Sanremo 2014, Rufus Wainwright: “Sono dispiaciuto per le polemiche attorno a me”
Il cantautore canadese ha chiarito la propria posizione e partecipazione al festival dopo le polemiche sulla sua presenza avanzate dagli estremisti cattolici italiani.
Com’è che si diceva? Ah sì: non perdere occasione per fare figuracce. Le polemiche nate e alimentate nei giorni scorsi da una serie di gruppi estremisti cattolici sulla presenza di Rufus Wainwright al Festival di Sanremo 2014 in qualità di ospite internazionale non potevano lasciare indifferente il cantautore, da sempre schierato a favore dei diritti delle famiglie omosessuali e uno dei primi promotori del Marriage Equality, approvato circa tre anni fa negli Stati Uniti sotto la presidenza Obama.
Rufus Wainwright ha quindi deciso di rilasciare un lungo comunicato attraverso il proprio management, guidato da Jorn Weisbrodt, nel quale chiarisce le proprie posizioni e si dice decisamente dispiaciuto per il comportamento tenuto dalle associazioni religiose italiane, a suo dire distanti dalla cristianità mostrata anche dallo stesso Papa Francesco nei confonti delle minoranze: la canzone osteggiata e presa di mira, Gay Messiah, potete ascoltarla in apertura.
Questa la traduzione del comunicato:
Le reazioni della partecipazione di Rufus Wainwright a Sanremo tenute dal alcuni gruppi cattolici conservatori sono state una vera sorpresa. Rufus si sente in obbligo di chiarire e rettificare alcune cose che sono state dette a proposito.
Rufus ama e ammira l’Italia, le sue persone e la cultura italiana. E’ sempre stato un artista che ha parlato della propria sessualità sin dagli inizi di carriera e nelle sue canzoni esplora i limiti e la fragilità della condizione umana. La sua canzone Gay Messiah, che è l’oggetto dello scontento di questi gruppi, non è nata come blasfema perché non è affatto un ritratto di Gesà, né di nessun altra figura religiosa nel canone della chiesa cattolica, ma è una metafora per un mondo dove le persone gay hanno gli stessi diritti degli eterosessuali, che a giudicare dalle reazioni in Italia sono davvero ancora molto lontani. La crocifissione era purtroppo un metodo molto usato per uccidere persone duemila anni fa.
E’ triste che un sacco di membri della Chiesa Cattolica sembrino speculare dietro le spalle del leader, Papa Francesco, e dietor il suo rispetto e accettazione per le donne, le persone gay e altre minoranze. Rufus non voleva disturbare nessun sentimento religioso con una canzone. Gay Messiah è un inno per la comunità gay e lui è stato invitato a cantarla, assieme ad altre canzoni, anche al ballo della Human Right Campaign dopo il primo insediamento del Presidente Obama.
Rufus ha una famiglia felice e stabile, essendosi sposato col suo partner dopo nove anni di fidanzamento non appena lo stato di New York ha introdotto il Marriage Equality, due anni fa, una battaglia che egli ha sostenuto anche cantando e continuerà a farlo.
Sotto la presidenza di Obama, la Defense Of Marriage Act negli Stati uniti è stata abolita e ciò rappresenta un altro passo avanti verso l’eguaglianza dei diritti per tutte le persone che vivono in un sistema democratico. E’ stato meno di 50 anni fa che il matrimonio interrazziale è diventato legale negli Stati Uniti, le donne non hano avuto diritto di voto in Svizzera fino a qualche anno dopo. Tra 50 anni guarderemo alla Marriage Equality con la stessa sensazione che ci sono voluto oltre 400 anni dopo l’Illuminismo per raggiungere questi traguardi di uguaglianza.
Rufus ha una bambina con la sua amica di lunga data Lorca Cohen. Lorca non è una madre surrogata, hanno deciso di avere un bambino insieme. Viva Catherine Wainwright Cohen cresce principalmente con sua madre e Rufus passa tutto il tempo possibile con lei per adempiere al suo ruolo di padre. Ogni altra versione che sia stata raccontata pubblicamente è profondamente disturbante e non veritiera.
Rufus è orgoglioso e grato di essere stato invitato al festival di Sanremo per suonare due canzoni e non vede l’ora di farlo. Cigarettes and Chocolate Milk è considerata dalla stampa una delle sue canzoni più belle ed è apparsa anche nella colonna sonora del film italiano di Antonello Grimaldi “Caos Calmo”. “Across the Universe” di John Lennon è una canzone molto cara a Rufus perché è stato invitato a suonarla per la prima volta da Yoko Ono, la vedova di John Lennon, nel concerto “Come Together: A Night for John Lennon’s Words and Music” del 2 Ottobre 2001, poco dopo l’11 Settembre. Rufus’è un artista della più grande qualità ed integrità ed è per questo che Elton John lo ha definito uno dei più grandi cantautori del pianeta.
Via | comunicato stampa