Madonna, Rebel Heart il suo peggior risultato di vendite in 20 anni. Ma il tour è già successo assicurato?
Brutte notizie per l’album ma Madonna può comunque gioire.
Partiamo da una premessa doverosa e obiettiva: il leakaggio dei brani a mesi dalla pubblicazione ufficiale dell’album non ha sicuramente giovato al destino di Rebel Heart. Madonna ha cercato di recuperare, di metterci una pezza con il rilascio di alcuni pezzi, su iTunes, a fine dicembre, ma le canzoni sono state caricate online settimane prima dell’uscita del disco. Quasi tutti avevano già ascoltato l’ultimo lavoro di Madge prima della data prestabilita. E questo non può aver fatto bene alle vendite…
Così è stato, purtroppo. Al debutto, se in Italia ha raggiunto la vetta immediatamente, in America si è dovuta accontentare della seconda posizione con 116.000 copie, battuta dalla colonna sonora di Empire. Il peggio però è arrivato pochi giorni fa quando l’album è scivolato dalla 2 alla 21, in soli sette giorni. Anche qua, oggettivamente, non c’è motivo per cui festeggiare, anzi. La speranza è che Ghosttown possa risollevare le sorti di Rebel Heart: urge video al più presto.
Nell’ultima settimana solo 22.800 copie si sono aggiunte a quelle del debutto, come specificato il sito Consequence of Sound che sottolinea come questi dati indichino il peggior risultato degli ultimi vent’anni della carriera di Madonna. Dobbiamo tornare al 1994, ai tempi di Bedtime Stories.
Basti pensare che MDNA, uscito tre anni fa, nel 2012, aveva conquistato il primo posto con 359.000 unità. Se quindi il disco non sembra avere un futuro brillante, i primi segnali del Rebel Heart Tour, invece, assicurano entrate e guadagni nelle tasche di Miss Ciccone. In Italia, ad una prima data, è stato necessario aggiungerne un’altra per il giorno dopo, il 22 novembre 2015. E anche le date di Miami, Toronto e New York hanno richiesto un bis.