Wrust a Milano: il primo concerto fuori dall’Africa (foto, video)

Avevamo seguito con passione l’operazione di fundrising lanciata dai Wrust, la band metal del Botswana che voleva suonare proprio a Milano il primo concerto fuori dal continente Africano. Alla fine e la band è arrivata in Italia, seguita dalla troupe di tre persone (due italiane, una greca) che sta girando un documentario proprio su di loro, e che vedrà l’epico finale del film proprio per le strade della capitale Lombarda.
Impossibile quindi non fare il tifo per loro, quando salgono sul main stage del SoloMacello Fest: arrivano senza fronzoli, attaccano gli strumenti e partono. Solo dopo la seconda canzone la tensione cala e si può iniziare a ringraziare il pubblico e a parlare un po’… ma nella mezz’ora a disposizione il gruppo ha voluto principalmente far parlare la proprio musica, largamente influenzata dai Sepultura e improntata all’aggressività senza compromessi.
Per chi fosse curioso di ascoltarli, oltre al live-video che potete vedere qui sotto, c’è su bandcamp in streaming gratuito il loro intero disco, intitolato Intellectual Metamorphosis, e altre informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook dei Wrust.
Alla fine del set il pubblico erompe in un coro (raramente sentito, da queste parti) “One more song! One more song!”, ma i tempi sono stretti e crudeli, e gli In Zaire stanno già iniziando a suonare sull’altro palco. Il tempo, per il cantante, di ringraziare tutti mentre smonta i cavi (il microfono è spento, ma la gente capisce lo stesso), ed è ora di passare a stringere mani e fare foto con il pubblico, ringraziando tutti uno per uno. Il finale del documentario March Of The Gods – Botswana Metalheads sarà decisamente interessante, quando uscirà il film.

NB: sì, arriverà a breve anche un foto-report completo del SoloMacello Fest e di tutte le altre band che hanno suonato, ma i Wrust meritavano un articolo a parte… restate sintonizzati per la recensione di Red Fang, Karma To Burn e tutti gli altri!

Wrust live @ SoloMacello Fest Milano 26 Giugno 2013 – Foto di Paolo Bianco

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