Stratovarius e Amaranthe in concerto a Milano – foto, video e report dall’Alcatraz (10 Aprile 2013)
Due band nordiche, due modi diversi di intendere l’heavy metal: il live report da Milano
Il complesso titolo ““Nordic Nexus of Nemesis Tour 2013” mantiene le promesse, portando in giro due band nordiche, di cui una ha appena pubblicato un disco chiamato Nexus, e l’altra un disco chiamato Nemesis. Semplice, no?
Il ‘pacchetto’ della serata milanese, quindi, propone in apertura i Seven Kingdoms, seguiti da Amaranthe e infine Stratovarius. Il palco allestito è quello “b”, il più raccolto, che però lancia un ottimo colpo d’occhio alle band, che vedono il parterre pieno di gente e di fan caldissimi. Gli opener svolgono il loro lavoro senza accendere troppo gli animi, ma con gli Amaranthe si cambia subito storia: forti di un album ottimo come Nexus, i musicisti svedesi portano in campo tutta la particolarità dell’avere tre cantanti (Elize Ryd – voce femminile, Jake E – voce maschile, Henrik Englund – growl). La loro musica, e il loro impatto scenico, funziona al meglio proprio quando tutti e tre sono sul palco e alternano le loro melodie. Il growl di Andreas rende dinamici tutti i passaggi, la simpatia di Jake tiene tutti carichi, e Elize tiene tutti attenti, grazie alla sua voce e al suo look perfetto (durante il concerto riceve anche un paio di richieste di matrimonio da parte del pubblico). Il loro show è quasi da headliner, con 70 minuti sfruttati in pieno. Quando i cantanti da tre diventano due, o uno, la tensione si allenta un po’, e forse l’assolo di batteria era superfluo, ma nel complesso la risposta del pubblico è stata eccellente. Elize pareva addirittura commossa, quando sul palco è arrivato uno striscione inneggiante alla band, e Jake ha detto che quando morirà, spera che il suo spirito si aggiri per l’Italia.
Dopo un brevissimo cambio di strumenti, fa il suo ingresso la band finlandese: gli Stratovarius mostrano da subito di credere nel nuovo disco, partendo con Abandon e utilizzando le nuove canzoni per quasi metà della setlist. Il pubblico reagisce bene, cantando con passione Halcyon Days e tutte le altre novità, spinti da un Kotipelto in gran forma e da una band che ha evidentemente voglia di divertirsi. Ottime le interazioni fra i vari musicisti: da un Timo che cerca di incasinare l’accordatura di chitarra di Matias Kupiainen, agli amichevoli insulti diretti ad un problema tecnico alla tastiera di di Jens Johansson (“Ma che sta facendo Jens? Sta mandando delle email? Vabbè, allora riempiamo il tempo con un assolo di batteria!”), tutto è ricevuto da applausi. Tenendo conto che un paio di settimane fa la band aveva dovuto cancellare uno show per un improvviso problema alla gola di Kotipelto, il cantante questa sera sembra essere in ottima forma, e le rare e leggere “variazioni di tono” (non chiamiamole stecche!) sono più che perdonabili, e sono cancellate da un pubblico che canta ad una sola voce i ritornelli. In generale, una prestazione degna del nome degli Stratovarius, una band che ha saputo mantenersi su buoni livelli nonostante le varie vicissitudini a livello di lineup.
Amaranthe Setlist:
01. Invincible
02. Leave Everything Behind
03. 1.000.000 Lightyears
04. Serendipity
05. My Transition
06. Infinity
07. Drum Solo
08. Burn With Me
09. Mechanical Illusion
10. Rain
-Black Out-
11. The Nexus
12. Afterlife
13. Amaranthine
14. Call Out My Name
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15. Automatic
16. Hunger
Stratovarius Setlist:
01. Abandon
02. Speed of Light
03. Halcyon Days
04. Eternity
05. Dragons
06. Drum Solo
07. Eagleheart
08. Stand My Ground
09. Fantasy
10. Destiny
11. Black Diamond
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12. Unbreakable
13. If the Story Is Over
14. Hunting High and Low
Amaranthe concerto @ Alcatraz, Milano 10 Aprile 2013 – foto by Paolo Bianco
Stratovarius concerto @ Alcatraz, Milano 10 Aprile 2013 – foto by Paolo Bianco
© Foto | Paolo Bianco