Cesare Cremonini, Logico è il nuovo disco: la conferenza stampa in diretta su SoundsBlog
Cesare Cremonini presenta Logico, il suo nuovo disco. Segui la conferenza stampa in diretta su SoundsBlog!
12.50 Cesare e il successo:
Se inizi con un successo come quello coi Lunapop e poi devi ripartare da zero, capisci che prima di tutto devi farti una credibilità per fare questo lavoro. Nella mia generazione credo perché penso che ci sia ancora il talento. E penso che sia importante da sottolineare, soprattutto in un momento difficile come questo. Ho fiducia nel fatto che gli italiani della mia generazione riescano a tirare fuori del talento.
12.43 Cesare torna sull’aver riscoperto il proprio pubblico (e viceversa):
Non è vero che la gente ha smesso di ascoltare la musica. Questo tour sarà fatto di persone che, magari, mi hanno scoperto per la prima volta. Nel tour precedente siamo riusciti a far provare delle cose alle persone. Non è vero che si può definire il successo di una cosa a seconda di ciò che noi pensiamo sia meglio o peggio, è solo che bisogna far provare qualcosa alla gente.
12.37 Cesare sembra essere allergico alla promozione in tv…
La musica quando arriva in tv rischia di livellarsi e riportarsi in maniera identica ovunque vada perché le viene dato uno spazio molto simile da tutte le parti e sembra che non ci sia differenza tra un genere e un altro. Non ho niente contro la tv, ne sono un felicissimo fruitore. Però preferisco andare dove posso esprimermi. Non sono uno da cinque minuti, e questa non è una provocazione erotica. Io mi sento più un animale da palcoscenico che da televisione. Non sono mai stato convinto che la televisione sia tutto e questo Paese ha spesso la caratteristica di farcelo pensare. La tv è una parte bellissima e utile di questo Paese, ma non è la più importante. Il mio lavoro non si deve svolgere per forza in televisione. Per quanto mi riguarda, io senza la tv non riesco a dormire!
12.28 Cremonini parla dell’aspetto più strettamente musicale di Logico:
Il rapporto che ho avuto con questo album rispetto al precedente è stato quello di aprirmi ad altri generi musicali, come l’elettronica o la dance. Non sarà il mio disco “più suonato” ma è sicuramente un disco per cui non ho preso né la prima né la seconda né la terza strada che mi veniva. Ho preso dalla quarta a salire. Alcuni suoni vi potranno sembrare semplici o banali in realtà c’è dietro molta ricerca dietro ad ognuno di essi. Nessun suono di questo disco arriva da un preset. Logico è un disco che ha utilizzato molte tecnologie per venire alla luce, dalle più “antiche” alle più moderne. Diciamo che in questo album mi è passata un po’ tutta la voglia di strafare che fino a pochissimo tempo fa mi contraddistingueva. Logico non nasce per avere cinque singoli che ti “spacchino casa”, ha un’ammiraglia, Logico #1 e per il resto è un album che vuole farsi ascoltare da chi ne avrà voglia.
12.23 Cesare racconta un aneddoto sanremese:
Quando mi presentai a Sanremo con i Lunapop non ci presero perché ritennero che 50 special, Un giorno migliore e Vorrei, fossero canzoni troppo diverse tra loro e che questa “disomogeneità” che proponevo potesse disorientare il pubblico.
12.18 Cesare parla di Grey Gosse e Vent’anni per sempre:
Grey Goose è la canzone che mi porterei in vacanza, mi somiglia, racconta una storia che posso difendere perché l’ho vissuta. Vent’anni per sempre ha a che fare con un senso di libertà per me. Secondo me la libertà non è propria della giovinezza ma dell’età in cui puoi fare delle scelte. È una canzone che si chiede forse per la prima volta nella mia vita, dov’è la libertà. Nel ritornello il brano dice: “Sarai scelto o sceglierai?”. Perché a volte vieni scelto: da quello che decidono i tuoi, dalla marca di scarpe. Questo quando hai 20 anni. Invece a 30 puoi iniziare a scegliere. È un rimpianto, sì, ma mica troppo malinconico!
12.12 Cesare parla della sua crescita artistica:
Mi sento simile nel bene e nel male a chi oggi compie 34 anni. Non sono un artista che si è amai nascosto nella gabbia dorata del suo studio di registrazione. Ho tentato in tutti i modi in questi anni di assomigliare a quello che stavo facendo. Chi mi segue da più vicino sa che non ho mai cercato un rapporto coi fan in modo da dipendere da loro, faccio canzoni prima di tutto per me, insomma. Trovo un grande privilegio poter fare questo lavoro in questo modo anche se l’industria discografica è in netta crisi. Nonostante io sia un privilegiato, questo non cambia che io voglia e desideri vivere la vita di oggi nel bene e nel male. Soffro quando qualcosa va storto in questo Paese, mi commuovo quando invece qualcosa funziona. Mi sento offeso se qualcuno che mi incontra mette in dubbio la mia sensibilità verso questi temi…
12.06 Le fonti di ispirazione del disco:
Ci sono molti riferimenti letterari: C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo è un libro che ho apprezzato tantissimo sin dalla mia adolescenza. Mi riconoscevo molto nel protagonista. Cuore di cane, invece, non è ripreso né dall’opera che non ho letto, né dalla canzone omonima di De Gregori di cui non ero a conoscenza. Cuore di Cane deriva dal mio desiderio di essere migliore nella vita, meno randagio. Ho sempre avuto il difetto di fare spesso scelte nella vita a seconda del mio lavoro: la fidanzata che mi ispira poche canzoni ha vita breve e viceversa. Alcuni direbbero che sono un bastardo, ma sono semplicemente una persona che ha sposato la musica.
12.03 Cesare spiega la copertina di Logico:
La cover di Logico non è una lezione di fisica anche perché sono sempre stato una frana a scuola nelle materie scientifiche. Ma mi piaceva l’idea di mettere una cover del genere in un disco in realtà pieno di domande. Inoltre il lavoro di un musicista inizia da uno spartito, c’è molta logica in tutto questo, nel riuscire a leggere la musica!
11.59 E nel frattempo passano sullo sfondo le date del tour Logico 2014. Si parte il 28 ottobre da Milano.
Mi sento molto grato per questo tour. Avendo come grande idolo Freddie Mercury fin da bambino, il live è sempre stata la dimensione mia ideale. Dieci anni di discografia impegnatissima da parte mia, ma che faticava ad esplodere dal vivo, sono stati duri da mandare giù. Da due anni a questa parte io sembro quasi “nato”. Quindi state sicuri che darò anima e corpo a questo tour. Oggi posso vantare un numero di canzoni di successo notevole. Mi sembra ieri che mi dicevo: “Oh, c’ho solo un disco da presentare!”. Non ho ancora una scaletta, ma non credo che farò il solito concertone da karaoke. Sarà un tour davvero speciale per me e non vedo l’ora di cominciare!
11.54 Cesare continua a raccontare il suo Logico:
Questo disco è lo specchio dei miei 34 anni, mi sono messo a nudo. In altri dischi che ho fatto in passato, come Il primo bacio sulla luna, avevo l’interesse e il bisogno di cercare definizioni vere. Logico invece, a dispetto del nome, lascia molte porte aperte. L’indagine su se stessi e sugli altri alla mia età è inevitabile. Accadono delle cose arrivati alla mia età: gli amici si sposano, fanno figli, divorziano. Insomma questo disco rappresenta me stesso ora e io in questo momento ho più domande che risposte.
11.48 Dopo l’ascolto di Logico, entra in sala Cesare Cremonini. C’è chi gli fa notare che Logico sia completamente diverso da La Teoria dei Colori:
Per me ogni album nuovo è un po’ una reazione allergica a quello precedente. Faccio questo mestiere da quindici anni anche se ho iniziato un pochino prima, quando il mio produttore Walter Mameli volle credere in me. La ricerca di stimoli è il motivo per cui faccio questo mestiere. Ho bisogno di credere e di far credere a chi mi segue che un album nuovo sia una cosa da scoprire. Siamo abituati a parlare attraverso Twitter, in modo sempre più breve. Il disco resta un contenuto ampio, un invito a venire a casa mia. La Teoria dei Colori è stato un disco di successo, mi sarebbe venuto facile farne una copia, ma sarei rimasto fermo dove sono. Quindi perché avrei dovuto? Credo che Logico sia di grande stimolo per me. Mi ha aiutato ad abbattere un sacco di barriere musicali.
11.43 Cos’hai nella testa? è la decima e ultima traccia di Logico:
La vita non è fatta per essere compresa del tutto. Per essere sempre spiegata. Prima o poi, che tu lo voglia o no, sarai costretto ad abbandonare la ragione e prendere il volo verso stelle infermi, galassie di scelte difficili che ti chiedono in ginocchio di improvvisare. L’improvvisazione è tutto per me. Necessità di esperienza, di tecnica, di esempi e di talento. Ma viene il giorno in cui ci si deve buttare per scoprire davvero quanto valiamo. “Cos’hai nella testa?” parla a me stesso e a chiunque abbia ascoltato questo album. E’ una domanda e non un rimprovero. La logica lascia spazio al bisogno di disordine, nuovamente, per tornare creativi. Per non assomigliare sempre e solo a noi stessi.
11.39 Cuore di Cane, Traccia 9:
E’ l’unica vera canzone d’amore del disco. La canta un amante di una donna sposata. Avere un “cuore di cane” vuol dire essere perfetti e sbagliati insieme. Ribelli e affettuosi. Bisognosi
di cure ma solitari. E’ una canzone molto dolce in cui per la prima volta ho cercato di restare totalmente cinematografico nell’arrangiamento senza rinunciare alla semplicità del testo che
è chiaro, diretto, deve parlarti all’orecchio come si parla al telefono di notte con chi non si può possedere. “Stare insieme” è la parola chiave ma la serratura è nascosta. Unire vite diverse è l’impresa più ardua che ho trovato in questa vita. A volte si cerca coraggio, quando manca, nell’idea che sarà il destino a portarci tra le braccia chi amiamo.
11.35 Se c’era una volta l’amore (ho dovuto ammazzarlo), Traccia 8:
Canzone che parla della separazione dei genitori. E anche di una generazione, la mia, che sarà responsabile di una società colma di figli con padre e madre divorziati. A cantare è proprio uno di loro. Un figlio senza famiglia. E’ una canzone molto personale, molto intima, in cui mi scopro molto. Ma credo nelle canzoni in cui ci si libera di qualcosa. Eccone un esempio.
11.31 Traccia 7, Quando sarò milionario:
Sembrerà strano ma parla di mio padre. E’ lui che si definisce nelle lunghe telefonate che facciamo di notte un “barbone ricco”. La parola “milionario” ovviamente non si riferisce all’idea materiale di una vita agiata, ma piuttosto all’essere ricchi di conoscenza. Mio padre è un grande studioso. Un vero campione mondiale di proverbi e citazioni. Ha passato tutta la vita a studiare medicina, la sua professione, e mi ha trasmesso in modo molto forte l’arte dell’imparare. Ogni album che ho fatto ha avuto la sua canzone ispirata da questa figura straordinaria che mi ha accompagnato fin dalla nascita in modo distante ma coerente. La sua citazione migliore? “Un vero comandante deve saper obbedire”. Già mi manca.
11.27 Vent’anni per sempre è la sesta tracci di Logico e Cesare la racconta così:
I miei “vent’anni” restano lì a guardarmi mentre io mi allontano inesorabilmente da loro, sfiorando i trenta per poi superarli senza mai avere avuto il tempo di voltarmi indietro fino a quando, fermo al semaforo di un sabato sera qualunque non si accostano due ragazzini tanto più giovani di me da fare invidia. E li vedo proprio così: colorati, spensierati come lo ero anche io, ma ingenui al punto da riuscire a confondermi. Non capirò mai davvero quale sia stato il mio momento migliore. Se allora o adesso. O se ancora deve arrivare…
11.22 Traccia 5, Fare e Disfare:
Ho sempre amato le canzoni “da finestrino”, sono le perfette compagne di viaggio, ma questo è un brano da…”Cabriolet!”. E’ una richiesta cantata di spazio e di tempo, alla ricerca della solitudine, del silenzio, della pace, da parte di un uomo troppo solitario per vivere a proprio agio nel traffico di sentimenti ed emozioni che invade le strade della sua vita. E’ una canzone da ascoltare su una lunga autostrada che porta lontano, il cui orizzonte non può essere un altro se non quello di una località di mare che si avvicina. Dietro di noi persino l’amore, che “non deve chiederci scusa”, ma che ormai “non ha nulla da dirci quando il vino è finito”. E’ la colonna sonora di una grande fuga da tutto.
11.18 E ora tocca alla traccia numero 4, John Wayne:
Questa canzone l’ho pensata durante le riprese del film “Il cuore grande delle ragazze”, quando ho avuto la possibilità di osservare da molto vicino lo strano rapporto che lega i registi con gli attori. Il testo è lo sfogo disperato di un uomo che tenta di convincere anche se stesso delle proprie straordinarie doti. E’ la supplica rivolta a un regista perché gli venga assegnata una parte, una qualunque parte di un qualunque film.
11.14 Terza traccia, Io a Anna. Brano decisamente romantico che Cesare descrive così:
11.10 Parte ora Grey Goose, seconda traccia del disco e leggermente meno romantica di Logico #1. Di Grey Goose Cesare dice:
Sono innamorato di questa canzone perché ha un sound nuovo per me, ed è il frutto di una
ricerca ossessiva sia sul testo che sulla musica con l’intento di farmi burla del concetto di “canzone d’amore”. E’ la mia “50 Special” dell’età adulta.
11.07 Mentre ascoltiamo Logico #1, il testo della canzone scorre sulle pareti. Karaoke?
11.05 Prima della conferenza vera e propria, si parte con l’ascolto del disco. Dopo Intro Blu, brevissimo brano strumentale, parte Logico #1, il primo singolo estratto da Logico (e che ormai sappiamo già tutti rigorosamente a memoria, vero?)
Logico è il nuovo disco di Cesare Cremonini ed esce domani, martedì 6 maggio 2014. È previsto per le 11.00 a Milano l’inizio della conferenza stampa di presentazione dell’album e noi di SoundsBlog siamo pronti a seguirla minuto per minuto. Se volete sapere tutto su Logico, siete nel post giusto!