fare un casting esclusivamente in audio…
Comunque si fa così: si va sul sito ufficiale della nuova trasmissione dove c’è il conduttore, l’attore Fabio Troiano, che vi spiega cosa fare per partecipare…dovete registrarvi mentre cantate un brano a cappella e aspettare il responso.
Sul sito esiste anche una specie di “sala prove” altresì detta “Area Pratica” dove potete provare più volte l’esecuzione del vostro pezzo e procedere con la registrazione definitiva, quella che poi rimarrà sul sito a imperitura memoria della vostra bravura o somaraggine, solo quando vi sentirete più che pronti. il sito è: thevoiceofitaly.it/ . Una volta registrata la vostra audizione dovrete aspettare che Vi votino e se otterrete un voto da 7 in su potrete essere chiamati alla Blind Audition, l’audizione al buio davanti ai giudici.
Se posso dire la mia, dato che seguo ormai da anni questo genere di programmi per vari motivi e non solo come blogger, sono sempre meno convinta della validità di questi meccanismi “stritolasogni” e mi auguro che autori e protagonisti sappiano gestire al meglio il potenziale e i sentimenti dei giovani artisti che si accostano a questo percorso, sia quando vengono scartati che quando si decide di imbarcarli sul carrozzone della speranza.