Rock In Idro 2014, giorno 3: live report e foto, da Iron Maiden a Skillet
Oltre 100 foto e la recensione del Day 3 del festival all’Arena Joe Strummer di Bologna con Iron Maiden, Alter Bridge, Opeth, Black Stone Cherry, Extrema, Hawk Eyes e Skillet.
Non c’è niente da fare: in Italia il metal tira. Non saremo la Germania, non saremo la Svezia, è un genere underground, certo, ma indubbiamente questa edizione “multi-giornata” del Rock In Idro, con ogni giorno dedicato ad un genere diverso, vedrà la supremazia degli Iron Maiden su tutti gli altri.
Archiviato fra scongiuri e maledizioni il Day 1, annullato per un diluvio (ma inizialmente dedicato all’elettronica) ed il Day 2, dedicato al punk, il giorno tre è il giorno delle sonorità decisamente più pesanti. Ecco quindi come si sono comportate le band passate sul palco della Arena Joe Strummer di Bologna, con recensioni particolareggiare, più di cento foto ed un video esclusivo.
Prima di iniziare, vi ricordiamo che tante altre foto del pubblico si trovano sulla pagina Facebook di MusicaMetal-Soundsblog, pronte per essere taggate nella cartella “Pubblico 2014”. Provate a cercarvi…
Pavic al Rock In Idro: foto e commenti
C’era grande mistero riguardo all’ “Italian Act” che avrebbe aperto la giornata di oggi. Abbiamo scoperto che si trattava dei Pavic, band attiva dal 2005 e che negli anni ha aperto per gruppi come John Corabi e Reb Beach. Carichissimi, hanno fatto anche una bella figura e di presenza scenica ne han mostrata, nei 15 minuti di fama a loro disposizione. Il problema è che forse non hanno detto nemmeno una volta il loro nome – l’abbiamo scoperto solo in fase di scrittura dell’articolo, grazie ai commenti della band stessa pubblicati qui sotto.
Pavic concerto @ Rock In Idro, 1 Giugno 2014 – Foto by Paolo Bianco
Skillet al Rock In Idro: foto e commenti
Siccome in Italia non sono molto conosciuti (hanno suonato solo una volta, di supporto ai Nickelback), per molti è sembrato naturale trovarli come band in apertura (dopo l’Italian Act) di questo terzo giorno di Rock In Idro. Ma basta documentarsi pochissimo per scoprire una realtà da capogiro: questi alfieri del “christian rock” in America vendono più (molto, più) degli Alter Bridge. E dal vivo, dimostrano di avere la grinta necessario per meritarsi questo status ‘di culto’: non solo presentano le uniche due donne che calcheranno il palco in tutta la giornata del festival, ma soprattutto hanno un cantante capace, bravo ad intrattenere (e figo, per le ragazze), e coem colpo di scena portano sul palco anche un contrabbasso ed un violino, per la canzone finale del set. Sembra che l’Arena Joe Strummer si sia innamorata di loro. Li rivedremo presto in Italia?
Di sicuro li rivedremo presto su Soundsblog: a breve arriverà la video-intervista esclusiva realizzata con il cantante John Cooper!
Skillet foto @ Rock In Idro, 1 Giugno 2014 – by Paolo Bianco
Hawk Eyes al Rock In Idro: foto e commenti
Schiacciati da una esibizione ‘a sorpresa’ come quella degli Skillet e l’attesa per la potenza degli Extrema, gli Hawk Eyes si sono trovati in una posizione difficile – e purtroppo ne sono usciti un po’ con le ossa rotte.
Al contrario degli Opeth, che almeno hanno polarizzato le opinioni (di questo parleremo fra poco) i quattro ragazzi inglesi non sono piaciuti a nessuno, se non una manica di amanti dell’hard rock ‘vintage’. Mischiano un po’ di grunge a qualcosa che può essere simile ai Queens Of the sone Age: niente di male, ma danno l’impressione di essere stato un gruppo che se fosse mancato in scaletta, nessuno si sarebbe chiesto che fine avessero fatto. Il pubblico non è stato cattivo con loro: semplicemente, li ha ignorati….
Hawk Eyes foto @ Rock In Idro, 1 Giugno 2014 – by Paolo Bianco
Extrema al Rock In Idro: foto e commenti
Freschi freschi di annuncio di un “ritorno al passato” con le registrazioni di un nuovo EP Old School, la formazione italiana propone un set aggressivo, che convince la maggior parte dei presenti. GL Perotti dimostra come la lezione di Phil Anselmo è stata assimilata, e ne porta avanti movenze e modo di cantare in un periodo in cui lo stesso ex-Pantera sembra voglia cantare in modo diverso. Tommy Massara si mangia il resto della scena, e il tempo a disposizione (minutaggio molto soddisfacente!) vola via in un attimo.
Extrema foto @ Rock In Idro, 1 Giugno 2014 – by Paolo Bianco
Black Stone Cherry al Rock In Idro: foto e commenti
Li abbiamo visti tre anni fa di supporto agli Alter Bridge in Italia, e li ritroviamo in un festival in Italia con gli Alter Bridge fra le band principali. Cosa è cambiato, quindi, per la band del Kentucky?
C’è un nuovo cd, innanzi tutto, i cui singoli (Me And Mary Jane, ad esempio) stanno riscuotendo un enorme successo in America e sono cantati da tutti anche qui dalle nostre parti. C’è che hanno fatto da headliner al palco “due” del Download festival, ma soprattutto, ok… non ci sono differenze sostanziali: i quattro spaccano ancora di brutto, trascinati sia da Chris Robertson che dalle prodezze (strumentali e ginniche) del chitarrista Ben Wells. Vederli è un piacere, ascoltarli è un piacere. Chi non li conosceva li ha apprezzati, chi non li conosceva forse vorrà goderseli nel loro tour headliner, che li vedrà tornare in Italia il prossimo Ottobre.
Black Stone Cherry foto @ Rock In Idro, 1 Giugno 2014 – by Paolo Bianco
Opeth al Rock In Idro: foto e commenti
Sembra il destino di oggi, per le band “schiacciate fra due altre band rock”: chi si trova fra due prestazioni ricche di energia rischia di finire male.
Certo, gli Opeth sono gli Opeth, ma in un festival che non ha visto un filo di growl iniziare esattamente con urla gutturali indispone un po’ gli amanti dell’hard rock e del metal “pulito”. I fan ovviamente impazziscono, ma il pubblico si divide: basta leggere i primi tre commenti ad una foto dal festival postata su facebook: “Scaletta?” – “Pagliacci” – “Recensione: du palle…”.
C’è anche da dire che il posizionamento in pieno pomeriggio, con caldo che fa diventare ancora più rosso in volto Akerfeldt quando canta e una luce che male si adatta alle loro sonorità, gioca contro. Mikael finge di apprezzare il sole (“in Svezia non lo abbiamo!”), ma la marcia sembra ingranare solo per chi già li ama, mentre è improbabile che da questa esibizione il gruppo svedese abbia conquistato nuovi fan.
E’ veramente triste dirlo, ma gli Opeth devono ringraziare di essere comunque una band “storica” e “con un nome”: con altri gruppi i fan dei Maiden avrebbero potuto metter mano alle bottiglie…
Consoliamoci con la recentissima intervista foto-storica realizzata da Soundsblog, se vogliamo ricordarci la band sorridente…
Una curiosità: Akerfeldt è rimasto seduto tutto il giorno, e intendo dire tutto il giorno nello stesso posto all’ombra fra due tourbus, su uno scomodo sgabello, nel mezzo del backstage, intendo a sorridere a tutti quelli che passavano. Ogni tanto era affiancato da qualcuno della band, spesso era lì da solo. Ogni tanto aveva una chitarra in mano (riscaldamento pre-concerto), ogni tanto guardava semplicemente la vita del backstage e del catering. Decisamente, il musicista più visto in giro nei camerini…
Opeth foto @ Rock In Idro, 1 Giugno 2014 – by Paolo Bianco
Alter Bridge al Rock In Idro: foto e commenti
Si trovano la platea ‘apparecchiata’, con una arena che inizia ad andare verso un soldout quasi annunciato. A Myles Kennedy non resta che prendere in mano il pubblico e mangiarselo, conquistando tutti come se fosse la prima volta. Fa niente se, alla fine dei conti, le facce e le mosse sono le stesse proposte solo qualche mese fa al Forum Di Assago: la gente ne vuole ancora, e ancora ne ottiene.
Sottolineiamo come ad un concerto dei Maiden sia quasi impossibile ascoltare cori che non siano “Maiden! Maiden!”, ma gli Alter Bridge compiono il miracolo: per quell’ora abbondante di set, fra i sorrisi e gli assoli di Mark Tremonti, la gente inneggia solo alla band americana. Vittoria totale, niente da aggiungere.
Alter Bridge foto @ Rock In Idro, 1 Giugno 2014 – by Paolo Bianco
Aggiungiamo un filmato girato sul palco per Soundsblog!
Setlist:
Addicted to Pain
White Knuckles
Find the Real
Farther Than the Sun
Come to Life
Cry of Achilles
Fortress
Ghost of Days Gone By
Ties That Bind
Metalingus
Blackbird
Rise Today
Isolation
Iron Maiden al Rock In Idro: foto e commenti
Quando, un minuto dopo il calare della luce del sole, parte Doctort Doctor e tutto il pubblico la canta, e tu sei lì in mezzo a cantare, capisci che venire al concerto degli Iron Maiden è stata un’ottima idea.
Poi partono i fuochi d’artificio, c’è già il fuoco su Moonchild, poi Bruce Dickinson chiede se gli è consentito giocare con la pazzia. E ti senti proprio preso bene…
Rammenti al mondo che non sei un numero, ma un uomo libero, e capisci che non vorresti stare da nessun’altra parte al mondo.
Poi si inizia con l’Eddie Gigante che cammina sul palco e molesta Janick Gers e Nicko McBrain, Bruce indossa la giubba rossa, Steve Harris punta il suo basso verso di te, sì, proprio verso di te. E poi viene su una mega-statua di Seventh Son, Eddie con il cuore pulsante in mano, gli occhi di bragia… massì, guardi tutto questo spettacolo e comprendi che quei 75 euro di biglietto, più tutte le spese di viaggio, vitto, alloggio, souvenir… vale tutto la pena, valeva la pena venire anche solo per gli Iron Maiden, al day 3 del Rock in Idro.
Perchè sono ancora al top della forma, perchè propongono una bella scaletta (Fear Of the Dark il pezzo più recente, per dire…), perchè anche se il vento ogni tanto fa sparire il suono, si sentiva la musica cantata dalle persone dietro di te (sì ok, i problemi di suono però alla fine hanno anche un po’ scocciato).
Perchè oh well, dovunque tu sia, se ascolti metal, gli Iron Maiden ti prenderanno, non importa quanto lontano tu sia.
Alla prossima… qui nessuno si lamenta, se venite ogni anno a suonare e a far urlare Bologna, Milano, Roma… ovunque sia.
Iron Maiden foto @ Rock In Idro, 1 Giugno 2014 – by Paolo Bianco
Setlist:
Moonchild
Can I Play with Madness
The Prisoner
2 Minutes to Midnight
Revelations
The Trooper
The Number of the Beast
Phantom of the Opera
Run to the Hills
Wasted Years
Seventh Son of a Seventh Son
Wrathchild
Fear of the Dark
Iron Maiden
—–
Aces High
The Evil That Men Do
Sanctuary