Le più belle canzoni d’amore degli anni 50 (dal 1950 al 1959)
Facciamo un salto indietro nel tempo e scopriamo i pezzi più romantici dal 1950 al 1959.
Quali sono le più belle canzoni d’amore dal 1950 al 1959? Andiamo indietro nel tempo di oltre cinquant’anni per scoprire, insieme, alcuni dei brani più romantici. Un sound diverso da quello di oggi, un’attenzione alla musica ma, soprattutto, all’interpretazione, alla voce e alle parole nelle quali riversare i propri sentimenti e appelli d’amore. Non è sicuramente facile indicare tutti i pezzi meritevoli di essere inseriti in questo elenco ma ci proviamo, invitandovi a indicarci quali assenze avrebbero meritato un posto.
Partiamo da Unforgettable, scritto da Irving Gordon e originariamente registrato nel 1951 dalla voce senza tempo di Nat King Cole. Nel 2000 questa prima versione è stata inserita nella Grammy Hall of Fame. Una hit senza tempo che, ancora oggi, è nota, conosciuta e rappresenta una canzone d’atmosfera per un momento intimo e romantico, magari stretti in un ballo lento.
Reinterpretato da altri grandi interpreti nel corso dei decenni -come Paul Anka, Patsy Cline, Connie Francis, Anne Murray, Patti Page e Vonda Shepard- non possiamo dimenticarci di You Belong to Me, incisa dalla voce elegante di Jo Stafford nel 1952 dopo la prima -meno nota- voce di Sue Thompson.
Nel 1957, i coniugi Boudleaux e Felice Bryant scrissero Bye Bye Baby, portata poi al successo dai The Everly Brothers. In seguito, anche Ray Charles scelse di registrare una propria versione del pezzo.
I Platters sono un altro gruppo in voga in questo decennio. Proprio la loro versione di The Great Pretender è un classico scritto e arrangiato da Samuel “Buck” Ram. Pubblicato nel 1995 è un pezzo senza tempo ancora oggi.
That’s Amore vi dice qualcosa? Pensate che risale al 1953. E’ stata scritta da Harry Warren e registrata dal cantante e attore Dean Martin. Non per niente proprio questo pezzo è diventato uno dei brani più rappresentativi e significativi della sua carriera.
Per indicare le canzoni d’amore più belle e note degli anni ’50 non possiamo non dare un’occhiata alle classifiche dei brani più venduti in quegli anni. E, tra questi, nel 1952 spicca un brano di Gino Redi per il film Anna. Si tratta di T’ho voluto bene che viene cantata da Flo Sandon’s. E’ stata ripresa anche dall’orchestra di Percy Faith e da Nat King Cole, che proprio Redi ebbe modo di incontrare in Italia nel 1961. Fu un successo internazionale con il titolo di Non dimenticar.
Risalta, tra le poche canzoni in lingue inglese dell’epoca presenti in classifica, il brano “Singin’ in the rain” di Gene Kelly, tratto proprio dal film premio Oscar Cantando sotto la pioggia. Poteva non mancare uno dei brani più romantici (ma non strappalacrime) e felici?
Il 1954 è stato l’anno del trionfo assoluto, al primo posto del brano Te voglio bene (tanto tanto) di Renato Rascel. Un titolo esplicito che è proprio una dichiarazione d’amore tra passione sospirosa e dolce, un pensiero triste e allegro (letteralmente).
Passiamo ad una canzone colonna sonora dell’omonimo film. In italiano è L’amore è una cosa meravigliosa, in lingua originale Love Is a Many-Splendored Thing. Pensate che nella chart del 1956, il pezzo si trova al terzo posto dei più venduti nella versione dei The Four Aces and Al Alberts.
La prossima canzone è forse una delle più storiche e conosciute di questo decennio. Partiamo da coloro che la cantano: I Platters. Sono stati un gruppo musicale statunitense, particolarmente conosciuto nella seconda metà degli anni cinquanta e uno dei loro cavalli di battaglia è proprio l’indimenticabile Only You.. In Italia, primo posto (meritatissimo) nel 1957.
Il 1958 è stato l’anno in cui ha dominato Paul Anka nella chart italiana. A fare la voce grossa è stata Diana, una canzone d’amore su cui poter anche ballare. Niente fazzoletti ma una fresca e intensa dichiarazione. Due anni dopo conquista ancora con Put Your head on my shoulder. E’ il 1959.
In quegli stessi mesi del 1958, invece, Fred Buscaglione regnava anche il ritmato Buonasera signorina: Napoli, luna riflessa sul Mediterraneo e incontri indimenticabili. Quali ingredienti migliori?
La voce sinuosa di Perry Como e Magic Moments canta il momento impresso nella mente tra baci e sguardi d’amore di una coppia. Momenti magici anche per il pubblico che si lascia incantare dall’atmosfera fiabesca (con il fischio del pezzo ormai diventato un cult).
“Ma piove, piove sul nostro amore…” E’ un passaggio di Piove (Ciao, ciao bambina) di Domenico Modugno tra i venti brani più venduti del 1959.
Di altro sound, invece, il bacio reso celebre da Adriano Celentano. Attenzione perché il bacio, dopo essere indimenticabile, struggente e d’addio, diventa qualcosa che sconvolge, che fa esplodere. Parliamo di Il tuo bacio è come un rock. Quale modo migliore per chiudere questo nostro elenco personale delle più belle canzoni -italiane e straniere- degli anni Cinquanta?