Avril Lavigne, Avril Lavigne: recensioni del web e dei lettori
Il nuovo album della cantante è uscito da qualche giorno: e la critica come ha reagito?
Avril Lavigne ha pubblicato il suo ultimo album, dal titolo omonimo, il 1 novembre 2013 e questa settimana scopriremo, con la classifica Billboard, il suo debutto. Un esordio negativo, per la cantante che, secondo le prime anticipazioni, avrebbe venduto meno di 50.000 copie al suo debutto. Il problema sarà anche capire come si comporterà il disco durante le prossime settimane.
Anticipato da “Here’s to Never Growing Up“, “Rock’n roll” e “Let Me Go“, il suo quinto lavoro vede anche il featuring del marito Chad Kroeger e di Marilyn Manson. Voi avete già ascoltato l’album? Vi è piaciuto? O vi ha deluso?
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Avril Lavigne, recensione
NOW Magazine: La canzone più ascoltabile è il duetto con Chavril in Let Me Go
Slant Magazine: Avril Lavigne è piena di mantra simil vuoti sull’affermazione della vita e si vanta di ribellione. Ha minato queste tematiche con successo in passato, ma qui l’esplorazione suona forzata, come se stesse cercando di acquisire un atteggiamento e il mestiere una persona che non esiste più
The Guardian: Questo impertinente viaggio di nostalgia è la cosa migliore che ha fatto in questi anni
musicOMH.com: Come raccolta di canzoni, questo sforzo omonimo tenta un lungo viaggio per ripristinare la cantante al suo giusto posto come fornitore del più piacevole e spensierato pop qui intorno
SputnikMusic: Questo disco fondamentalmente la quintessenza di Avril Lavigne, con i cori impennati e le melodie che ci hanno fatto innamorare di lei nel corso degli ultimi dieci anni, così come le stupide stranezze che vanno dalla tenerezza al fastidio
Billboard: Per la maggior parte, questo quinto album della Lavigne incapsula tutto ciò che è stato degno di essere amato nel corso dei suoi 29 anni di carriera
Santa Cruz Sentinel: Si tratta dell’Avril Lavigne che i suoi fan vogliono – ottimista e giocosamente ribelle- che suona più adolescente a 29 anni di quanto sia mai stata nei suoi ultimi dischi (e qui avevamo proprio parlato della sua sindrome di Peter Pan)
Digital Spy:Per la maggior parte dell’album, però, Avril sembra mostrare contenuti simili, cantando le stesse cose con più o meno la stessa melodia. Lei può avere chiamato in maniera omonima l’album perché non sapeva come altro chiamarlo ma, a dire la verità, niente poteva riassumerlo meglio