Sanremo 2014, Ron: “Un abbraccio unico vicino al sound dei Coldplay, Sing in the rain è in stile Mumford & Sons”
Ron si esibisce sul palco del Festival di Sanremo mercoledì 19 febbraio 2014 con i suoi due inediti
Questa sera, tra i sette Big in gara, si esibirà anche Ron con i suoi due inediti, Un abbraccio unico e Sing in the rain. Nelle scorse ore, il cantante ha rilasciato un’intervista a La Provincia Pavese, nella quale parla del suo ritorno attesissimo al teatro Ariston che lo ha già visto trionfatore anni fa con il brano (in coppia con Tosca) “Vorrei incontrarti fra cent’anni”. E ne ha approfittato per parlare delle canzoni che ascolteremo per la prima volta questa sera, anticipato il sound e l’ispirazione che si nasconde nella musica e nei testi:
“Il primo, “Un abbraccio unico”, è una ballata alla mia maniera, arricchita da un tocco elettrico e moderno, con riferimenti al sound di gruppi come Coldplay e Sigur Ròs. Il testo esprime la mancanza di una persona che ti capisca davvero, quella che potremmo definire il vero amore. Più in generale il titolo può essere interpretato come una speranza di concordia e di unità a ogni livello. Il secondo, “Sing in the rain”, è una ballata folk stile Mumford and Sons ed è un inno alla positività che mi ha sempre contraddistinto: sono abituato a cantare sotto la pioggia e le intemperie della vita, ma nonostante tutto vado sempre avanti”
Proprio “Un abbraccio unico” è anche il titolo del nuovo disco, in uscita proprio in questi giorni e che è fortemente sentito dallo stesso autore e interprete:
“Sapevo di avere delle buone canzoni pronte. Io nasco come musicista, comincio sempre componendo melodie improvvisando un testo in inglese; la difficoltà dopo è sempre sovrapporre alle note un testo in italiano che ne segua il ritmo. Per questo che per la prima volta mi sono avvalso nella scrittura di alcuni testidella collaborazione di un giovane cantautore bravissimo, Mattia del Forno (cantante del gruppo rock “La scelta”). L’ultimo tassello mancante era la ricerca di un’attualità sonora trovata grazie al lavoro di due eccellenti produttori come Roberto Vernetti e Michele Clivati che producono ogni pezzo come se dovesse essere un singolo, dando quindi importanza al progetto nel complesso”
Infine, una riflessione anche sull’importanza di scrivere i testi, di essere anche autore dei brani che si cantano, con un riferimento ai talent show che popolano il piccolo schermo:
“Scrivere è fondamentale. Di più, bisogna avere il coraggio di scrivere pezzi in prima persona in un’epoca di musica “televisionata”, di ragazzi che escono dai reality show con canzoni di cui sono solo interpreti. Anche ottimi interpreti: Mengoni, ad esempio, canta benissimo, ma l’Italia è il paese dei cantautori e questa cultura va difesa. Io, da autore, mi sento in rapporto diretto e mi interesso alla produzione di tutti quelli che si mettono a uno strumento e scrivono, qualunque genere facciano. Ascoltare di tutto, dall’elettronica al rap, è fondamentale per entrare nel mondo e capire come gira»”