2556 canzoni secondo Sofri
Mi aggiravo questa mattina in un noto book shop (fisico) di Milano alla ricerca di un buon libro da regalarmi, quando nelle nuove uscite noto una copertina irresistibile, con un titolo univoco: “Playlist”.Nel terzo millenio, si viaggia a memoria giga certo non si parla delle 10 canzoni della mia vita e nemmeno delle prime cinquanta;
Mi aggiravo questa mattina in un noto book shop (fisico) di Milano alla ricerca di un buon libro da regalarmi, quando nelle nuove uscite noto una copertina irresistibile, con un titolo univoco: “Playlist”.
Nel terzo millenio, si viaggia a memoria giga certo non si parla delle 10 canzoni della mia vita e nemmeno delle prime cinquanta; addirittura, qui, parliamo delle “2556 canzoni di cui non potete fare a meno”. Secondo chi? secondo l’autorevolissimo “Luca Sofri“.
L’idea secondo me è puramente commerciale e sfogliando le pagine di Playlist (che non ho comprato) ci si accorge che l’autore strizza l’occhio prevalentemente al pop commerciale, l’idea di un libro da tenere di fianco al pc con un P2p a portata di mano a rimpinguare i nostri cataloghi multimediali, mi sembra anche carina ma il “percorso” musicale mi sembra veramente un abecedario per casalinghe che hanno fino ad oggi ascoltato solo la radio.
Sinceramente non capisco perchè farne un libro: santo cielo Luca! Pubblica la playlist sul tuo blog e fai tutti contenti.
Mi ricordo quando facevo le prime cassette per le ragazze con cui volevo “andare al cinema”, almeno le titolavo con nomi esotici tipo : “Notti de fuego” o “Alba post rave”. Perchè proprio le “2556 canzoni di cui non potete fare a meno” mi sembra un tantino arrogante, ma io ti capisco in fondo tutti siamo un po’ djs.