Arcade Fire, nuova canzone Awful Sound: anteprima video su Instagram
Anticipazione su Instagram per la seconda canzone tratta da Reflektor, in uscita il 29 Ottobre.
Due settimane appena all’uscita di Reflektor, il loro quarto album in studio previsto per il 29 Ottobre, e gli Arcade Fire continuano con la promozione online che ha accompagnato per tutta l’estate l’anticipazione del primo singolo, l’omonimo Reflektor, uscito il 9 Settembre scorso.
La band canadese guidata da Win Butler ha pubblicato su Instagram in video di una seconda canzone estratta dal disco: si tratta di Awful Sound, della quale si può ascoltare poco più di mezzo minuto in anteprima. Ve la mettiamo qui sotto.
Nel video si vedono immagini di registrazioni in studio, probabilmente girate nel corso delle sessioni in studio per l’ultimo disco, alternate a riprese effettuate ad Haiti e in Jamaica, dove gli Arcade Fire sono stati di recente per vedere con i loro occhi gli effetti del terremoto e tsunami di qualche anno fa, oltre che per testimoniare in video la spettacolarità del carnevale haitiano di Port-au-Prince, la capitale del paese.
A tal proposito Win Butler, la quale moglie e compagna di avventura negli Arcade Fire Régine Chassagne ha avuto i genitori che hanno vissuto ad Haiti per un periodo della loro vita, ha raccontato della particolarità del carnevale di Haiti in un’intervista a Rolling Stone:
Ci sono persone che si vestono come gli schiavi, con catene e olio da motore nero su tutta la faccia. Ci sono i dragoni che sputano fuoco vero verso la folla, e tutti provano a nascondersi. Mentre indossavo una maschera e ballavo, ho sentito qualcosa che somigliava ad una rottura della distanza tra corpo e anima. Ti fa sentire davvero come se essere in una rock band sia una cosa da dilettanti.
Parlando del nuovo disco e delle prospettive future dopo il viaggio in Giamaica e ad Haiti, Win Butler ha aggiunto alcuni dettagli:
Sono molto eccitato e non vedo l’ora di ascoltare come suonerà la band tra un anno, dopo che avremmo fatto alcune date del tour. Siamo stati molto cambiati dalle esperienze ad Haiti e in Giamaica, tanto che pensavo “Oh mer*a, possiamo davvero diventare bravi. Possiamo fare del bene in questa cosa della musica”.