Home Notizie Crashdiet: quando il crowdfunding salva il tour

Crashdiet: quando il crowdfunding salva il tour

La band sleaze-rock si auto-finanzia il tour, con risultati straordinari…

pubblicato 7 Maggio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 08:53

Un tour, per una band “affermata ma non grossa”, è fonte di guadagno ma anche di grosse spese sostenute in anticipo, per prenotare voli, pianificare viaggi, tourbus, e mille altre cose. I fondi di una band sono tenuti stretti dal loro tourmanager… ma cosa succede se il tourmanager muore all’improvviso, con la burocrazia che immediatamente congela i conti bancari?
E’ quel che è successo ai Crashdïet, band di sleaze-rock di Stoccolma, molto amata anche alle nostre latitudini e vista sui palchi di tutta Italia, sia come headliner come come perfetto supporto agli Hardcore Superstar nel 2011. Il loro manager Michael John Sunden è morto il mese scorso in un incidente assurdo (è scivolato e ha picchiato la testa nel backstage di un locale inglese), e tutti i suoi soldi, compresi quelli della band, al momento bloccati. Il tour europeo dei Crashdïet sta per partire (suoneranno anche in Italia, il 16, 17 e 18 Maggio a Roma, Milano e Pinarella), ma loro si sono trovati senza un soldo. Hanno quindi chiesto prestiti a destra e a sinistra, e poi si sono rivolti alla rete, e al meccanismo del crowdfunding che prende sempre più piede ultimamente. Per chi non lo sapesse, il crowdfunding
è un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse: in questo caso, i fan possono dare i propri soldi alla band, ricevendone in cambio vari ‘bonus’. Non si tratta di donazioni, quindi, ma di vero e proprio “pagamento anticipato” per un servizio che si riceverà.
Andando sulla pagina di Indiegogo aperta dalla band e intitolata Bring The Music, Save The Tour, si può dare il proprio sostegno economico al gruppo, ricevendone in cambio parecchi bonus, a seconda della cifra donata.
8 euro: la versione digitale di un loro live, registrato lo scorso tour.
10 euro: il proprio nome nei ringraziamenti del prossimo disco.
35 euro: una tshirt “I saved the tour”, disegnata appositamente dal chitarrista Martin Sweet, e sul retro il nome di tutti e trecento i donatori di questa categoria.
350 euro: “la discarica dei Crashdiet” – i roadie raccoglieranno qualsiasi cosa ‘musicale’ scartata dalla band durante il tour (pass, corde, pezzi di batteria, pezzi di chitarra se si rompono, plettri) e li spediranno ai tre fan che doneranno in questa categoria.
500 euro: un pass valido per tutta la vita. Un pass laminato personalizzato e valido per qualsiasi concerto che la band terrà, da ora e per sempre e ovunque.

L’idea ha funzionato: l’offerta per 350 euro è già esaurita, le t-shirt sono quasi esaurite, e al momento di scrivere due pass vitalizi sono stati venduti.
Il risultato? dopo 36 ore dal lancio dell’offerta, e con altri dieci giorni a disposizione, la band ha raccolto 14.907 euro, quasi il doppio dei 7.633 che si erano prefissi. Un risultato straordinario, che permette anche di ripensare alcune strategie di mercato per futuri tour, probabilmente…

Copyright foto – Paolo Bianco, 2011

Notizie