Sanremo 2012: Emma, una vincitrice pre-annunciata … e meritevole
Sanremo 2012: Emma vince il festival tra le polemiche della rete
Basta leggere la propria bacheca di Facebook o farsi un giro tra i commenti dei vari blog: quasi ovunque nella rete il minimo comun denominatore è rappresentato da queste parole “E’ uno scandalo che Emma abbia vinto Sanremo 2012” (o simili). Beh: io non ci sto! Dove sta lo scandalo? Dove sta il disappunto? Dove lo stupore? In cosa ha sbagliato Emma? A partecipare ad Amici (vincendolo), nel vendere palate di dischi, nell’avere una bellissima voce, una grandissima presenza scenica e nell’essersi costruita un personaggio vero (lacrime sanremesi escluse) caratterizzato da una personalità fortissima? Forse ha presentato sul palco dell’Ariston una canzone insulsa, scialba, senza arte nè parte, che non canteremo mai più, che odieremo a morte, che non è stata ben interpretata e con la quale sono state fatte fuori avversarie divine che avrebbero meritato il premio finale più di lei? No, niente di tutto questo.
La Marrone sta pagando lo scotto dell’essere figlia del talent show. La mia impressione è che la sua vittoria pre-annunciata abbia generato molteplici antipatie nei suoi confronti. Per questo adesso è costretta a sorbirsi tutte le accuse di questo mondo. Ma queste antipatie non sono provocate tanto dall’artista stessa ma dal meccanismo televisivo dal quale proviene reo di essere supportato da una realtà sociale che da molti viene considerata come una piaga della nostra umanità. Chi ne fa parte? Le persone che appartengono a questa categoria vengono definite “bimbemin”. Per meglio descriverne il prototipo riporto un commento estrapolato proprio dalle nostre pagine:
Gli esmplari solitamente hanno dei capelli strinati orribili a causa delle sedute dalla parrukkiera nell’illusione di imitare qualche ragazza considerata “strafi*a”…loro però malgrado gli sforzi restano delle cozze da paura, analfabete, con dei fondi di bottiglia a causa delle ora passate su facebook….e con multiple personalità, della serie si convincono di essere chi non sono nella loro cameretta al buio con patatine e cellulari appresso!!! Quindi individui del genere sono sicuramente bimbemin a meno che siano invece delle perver*ite ped*file ultracinquantenni COZZE, psicolabili e mentecatte che probabilmente digitano da ospedali psichiatrici……beh che dire…siamo messi proprio bene in Italia!!! (AleD90)
La rabbia quindi non nascerebbe per l’incompetenza di Emma ma per uno spaccato sociale che rende protagonista anche chi effettivamente non merita tale ruolo (vedi Alessandro Casillo, vincitore di Sanremo Social). Per questo Emma, come professionista, in questo discorso non c’entra nulla: è solo il ricettacolo di tutte le proiezioni negative che dovrebbero essere rivolte ad altri, non di sicuro alla sua arte. A questo punto non resta altro da fare che – e qui parlo a nome mio – complimentarsi con la nuova vincitrice del Festival di Sanremo e ricordarle che questo “non è il suo inferno”.
Fatta questa lunga premessa ribadisco in ogni caso il mio basso livello di gradimento per le canzoni di Sanremo 2012. Il trio finale rappresentato da Emma, Arisa e Noemi è stato sicuramente il più “qualitativo” (avremmo potuto inserire anche Nina Zilli e Dolcenera) ma poca cosa rispetto alle potenzialità artistiche che ognuna di loro ha.
Potremmo accontentarci di “Non è l’inferno” ma sappiamo benissimo che le facoltà della musica italiana vanno ben oltre i semplici e scontati luoghi di Caronte.