Sanremo 2008: Tiromancino, Lennox e la polemica (montata da Baudo?)
Presento oggi (con molto piacere) un nuovo e simpatico autore di Soundsblog. Il suo nome è Rob. Un grosso benvenuto nella squadra.Chi dice che gli italiani non hanno successo all’estero? Da qualche giorno, infatti, si vocifera che Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, abbia fatto breccia nel cuore di Annie Lennox, almeno artisticamente parlando. A quanto
Presento oggi (con molto piacere) un nuovo e simpatico autore di Soundsblog. Il suo nome è Rob. Un grosso benvenuto nella squadra.
Chi dice che gli italiani non hanno successo all’estero? Da qualche giorno, infatti, si vocifera che Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, abbia fatto breccia nel cuore di Annie Lennox, almeno artisticamente parlando.
A quanto pare l’ex voce degli Eurythmics sarebbe letteralmente rimasta folgorata dai dischi del cantante romano, tanto da aver personalmente espresso la volontà di duettare con lui. E a quanto pare, l’incontro tra i due avverrà su uno dei palchi più chiacchierati di casa nostra: quello dell’Ariston di Sanremo, con dietro uno strascico di polemiche.
Zampaglione, che parteciperà alla kermesse canora con la canzone “Rubacuori”, aveva infatti già fatto parlare di sé. Le tematiche affrontate dal brano che presenterà a Sanremo non sarebbero piaciute alla Emi, la sua casa discografica. Detto spartanamente: si sarebbe attuata una presunta censura aprioristica da parte di una major per i connotati delicati del brano.
La scelta dell’artista romano sarebbe stata comunque quella di recidere il contratto con la casa discografica pur di gareggiare con il brano scelto, dicono. Un brano che manco a farlo apposta, parla dei licenziamenti di massa che affliggono il nostro Paese.
In seguito alla polemica tutta sanremese sollevata anche dal direttore artistico Pippo Baudo, non ha tardato ad arrivare la risposta di Enzo Mazza, presidente di FIMI:
“Le affermazioni del direttore artistico del Festival in merito a presunti “complotti” dei discografici per impedire la pubblicazione di un brano in gara, sono gravi e lesive per le imprese iscritte a FIMI, federazione dell’industria musicale aderente a Confindustria, e sono prive di qualunque fondamento”.
Aggiunge:
“Pippo Baudo ha voluto trasformare quella che è una semplice disputa contrattuale tra un’etichetta e un artista in un caso, dando in pasto alla stampa informazioni distorte e lontane dalla realtà al fine non ben chiaro di attaccare le stesse aziende che peraltro tengono in piedi il Festival con oltre il 30% degli artisti in gara e il 100% dei super ospiti italiani e internazionali”.