Chi ha ucciso 2Pac Shakur? Quindici anni fa la sparatoria a Las Vegas
Sarebbe morto pochi giorni dopo. Ma perché l’agguato?
2Pac Shakur – vero nome: Tupac Amaru Shakur – nasce a New York il 16 giugno 1971. Muore a Las Vegas il 13 settembre 1996: esattamente quindici anni fa però, il 7 settembre 1996, resta vittima dell’agguato a Las Vegas che l’avrebbe portato alla morte dopo qualche giorno. Raggiunto da cinque colpi di arma da fuoco, Shakur muore all’Ospedale dell’Università del Nevada dopo avere passato alcuni giorni di agonia tra la vita e la morte. Sono le 4.03 del 13 settembre 1996. Uno dei più grandi artisti rap della storia, oltre 120 milioni di dischi venduti, 25 album – ben 11 dei quali postumi – 2Pac è stato una colonna portante dell’hip hop di inizio anni novanta.
Ma perché fu ucciso? La morte di 2Pac, come spesso accaduto in passato per altre celebrità musicali, è stata sporcata da ipotesi di cospirazioni di ogni genere. Anni fa c’è stato – ovviamente – anche qualcuno che sosteneva fosse vivo, probabilmente sulla stessa isola dove vivono Elvis, Jim, Jimi, e Kurt, e da qualche tempo Amy. Ma 2Pac non è vivo: è stato cremato. E oltre a questa prova, c’è anche qualcuno – i suoi amici Outlawz – che si è letteralmente fumato le sue ceneri (urban legend per nulla legend, confermata dagli stessi Outlawz nell’agosto scorso sull’Huffington Post).
I primi a finire accusati di essere i mandanti? Notorius B.I.G. e colui che al tempo si faceva ancora chiamare Puff Daddy. La loro posizione si chiarì, in parte, successivamente; B.I.G. stesso poi morì in circostanze poco chiare alcuni mesi dopo, e nel 1997 Puff Daddy insieme a Faith Evans si inventò la hit planetaria I’ll be missing you proprio per ricordare a suon di milioni di copie Notorius. Quindi? Quindi 2Pac vittima della faida tra East Coast e West Coast? O vittima di un’altra faida, quella tra Bloods e Crips? Le due gang ai cui “servizi di sicurezza” facevano ricorso Death Row e Bad Boy Records di quando in quando non volevano noie (la Death Row Records di 2Pac i Bloods, mentre Biggie, Bad boy Records e soci, in caso passassero dalla California, i Crips)?
Non si è mai giunti a una verità definitiva. E anzi, nel corso degli anni le speculazioni sono abbondate. C’è chi diceva che fosse stato addirittura Suge Knight – boss dell’etichetta per la quale incideva 2Pac – indispettito dalla probabile uscita di Shakur della Death Row, a deciderne la morte. Altri pensano direttamente al governo americano dietro alla morte di Shakur, e non dimentichiamoci dei teorici della morte inscenata – con 2Pac magari finito a Cuba, insieme alla zia leggenda vivente del black power, Assata Shakur. Personaggio chiave della vicenda, Orlando Anderson, tra i principali sospetti, morì nel 1998 in una sparatoria non collegata alla faida East – West. Il mistero rimane.
Dopo il salto cinque video per ricordare 2Pac a quindici anni dall’agguato.
Hit ‘em up, leggendario dissing con Puff Daddy, Notorius B.I.G. e altri. Qui se volete in versione sottotitolata in italiano.
Picture me Rolling, non notissima rispetto ad altri singoli megamainstream, ma bella e fresca ancora a parecchi anni di distanza. Il lato funk di 2Pac.
A proposito di megamainstream, ecco California Love, il singolo che invase il mondo nel dicembre 1995, per poi rimbalzare tutta l’estate ed essere ancora oggi piuttosto popolare. Spesso non accreditato alla produzione insieme a Dr Dre Roger Troutman.
Keep ya head up, a testa alta nel ghetto.
Vivere e morire a Los Angeles. 2Pac, la vede così, come in To live and die in L.A.. Un inno West Coast.