Goldfrapp : “Head First”, gli anni ’80…un quarto di secolo dopo.
Presentazione: Debutta nei negozi fisici e virtuali d’Italia Head First, il quinto album di Alison Goldfrapp e il fido compare Will Gregory su etichetta Mute Records/EMI.Giudizio complessivo: Ero stranito, con le idee non proprio chiare subito dopo il primo ascolto delle 9 tracce che compongono il disco. Non riuscivo a decidere se mi era piaciuto
Presentazione: Debutta nei negozi fisici e virtuali d’Italia Head First, il quinto album di Alison Goldfrapp e il fido compare Will Gregory su etichetta Mute Records/EMI.
Giudizio complessivo: Ero stranito, con le idee non proprio chiare subito dopo il primo ascolto delle 9 tracce che compongono il disco. Non riuscivo a decidere se mi era piaciuto oppure no. Ce n’è voluto un secondo eppoi un terzo per venirne a capo…e…no, direi che alla fine non l’ho apprezzato più di tanto.
Cos’è andato storto? Il saccheggio La massiccia ispirazione agli anni ’80? Non direi…non ci si aspettava certo il prosieguo sulla strada “bio” di Seventh Tree. Gli eighties vivono un periodo di revival pazzesco di questi tempi, tirano un sacco; e il bel singolo apripista Rocket minacciava eloquentemente al riguardo.
Cosa allora? La produzione? Gli arrangiamenti? Neppure…quelli anzi sono al solito curati, impeccabili. Ecco, forse ci siamo…a mancare è la sostanza. Head First è la sufficienza risicata (se non proprio la mediocrità in certi passaggi) confezionata ad arte, una noiosa ripetizione col vestito luccicante delle feste.
Un trionfo di retro-synth che farà faville nei club e in certe playlist radiofoniche, forse pure nelle charts. Ma che sotto la patina glamarcord scarseggia di sostanza, di “ciccia”. Un mezzo peccato.
Lista Tracce – voto:
01. Rocket 6,5
02. Believer 6,5
03. Alive 6
04. Dreaming 6
05. Head First 5,5
06. Hunt 6-
07. Shiny and Warm 6+
08. I Wanna Life 6
09. Voicething 4,5
Voto complessivo: