Tori Amos, Unrepentant Geraldines: recensioni del web e dei lettori
E’ uscito il nuovo album di Tori Amos. Ecco le prime impressioni della critica.
E’ stato pubblicato pochi giorni fa Unrepentant Geraldines, il nuovo album di Tori Amos. E’ il quattordicesimo disco della cantante che comprende 14 tracce nella versione standard e 15 in quella deluxe. Così ha descritto il suo ultimo lavoro:
“Sono sempre stato ispirata da artisti visivi di tutti i mezzi perché, come con la musica, l’arte non è un lavoro a cui puoi avvicinarti e poi abbandonare, ma è qualcosa che definisce chi e cosa sei […] Artisti visivi scuotono le nostre menti e ci costringono a guardare tutto, dagli oggetti a cui normalmente non pensiamo due volte a persone delle quali potremmo non avere cura. In una immagine, ci possono ricordare il potere della natura di incantare, così come l’infruttuoso tentativo dell’umanità di sopraffarla”
E il disco ha convinto? E’ piaciuto? Ecco le prime recensioni della stampa internazionale.
Unrepentant Geraldines, recensioni
Consequence of Sound: Tori Amos riesce a tessere la propria mitologia in grandi storie fantastiche e a combattere norme sociali nel processo, il tutto con una ferocia che soddisferà i vecchi fan e probabilmente ne conquisterà nuovi.
PopMatters: Geraldines è ancora diffusa, con le inevitabili “cattivi” canzoni di Tori che sembrano recentemente essere un pilastro per i dischi di Tori… Il punto luminoso è che ci sono solo quattro di queste canzoni, una delle quali è ancora abbastanza salvabile, rendendo il numero dei grandi brani a superare di gran lunga quelli cattivi.
The Guardian: Unrepentant Geraldines è più probabile che appassioni vecchi fan piuttosto che conquistarne di nuovi ma la sua voce raramente suona come potente o pura.
Uncut: Torna a voce e pianoforte, è difficile non ricordare Kate Bush, ma i testi della Amos ‘mantengono una profondità multi-livello che è unicamente sua’.
American Songwriter: Alla fine, Unrepentant Geraldines va molto a ristabilire il senso di intimità che ha legato la Amos verso la sua incrollabile devozione nei confronti del suo pubblico; c’è un livello di onestà che caratterizza il progetto che dovrebbe piacere e in lei c’è la voce sicura in tutto senza mai suonare calcolata.
The New York Times: Come la maggior parte degli album della signora Amos, il suo nuovo disco crogiola nella molteplicità e nei manierismi: lei non ha paura di gorgheggiare. Le canzoni vagano tra mito e realismo, personale e politico.
Exclaim: Unrepentant Geraldines è personale e politico, rinfrescante e privo di trovate di marketing o collaborazioni vantaggiose. Piuttosto, Tori arriva proprio, con le sue canzoni, direttamente dal cuore/testa/mani/inferno.
All Music Guide: Seduce con la sua dolcezza e provoca con il suo dolore, è sia estrema che convincente.
Boston Globe: I suoi fan saranno contenti di sentire la loro musa che ha finalmente portato la Amos a fare il nuovo disco con cura artigianale ma con la musica pop piacevolmente eccentrica che ha contribuito a rendere noto il nome della cantautrice negli anni ’90.
The A.V. Club: Nonostante l’argomento serio, Unrepentant Geraldines ha una leggerezza – e anche una gioia creativa – che lo rende piacevole ad ascoltare fino in fondo.