Max Pezzali: “Come mai? L’ho tenuta nascosta per quattro anni, non mi convinceva”
Max Pezzali ricorda le origini e le sue canzoni più belle tra cui Come mai e Hanno ucciso l’Uomo Ragno
A Il Tempo, Max Pezzali ha confessato come si è avvicinato al pop melodico prima di fondare gli 883:
Da ragazzo ero il classico nerd appassionato di punk e di metal Non era solo una questione di gusti, ma una vera e propria scelta di vita, un modo per distinguermi ed essere fuori dal sistema. Il bisogno di conoscere ragazze mi ha fatto scoprire il mondo del pop, grazie anche alla “consulenza” di Mauro Repetto (l’altra metà degli 883) che già allora sapeva tutto di pop, di disco e di musica black.
L’esigenza (e la volontà) di vivere di musica hanno permesso la nascita di alcuni pezzi diventati leggenda come Hanno Ucciso L’Uomo Ragno:
Avevamo un contratto che ci dava molto poco economicamente, ma che ci costringeva a scrivere dodici pezzi l’anno, pena una multa salatissima. Così la necessità e la pressione ci hanno costretto a tirare fuori una buona idea. Tornando a casa mi è venuta in mente la frase “hanno ucciso l’uomo ragno, chi sia stato non si sa”. Era un periodo in cui il supereroe della Marvel non aveva molto fortuna in Italia, inoltre non era ricco come Batman e Ironman. Era un poveraccio, oggi lo definiremmo un precario.
Anche Come mai non ha avuto vita facile:
L’ho tenuta nascosta per quattro anni, non mi convinceva. Odiavo i lenti d’amore a causa dei miei trascorsi da nerd. È andata benissimo, in realtà ho sempre avuto una predisposizione romantica: c’era in me un Claudio Villa che aspettava solo di uscire fuori.
Pienamente espressa a quanto pare… non credete?!
Foto | Pagina Ufficiale Facebook Max Pezzali