Paolo Nutini al Goa-Boa Festival, 16 luglio 2014: live report e video
Paolo Nutini in concerto al Porto Antico di Genova per la prima delle sue tre date italiane nell’estate 2014…
I tornanti senza fine e senz’asfalto della Serravalle, svolta a destra, no era a sinistra, ma le rotonde non le fanno qui? Il mare davanti al parcheggio e intorno al multisala del Porto Antico. Gli yacht dei ricconi che vengono dal Belize (ovunque sia il Belize) guardano la gente seduta ai tavolini mangiare hamburger e patatine fritte mentre grandi navi bianche sfilano dietro all’imponente palco del Goa-Boa Festival, giunto quest’anno alla sua sedicesima edizione. Siamo a Genova e Genova stasera ha un impegno: la prima data italiana di Paolo Nutini.
Ma Paolo Nutini non ha fretta di arrivare. Lo scozzese più spettinato della scena musicale mondiale ha dato l’onore di aprire il suo concerto ai britannici Rainband, il cui frontman, Martin Finnigan, si cimenta in una serie di dichiarazioni nella nostra lingua, fiero del suo (tragicomico) italiano. Braveheart. Tutti i presenti, ovvero quelli che non si stanno ingozzando di focacce al formaggio, rumoreggiano, saltano, sembrano apprezzare. C’è però chi insinua il dubbio che i ragazzi sul palco siano come dei Pearl Jam che non ce l’hanno fatta. Ma che magari ce la faranno, un giorno o l’altro.
Tra la ragazzina col viso coperto da grandi occhiali rosa e il tizio con la foto di Alessandro del Piero sulla cover dello smartphone, spunta lui: quello con il cartello Free Hugs che, puntualmente, nessuno si fila. Amico, forse mettere una maglia sintetica e chiedere abbracci quando ci sono più di trenta gradi è un azzardo. Ma sei un ribelle, ci piaci.
E probabilmente piaceresti pure a Paolo Nutini che spunta sul palco a pochi minuti dalle 22 con un coraggiosissimo giubbino di pelle nero. Evidentemente, nemmeno lui è uno da abbracci. Scream (Funk my life up), singolo di lancio del suo fortunatissimo terzo disco, Caustic Love, è il brano con cui il nostro decide di fare trionfale ingresso sul palco. E non poteva esserci scelta di maggiore impatto.
Subito dopo è il turno di Let me down easy e poi un’improvvisa Alloway Groove ripescata direttamente dal primo album, These Streets. Tra hit di ieri e successi di oggi Nutini canta, suona e parla pochissimo. Il concerto è iniziato già da un bel pezzo quando dice la prima frase della serata, Grab who you love, e comincia ad intonare Better man, ballad perfetta. Una bionda sale sul terzo gradino della scaletta dei bagni chimici per baciare il suo lui. Cherry Blossom.
Su Jenny don’t be hasty vedo due signore sulla cinquantina cercare di farsi strada verso l’uscita: Stanno tutti lì a filmare con quegli aggeggi là, si lamenta una. Ma io dico: guardatevelo su Youtube domani mattina, no?, risponde l’altra. Io le seguo perché promettono bene. Poi però le perdo tra la folla mentre avvisto un tizio sulla trentina che, come nulla fosse, se la sta svignando con in spalla uno dei puff disseminati vicino alle bancarelle. Parte Candy.
Fin dalla prima nota, ognuno dei presenti interrompe ciò che sta facendo e punta lo sguardo in direzione del palco. Una ragazza molla amici e birra al tavolo e corre verso la voce di Nutini. Nel frattempo moltissime altre chiamano qualcuno per fargli sentire che sì, sta facendo proprio quella lì, senti qua! Ma c’è anche chi se la prende con calma. Come i due ragazzi (nella foto qui sotto) che hanno dolcemente ballato insieme tutta la canzone tra un bacio in punta di piedi e l’altro. Un sottofondo così, del resto, non capita certo tutti i giorni:
I know that there are writings on the wall
but darling, I’ll bathe your skin, I’ll even wash your clothes
Just give me some candy before I go.
Oh darling, I’ll kiss your eyes and lay you down on your rug
Just give me some candy after my hug.
Non sono una romanticona, ma Nutini mi ha messa davvero a dura prova. Anche solo per questo, oltre che per l’ottima musica live che il nostro ha regalato ai fan in due ore di show impeccabile, è valsa la pena di fare il viaggio da Milano a Genova. Anzi, tutto sommato, per un concerto (e un panorama) così, si può accettare perfino la Serravalle.
Se stasera non eravate al Porto Antico di Genova, potrete vedere dal vivo Nutini in autunno. Oppure proprio in questi giorni: il 17 luglio 2014 all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta e il 19 all’Ippodromo delle Capannelle, Roma. E, come avrete capito, se vi presenterete con il cartello Free Hugs e una maglia sintetica, vi guadagnerete tutta la mia stima. E pure quella di Paolo.
Paolo Nutini al Goa Boa Festival: la scaletta
Scream
Let me down easy
Aloway groove
Coming up easy
Looking for something
Numpty
Jenny don’t be hasty
Better man
Diana
Recover
Tricks
These streets
One day
Cherry blossom
Pencil full of lead
No other way
Iron skyBIS
Growing up
Candy
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[Foto apertura | Warner Music Italy]