Home Mondovisione, Ligabue in conferenza stampa: “Bisogno di un disco in cui fossi presente e che rispecchiasse il suono del mio gruppo”

Mondovisione, Ligabue in conferenza stampa: “Bisogno di un disco in cui fossi presente e che rispecchiasse il suono del mio gruppo”

La conferenza di presentazione del nuovo album di Luciano Ligabue, Mondovisione

pubblicato 22 Novembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 01:50

Oggi, si è svolta a Milano, la conferenza stampa (riservata ai giornalisti) di presentazione dell’ultima fatica musicale di Luciano Ligabue, Mondovisione in uscita martedì 26 novembre (a tre anni da Arrivederci Mostro!) in tutti gli store tradizionali e digitali. Dopo l’ascolto in anteprima delle tracce del cd (TRACKLIST: Il muro del suono, Siamo chi siamo, Il volume delle tue bugie, La neve se ne frega, Il sale della terra, Capo Spartivento [brano strumentale], Tu sei lei, Nati per vivere [Adesso e qui], La terra trema amore mio, Per sempre, Ciò che rimane di noi, Il suono, il brutto e il cattivo [pezzo strumentale], Con la scusa del rock’n roll, Sono sempre i sogni a dar forma al mondo) e un pensiero speciale alla Sardegna, il cantautore ha risposto al fuoco di domande dei giornalisti.

Il cambio di produzione

Siamo andati per tentativi. Avevo bisogno di fare un disco in cui fossi presente e che rispecchiasse il suono del mio gruppo attuale e che schivasse il metodo di lavoro dei dischi moderni. E’ difficile non strafare. Abbiamo cercato di controllare questo aspetto, curando il suono per essere più diretti. E’ il disco più lungo come produzione.

L’Italia è un Paese pop

L’Italia non è un paese rock. Ci sono gli appassionati ma qualcuno ha usato quel genere per dire delle cose. E’ la musica che sento più vicino alle mie corde. La tradizione rock del nostro Paese è abbastanza derivativa.

Il rapporto col mondo del rap

E’ un genere che non seguo. I rapper sono gli eredi dei cantautori. Hanno un’altra funzione. La parola diventa parola perché gli togli la melodia e acquistano un significato preciso.

Il sale della terra

A volte, sono stato accusato di infondere troppa speranza nel mondo della musica. Il sale della terra è una galleria di immagini, non l’Italia tutta. E’ una canzone sull’esercizio del potere.

La comunicazione verbale dei suoi testi

Ho raccontato tutto nelle mie canzoni. Mi sono spolpato. Se sono arrivato ad essere più diretto, l’ho comunicato meglio. La velocità a cui stiamo andando non corrisponde alla realtà.

Sono sempre i sogni a dar forma al mondo

E’ un ossimoro forte. E’ la realtà, pero’, che fa parte di una visione. Tutto quello che vediamo o pensiamo di vedere nel mondo non è altro che un proiezione. Sono convinto che se siamo a questo punto della civiltà lo dobbiamo ai sogni, a chi li ha creati e ai benefici ricevuti.

Il potere logora chi c’è l’ha?

Sono affaticato. A volte ho avuto la sensazione che alle mie canzoni si dessero troppe responsabilità. E’, forse, il segno del vuoto che c’è altrimenti.

La risposta di Ligabue a Pelù

Ecco cosa ha detto a La Zanzara il giudice di The Voice e leader dei Litfiba: “In questi anni Jovanotti non ha mai smesso di saltare sul carro prima di D’Alema poi di Veltroni. Ora di Renzi. Basta ricordare quando Jovanotti a Sanremo fece il rap dedicato a D’Alema. Ogni artista dovrebbe stare il più possibile al di fuori dei giochi della politica. La politica è capace solo di sfruttare l’immagine degli artisti per poi dar loro un calcio nel culo nel momento più opportuno”.

Voglio bene a tutti e due per mettermi in mezzo. Lorenzo merita tutto il successo. E’ cresciuto nella scrittura dei testi. Lo stimo più del passato. Credo di far parte del club dei delusi del Pd. Il Movimento 5 Stelle è necessario per ricordare che c’è da cambiare. Non so quale sia ancora la persona più indicata a guidare il Paese. Giudico se mi piace o no quando lo guardo in azione. E’ palese la disaffezione alla politica e che si voglia un cambiamento drastico. Non voterò a Le Primarie del Pd

La grafica della cover del disco

Il richiamo a lettere del Carosello è una proposta fatta dal grafico che ho appoggiato ampiamente.

La terra trema

La terra trema racconta un’emozione psicologica che ti cambia letteralmente la cognizione della vita. Il terremoto è la difficoltà di trovare il centro che magari è vicino a noi.

La maturazione artistica

Rispetto a vent’anni fa mi sento più vecchio. Come suono invece mi sento ancora molto vicino al rock. A me piace pensare che il rock sia ancora il modo migliore per urlare i propri sentimenti in faccia alla gente. Concerti tematici? Quest’anno l’ho fatto durante un raduno.

Tu sei lei secondo singolo

Dipende dal fatto che siamo quasi a dicembre, il disco merita di essere conosciuto in più aspetti in vista della sua uscita. Mi sento libero. Non ho nessun tipo di vincolo. Posso dire quello che vogliono. Se ci sono dei freni (forse dettati dalla mia rabbia), dipende dalle responsabilità che mi attribuiscono. Ho cercato di fare in modo che la tensione non diventasse rabbia per timore che si trasferisse facilmente a chi mi ascoltava.

Escluso un nuovo film in qualità di regista (“Vuol dire sacrificare un anno. Dovrei essere folgorato da un’idea”) e i ringraziamenti all’ex ormai presidente dell’Inter, Massimo Moratti.

Domenica 24 novembre, Ligabue sarà ospite di Che tempo che fa di Fabio Fazio.

Mondovisione Tour – Stadi 2014

30/31 maggio ROMA Stadio Olimpico
6/7 giugno MILANO Stadio San Siro
11/12 giugno CATANIA Stadio Massimino
12 luglio PADOVA Stadio Euganeo
16 luglio FIRENZE Stadio Artemio Franchi
19 luglio PESCARA Stadio Adriatico
23 luglio SALERNO Stadio Arechi



Ligabue – Mondovisione