Black Keys, Turn Blue: “La nostra priorità è fare album di cui siamo orgogliosi”
Domenica 27 aprile Dan Auerbach e Patrick Carney saranno ospiti di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, e si esibiranno all’interno del Rock in Roma il prossimo 8 luglio
” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=a_426RiwST8″]
Scordatevi i Black Keys rock blues di “El Camino” (2011) (e il simpatico omino danzerino qui sopra).
Il nuovo disco, “Turn Blue”, che uscirà il 13 maggio, è completamente diverso non solo rispetto al suo predecessore, ma anche rispetto a tutti gli altri dischi (anche se il duo riprende qualcosa da “Brothers” del 2010): le tracce, che offrono il meglio ascoltate rigorosamente in progressione, sono piene di richiami psichedelici, decisamente anni Settanta, con pesanti echi di Led Zeppelin e Pink Floyd.
E’ un groove intenso dal sapore onirico quello che Dan Auerbach e Patrick Carney hanno presentato questa mattina a Milano, di passaggio per partecipare a “Che tempo che fa”:
Ogni volta che andiamo in studio a fare un disco nuovo cerchiamo di fare qualcosa di diverso. Con “El Camino” sapevamo che avremmo suonato nelle arene, soprattutto negli States. Sapendo di dover suonare davanti a persone che non conoscevano i nostri lavori precedenti sapevamo di dover fare dei brani più veloci. Adesso abbiamo già 12 pezzi veloci per cui ci bastano! “Brothers” ha brani più midtempo, tempi più dilatati, “El Camino” è più veloce, più melodico. Questo disco nuovo invece riprende le atmosfere di “Brothers” e la parte melodica di “El Camino”. C’è più attenzione agli arrangiamenti e alla scrittura. “El Camino” era rock, questo disco fluisce dall’inizio alla fine, e i tempi più dilatati ci danno la possibilità di fare un discorso più completo all’interno anche dello stesso brano.
Il disco si potrebbe dividere idealmente in due parti, come fossero i due lati del vinile, da “Weight of Love” a “Year in Review”, e da “Bullet in the Brain” a “Gotta Get Away”:
Se ci fosse una divisione sarebbe così. Le due parti iniziano in modo simile anche se poi si sviluppano in modo diverso. Quando abbiamo registrato “Weight of Love” abbiamo pensato che fosse la canzone perfetta per aprire l’album. Sì, ci sono molti riferimenti ai dischi che ascoltavamo da ragazzi: Beatles, Pink Floyd…In “El Camino” puoi ascoltare tutti i brani singolarmente, non c’è successione logica, cosa che hanno i pezzi di questo disco, è un disco che va ascoltato tutto.
Il titolo del disco arriva da uno show televisivo late night che andava in onda negli anni Sessanta, e da un bizzarro personaggio, Ghoulardi:
Il vero significato di “Turn Blue” è in riferimento allo show. Era una delle espressioni che usava questo personaggio. Anche se in realtà “Turn Blue” può significare quello che volete.
La band, nata come ‘indipendente’, non sente pressioni, nonostante il contratto con una major discografica:
Il nostro atteggiamento non è cambiato: noi prendiamo tutte le decisioni, è così tuttora. Siamo cambiati come persone. Sono passati 12 anni dal nostro primo lavoro e certo non vogliamo ripeterci. La nostra priorità è fare album di cui siamo orgogliosi. Siamo indipendenti oggi come lo eravamo all’inizio. La cosa diversa è che ora c’è più gente che ci aiuta a promuovere i dischi.
Daniel ci racconta poi che ha affrontato un periodo molto negativo a livello personale:
Ho divorziato quest’anno, mentre stavo lavorando al disco. E’ stato probabilmente l’anno più difficile della mia vita. Più brutto di quando abbiamo fatto più di 200 concerti nel 2010. Mi sono ritrovato a dover crescere un figlio di 6 anni da solo. Abbiamo vissuto per circa sei mesi in un monolocale. Nel frattempo stavo sia scrivendo i pezzi per il nuovo Black Keys che lavorando come produttore su un altro lavoro. E’ stata una sfida per me. Tutti i significati di “Turn Blue” assumono un’altra valenza adesso che ho raccontato questa cosa.
Il duo tornerà in concerto nel nostro Paese il prossimo 8 luglio, all’interno del Rock in Roma. Gran parte del loro successo mainstream è nato dal videoclip che accompagna il loro singolo di maggior successo tratto da “El Camino”, “Lonely Boy” (il video in apertura). Che rapporto hanno quindi i Black Keys con i videoclip?
Sappiamo che i video sono importanti ma non li prendiamo troppo serio. Abbiamo finito il videoclip del nuovo singolo, “Fever”, ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa per cui non vi anticiperemo nulla!
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.