Bruce Springsteen, la parodia di Born To Run al Jimmy Fallon: video
Esibizione satirica inaspettata durante lo show di Jimmy Fallon: il Boss e il presentatore storpiano Born To Run per satireggiare su un fatto di cronaca politica americana.
Il Boss sarà anche il Boss, ma di certo ha senso dell’umorismo: chiamato a presentare il nuovo album High Hopes nello show televisivo Late Night With Jimmy Fallon, uno dei più famosi d’America (dove sono nati i video con gli strumenti di plastica, come la versione di Blurred Lines di Robin Thicke, e le performance comiche di Justin Timberlake col padrone di casa), Bruce Springsteen si è prestato ad una esilarante parodia di Born To Run assieme proprio a Jimmy Fallon.
Entrambi conciati con il vecchio look da rocker sfoggiato da Springsteen nei primi anni Ottanta -jeans, camicia jeans senza maniche, occhialoni, bandana rossa e chitarra acustica imbracciata-, il Boss e Jimmy Fallon si sono esibiti insieme in una nuova versione di Born To Run, il classico forse più famoso di Springsteen, con un testo attualizzato che prende in giro il governatore repubblicano del New Jersey Chris Christie, al centro di uno scandalo per la decisione del suo staff di chiudere il George Washingston Bridge per danneggiare un rivale politico. Guardate pure il video qui sotto.
La scelta di prendere in giro il cosiddetto Bridgegate, come è stato definito dagli americani, farà probabilmente perdere un fan a Bruce Springsteen: Christie è infatti un vero e proprio fanatico del Boss a dispetto della diversa appartenenza politica (Springsteen è un noto Democratico, tanto da aver fatto anche campagna elettorale per Barack Obama, mentre il governatore del New Jersey è Repubblicano), tanto da aver dichiarato in passato di aver visto ben oltre cento concerti del Boss.
Questa sarcastica interpretazione di uno dei brani più classici e famosi di Bruce Springsteen aggiunge un nuovo tassello-simpatia al personaggio del rocker più amato d’America: l’autoironia è un pregio che pochi cantautori sanno permettersi.
Riuscite a immaginervi un programma simile nel nostro Paese, con i cantanti disposti a stravolgere le proprie canzoni a beneficio di una divertente e lieve satira politica in musica?
Vi siete risposti da soli.
Via | Youtube