Home Muse Eminem, rogo nella sua casa d’infanzia che volevano trasformare in museo

Eminem, rogo nella sua casa d’infanzia che volevano trasformare in museo

L’abitazione appare anche sulla copertina del suo ultimo album

pubblicato 9 Novembre 2013 aggiornato 15 Ottobre 2020 16:36

E’ stata invasa dalla fiamme la famosissima casa a Detroit dove Eminem ha trascorso la sua infanzia. Nella notte di giovedì, un incendio ha provocato danni all’abitazione, scelta anche come copertina del suo ultimo album e da poco pubblicato, The Marshall Mathers LP 2

I vigili del fuoco sono intervenuti per domare il fuoco che però ha danneggiato parte della casa, fino al piano superiore. Assenti i vicini di casa perché la zona è circondata da numerose abitazioni vuote e cortili abbandonati a se stessi.

Non è stata ancora reso nota la causa che ha dato vita all’incendio. Nessuna ipotesi è stata esclusa dopo le prime perizie.

Proprio poco tempo fa, una donna 28enne del Tennessee e fan accanita di Eminem, aveva rivelato il suo piano di rendere quella casa un museo in onore al proprio idolo. Shelly Hazlett, originaria di Clarksville, era intenzionata ad acquistare l’edificio diroccato -che si trova in una brutta zona della città- per effettuare le modifiche necessarie a sistemare le condizioni interne del posto in cui il rapper visse nella prima metà degli anni ’90, rendendolo così un vero e proprio museo in suo omaggio

“Un sacco di gente pensa che io sia pazza. Ma sono così eccitata! Posso però capire perché nessuno voleva farlo, è necessario imbarcarsi in moltissimi passaggi burocratici. Ma penso che sarebbe una cosa fantastica (…) Non capisco il motivo per cui Eminem non voglia comprarla”

La donna, sposata, ha rivelato di volersi trasferire insieme al marito a Detroit e di essere intenzionata a cercare un’altra casa per loro due. La coppia si è innamorata della città durante una visita nel 2010 per un concerto di Eminem (ma va?)

“Non mi piace il freddo ma amo Detroit. Penso che sia una città meravigliosa – da dove tutto ha origine. Appena ho attraversato la città (per il concerto), ho immediatamente pensato che fosse una città meravigliosa con un potenziale incredibile”

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