Coldplay, Ghost Stories: recensioni del web e dei lettori
Nuovo album della band inglese: come ha reagito la critica?
E’ uscito il 19 maggio 2014, Ghost Stories, il nuovo album dei Coldplay, dopo le anteprime, nelle settimane precedenti di Magic, Midnight e A Sky Full of Stars.
Nove tracce contenute nel disco standard e dodici canzoni, invece, nella versione deluxe. Così Chris Martin ha parlato del suo progetto:
“L’idea di Ghost Stories per me era: “come si fa a permettere che le cose che accadono a voi, ai vostri fantasmi, come si fa a permettere che essi influenzino il vostro presente e il vostro futuro?” Perché c’era stato un periodo in cui mi sentivo come se questi fantasmi stessero andando a trascinarmi verso il basso e a rovinare la mia vita e quella di chi mi circonda”
Se il pubblico ha risposto positivamente all’album, quale sarà l’opinione della critica? Avranno convinto proprio tutti? Scopriamolo insieme:
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Ghost Stories, recensioni
PopMatters: Per un disco i cui testi sono pensati in modo tale da riflettere un viaggio musicale profondamente personale, la musica dei Coldplay appare al sicuro e negli standard da ripetizione meccanica più che mai.
New York Daily News: Se la nuova musica ha la consistenza di un porridge sciolto, i testi si rivelano altrettanto annacquati.
Clash music: separazione è grande ed evidente in tutti i temi di Ghost Stories – e sapendo ciò che è accaduto dopo nella vita personale di Martin, forse c’era da aspettarselo. Quello che non lo è, invece, è proprio quanto senza vita sia questo materiale e, come siano dimenticabili queste canzoni.
The Oserver (Uk): Queste storie di fantasmi producono pochi brividi.
Pretty Much Amazing: Per quanto tu ne abbia cura e per quanto tu ti voglia sentire triste, non si può essere incolpati se dopo un ascolto o due, tutto quello che provi è sentirti manipolato.
Pitchfork: Ghost Stories suona certamente come il prodotto di qualcuno che esprime il proprio dolore privato in pubblico; purtroppo, i risultati sono inferiori alle aspettative.
Sputnikmusic: Questa volta, privati della loro energia o della solita abilità lirica si sempre, non sono altro che un diversivo momentaneamente simpatico.
Consequence of Sound: Alcune canzoni soffrono di una mancanza di direzione.
This Is Fake DIY: Ghost Stories è il suono dei Coldplay finalmente venire a patti con chi sono – una band, spesso odiata, vestito in maniera dozzinale, universalmente amata. Magnificamente dozzinale, però.
The Telegraph (UK): Ci sono grandi emozioni generalizzate: dolore, amore, perdita, trascendenza. Ma nessuna elle piccole, osservazioni idiosincratiche che fanno e distruggono le relazioni.
Exclaim: Ha brevi scintille di una nuova creatività e un sacco di potenziale, ma non prende coraggio nel reinventare totalmente se stesso, dando vita a un album disseminato di momenti che consentono di affondare nelle parti dimenticabili del catalogo della band.
American Songwriter: Mentre ci sono momenti in cui i Coldplay fanno alcuni passi in avanti interessanti, in Ghost Stories, ci sono alcuni attimi in cui la band si appoggia un po’ troppo pesantemente sul facile ascolto o sui cliché della musica pop.
Boston Globe: Vi è, naturalmente bellezza strizzata dalla tristezza e Ghost Stories ha diversi passaggi incantevoli di malinconia e un titolo definitivo …. Ma si poteva ottenere maggiore tristezza e un paio di manciate di altre emozioni – rabbia, per esempio- variando lo stato d’animo.
The A.V. Club: Anche se un paio di canzoni appaiono poco incisive, in particolare “Another’s Arms” e “O – Ghost Stories oper lo più funziona.
New Musical Express (NME): Ghost Stories è un sentimento più che una raccolta di canzoni. Non è qualcosa di rancoroso, è senza spargimento di sangue e dimesso, ma anche toccante.
Spin: Rispetto ai precedenti Viva La Vida e Mylo Xyloto, Ghost Stories suona malinconicamente leggero e arioso come Parachutes ma ironicamente ha più somiglianze con Eno.
Entertainment Weekly: Nella carriera dei Coldplay, Ghost Stories sarà probabilmente ricordato come un album di transizione. Questo è il suono di una band che rende omaggio al loro passato – in particolare all’enorme successo di Mylo Xyloto – mentre scalpita verso il futuro.
The Line of Best Fit: Travolgente, pop per lenire un’anima tormentata.
Paste Magazine: Coldplay sanno sempre essere caldi, nostalgici, malinconici, piacevoli, innocenti e buoni. Sono una parola calda e un braccio intorno alla spalla ora come lo erano la prima volta che hanno esordito.