Ezra Koenig dei Vampire Weekend e i Black Keys passano alle maniere forti da Stephen Colbert
Si avvicina la data dei “Grammy Awards” e i media statunitensi sono pronti per lanciarsi nella solita ridda di commenti, critiche e pronostici. Non fa eccezione chi, come il fenomenale Stephen Colbert, riesce a fare informazione ridendo e ironizzando sui controsensi di certe dinamiche interne all’industria musicale.Nella puntata di ieri, sono arrivati in studio due
Si avvicina la data dei “Grammy Awards” e i media statunitensi sono pronti per lanciarsi nella solita ridda di commenti, critiche e pronostici. Non fa eccezione chi, come il fenomenale Stephen Colbert, riesce a fare informazione ridendo e ironizzando sui controsensi di certe dinamiche interne all’industria musicale.
Nella puntata di ieri, sono arrivati in studio due delle band nominate nella categoria ‘alternative’: i Vampire Weekend di Ezra Koenig e i Black Keys. Battute a non finire di Colbert che ha lanciato la sua provocatoria sfida: se in passato l’unica maniera per stabilire la qualità di un disco erano le vendite (geniale la presa in giro di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” surclassato dall’album dei Monkees), oggi che la musica non vende, come fare per decretare chi merita la vittoria?
Semplice: in base alla quantità di canzoni utilizzate dai grandi marchi negli spot. Sarcasmo e – finta – contesa tra Koenig e i Black Keys a colpi di spot, con un finale che non vi sveliamo, ma che spiega meglio di molte accurate analisi come andrebbe indirizzato il malumore degli artisti….