Tributo a Ray Manzarek: i dieci migliori assoli del tastierista dei Doors
Dieci canzoni per ricordare Ray Manzarek, il leggendario fondatore e tastierista dei Doors, attraverso i suoi migliori assoli dal vivo e in studio. L’omaggio di Soundsblog.
Ray Manzarek, il tastierista dei Doors scomparso in Germania all’età di 74 anni a causa di un cancro, non era soltanto il fondatore della leggendaria band, capitanata dalla figura ingombrante di Jim Morrison che tendeva ad oscurare col suo carisma gli altri compagni di palco: Ray Manzarek era innanzitutto un grandissimo musicista. Capace di notevole inventiva melodica, sapeva unire al gusto psichedelico l’originalità delle esecuzioni dal vivo e una certa misura, che riusciva a contrastare gli eccessi cui la band era sempre e indissolubilmente legata a causa dell’incontenibile cantante.
Per sopperire alla mancanza della figura del bassista nei The Doors, perché durante le audizioni non riuscivano ad essere soddisfatti delle persone e dei musicisti che si presentavano, fu Ray Manzarek che si sdoppiò per riuscire a sostenere la linea ritmica assieme al batterista John Densmore: nacque così il particolare suono alla Manzarek che resta così impresso nei primi approcci con la discografia dei Doors e che ha caratterizzato in modo indelebile tutte le canzoni del gruppo.
Questa sonorità nasceva dal suonare con la mano sinistra la parte di basso sul piano Fender Rhodes, marchio di fabbrica del tastierista dei Doors; la mano destra, invece, si occupava di suonare sostanzialmente nelle zone alte della tastiera dell’organo Vox Continental (poi sostituito con un Gibson G101) su cui era appoggiato il Rhodes, dando quel tono lisergico e tagliente che ha reso le melodie dei Doors così identificabili: alzi la mano chi non sa riconoscere immediatamente la band ascoltando una loro canzone, anche senza la voce di Morrison a cantare.
Noi di Soundsblog abbiamo selezionato quelli che a nostro modesto parere sono i dieci migliori assoli dal vivo e in studio di Ray Manzarek, per rendere il giusto tributo e omaggio ad un musicista che ha fatto indubbiamente la storia del piano nel rock.
When the music’s over, turn off the lights.
1. Light My Fire (live, Europa, 1968)
2. When The Music’s Over (live, Copenhagen, 1968)
3. People Are Strange (live, Ed Sullivan Show, 1967)
4. The End (live, Isle Of Wight festival, 1970)
5. Break On Through (To The Other Side) (studio version)
6. Love Me Two Times (live, Copenhagen, 1968)
7. Riders On The Storm (studio version)
8. Alabama Song (Whiskey Bar) (live on tv, 1969)
9. Hello, I Love You (live, Hollywood Bowl, 1968)
10. Back Door Man (live, Europe, 1968)
Bonus: il miglior assolo di organo di Ray Manzarek, Light My Fire in concerto a Boston nel 1970. Solo audio e solo per veri intenditori (come i nostri lettori).