Dave Grohl racconta il nuovo album dei Foo Fighters
Bravissimi, simpatici e pieni di personalità. Sono loro, i Foo Fighters, pronti a tornare sulla scena musicale rock in tutta la loro potenza, ma con una rinnovata anima emo. I fan della rete stanno trepidando, ma non manca poi molto. Già il 13 agosto potremo scaricare e ascoltare in anteprima solo per il web “The
Bravissimi, simpatici e pieni di personalità. Sono loro, i Foo Fighters, pronti a tornare sulla scena musicale rock in tutta la loro potenza, ma con una rinnovata anima emo. I fan della rete stanno trepidando, ma non manca poi molto. Già il 13 agosto potremo scaricare e ascoltare in anteprima solo per il web “The pretenders”, il primo singolo che anticipa “Echoes, silence, patience and grace”, in uscita il prossimo 25 settembre. E’ il sesto album registrato in studio ed è la prima volta dopo ben 10 anni che lavoreranno con il produttore Gil Norton, lo stesso che ha reso celebre dieci anni fa “The Colour And The Shape” ottenendo due dischi di platino, album da poco rimasterizzato e venduto in un nuovo formato celebrativo. Ecco a seguire alcuni passaggi rilevanti dell’intervista che Mtv.com ha realizzato al frontman Dave Grohl, pubblicata oggi, che ci aiuterà a comprendere meglio la natura del loro nuovo lavoro discografico:
“[…] volevamo provare qualcosa di nuovo per allargare il sound della band, con un brano acustico e sospirato o uno di rock durissimo con niente di diverso in mezzo.”
Nell’ultimo tour acustico della band Dave è rimasto colpito dalla bellezza degli strumenti d’orchestra e della possibilità di esibirsi suonando il piano. Questa “serietà” ritrovata sembra poter essere legata alla nascita di sua figlia, Violet Manye, che oggi ha già un anno.
“E’ dura pensare il nome di un album,” continua, “Molte band vanno in studio con un titolo già scritto, noi invece lo abbiamo definito mentre realizzavamo il prodotto, quando lo abbiamo concluso, cercando uno slogan che riassumesse il concetto dell’intero album. E’ strano, specialmente per un’incisione come questa che è davvero diversa dalle altre con delle musiche si muovono in diverse direzioni così come i testi. Così ho pensato ci fosse bisogno di un bel titolo, qualcosa che rappresentasse la grazia e la bellezza.”
E ai fan preoccupati del fatto che possa aver perso la sua anima da rocker duro, risponde:
“Assolutamente no. […] è tutta un’esplorazione musicale, noi abbiamo i momenti di rock da calcio-nei-denti, ma pensiamo che ci sia anche molta potenza anche nei pezzi meno dinamici. Riuscire a riempire una stanza silenziosa con un suono acustico che abbia un suo significato è qualcosa che può essere anche più potente di qualsiasi luce e laser e amplificatore del mondo.”
Ecco un estratto in “anteprima” di “The pretender”. E ad ascoltarlo, altro che brano acustico.