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Gerardo Pulli: la recensione dell’album di debutto

Gerardo Pulli: la recensione dell’album di debutto del vincitore di Amici 2012

pubblicato 24 Maggio 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 15:26


Gerardo Pulli ha fatto il suo ingresso nel mondo della discografia con l’album del debutto che porta come titolo il suo stesso nome.

C’eravamo lasciati sottolineando la scarsezza vocale del ragazzo: conosciuto più per il versante “cantante” e meno per quello “scrittore”, complice un talent show – Amici – ed un’insegnante che hanno basato un’intera edizione sul rimarcare i difetti del ragazzo, Gerardo ha avuto un esordio di carriera di sicuro non facile. Ad aiutarlo è stato il pubblico che l’ha sostenuto fin dall’inizio fino a portarlo alla vittoria del programma.

Nel disco, ahimè, tutti i difetti canori dell’artista vengono nascosti: in studio la stonatura, il fiato non preso bene, il diaframma usato malissimo o lo sforzo della gola, vengono magicamente eliminati. Rimangono così solo i pregi del signor Pulli: un bel timbro vocale, delle canzoni orecchiabili e tutto sommato piacevoli ed una “penna piena d’inchiostro di qualità”. Peccato per il live quindi.

A seguire la recensione del primo disco di Gerardo Pulli:

1.Svegliami Ad Aprile. La versione studio prende molto di più di quella live. Questo accade per diversi fattori: non si incappa in stonature o in faccette acchiappa applausi varie. Tutto si concentra attorno al bel timbro di Gerardo che, escludendo la tecnica vocale, in questione di personalità artistica ne ha parecchia. La forza del brano è il testo, su questo non ci piove. L’aggiunta di violini (soprattutto nel finale) rende l’atmosfera più gradevole. Voto: 7

2.L’Altra Parte Del Cielo. Si riparte subito con la chitarra. Nell’immaginario collettivo è diventata oramai la migliore amica del cantante: senza di lei la scena perderebbe la sua forza. Nonostante la versione studio sembra che anche qui Gerardo – nel ritornello – faccia fatica a prendere la nota piena. E’ solo un impressione però (comunque infastidisce un pò). Si continua a stare nel registro vocale basso. Il rischio “lagna” alla seconda canzone del progetto è molto alto. Ancora una volta il testo e la parte finale (con una sessione di batteria incalzante che viene accompagnata da quella d’archi) salva un pò la situazione. Voto: 5+

3.Sei. Questa volta si comincia col pianoforte (almeno si cambia strumento). Le dinamiche vocali ed interpretative sono sempre le stesse. Non è sbagliato incastrarsi in un’unica forma artistica (stile, interpretazione, genere, arrangiamenti) ad inizio carriera: questo permette al personaggio di uscire fuori e di ritagliarsi una personalità. Quando però lo stile identificato è molto flemmatico si fa difficoltà a reggere la cosa per più di tre o quattro canzoni di seguito. Almeno questa è la mia sensazione. Voto: 4 e mezzo

4.E’ Sabato. Finalmente la chitarra inizia a scaldarsi e a darci un pò di ritmo. Anche la batteria, che entra in scena in un secondo momento, aiuta a farci riprendere un pò. Coretti alla “uh uh” e quel “guarirà” rendono tutto molto orecchiabile. Si canticchia subito quindi. Voto: 6+

5.Ho Mal Di Pancia. Questa volta la chitarra suona in controtempo. Questo incuriosisce. Dopo un esordio album molto lento e lagnoso la situazione migliora e si da spazio a batterie dinamiche ed, in questo caso, pure a fiati. Bene! Il brano risulta essere molto simpatico per via del testo e dell’interpretazione di Gerardo. Voto: 6+

6.Io Sono Ai Tropici. La prima canzone con cui il cantante si è presentato al grande pubblico. Non male, soprattutto per il tentativo di prendere, nel finale, note più alte rispetto alle solite (c’è anche il cambio di tonalità). Anche in questo caso si conferma la forza autorale del ragazzo che, diciamocelo, scrive molto bene. Voto: 6 +

7.Scacco Matto. Ricorda, nella scrittura, Samuele Bersani, Max Gazzè e sicuramente qualche altro cantautore del nostro panorama musicale. Gerardo ci sa fare, lo ribadisco a costo di ripetermi, con la penna. Il brano è gradevole ma le caratteristiche sono sempre le stesse. A questo punto diventa interessante vedere in che direzione può evolvere il cantante e soprattutto SE potrà evolversi ed esplorare anche altri mondi. Voto: 5 e mezzo

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