Concerto Primo Maggio 2015 a Taranto, conferenza stampa: cantanti e dichiarazioni
Primo Maggio 2015 Taranto: ci saranno, tra gli altri, Caparezza, i Subsonica e i Marlene Kuntz. Sul palco anche Marco Travaglio.
Si è conclusa da pochi minuti a Roma la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del Primo Maggio di Taranto. Presenti l’attore Michele Riondino (direttore artistico), il musicista Roy Paci, la giornalista Valentina Petrini e la conduttrice Valentina Correani, insieme ad una delegazione del Comitato Organizzatore Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti.
Il tema di quest’anno è “Legalità, quale giustizia?”.
Di seguito il resoconto della conferenza stampa.
Riondino ha esordito con queste parole:
Quest’anno abbiamo l’attenzione di buona parte della stampa nazionale. Abbiamo gli occhi addosso. Mi verrebbe da dire la ‘saga’ continua, per citare la Cisl che l’anno scorso ci ha definito ‘saga di paese’. La nostra è una saga, in effetti, siamo arrivati alla terza edizione. Taranto è l’unica città in Italia, forse nel mondo, che vive sotto un ricatto. Gli operai devono scegliere se morire di fame o di cancro. Renzi ha fatto un ennesimo decreto che noi chiamiamo ‘Ammazza Taranto’ contribuendo alla guerra civile che è in corso a Taranto. A Taranto si pretende di vivere.
L’attore ha quindi presentato il tema di quest’anno (giustizia) e ha spiegato che si parlerà anche di lavoro dal punto di vista delle storie che saranno raccontate. Ma non si discuterà di jobs act perché “noi non siamo un soggetto politico e non siamo noi a dover risolvere i problemi. Non siamo politici, noi facciamo politica”.
La mattina del primo maggio ci sarà spazio per il convegno, nel pomeriggio per la musica. Riondino ha sottolineato che la manifestazione non incassa soldi pubblici né finanziamenti privati (si possono però fare versamenti). Ci saranno interventi dal palco del direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio. Ci sarà anche il sindaco di Messina Renato Accorinti (primo oppositore al ponte sullo Stretto). Presente don Palmiro Prisutto, parrocco che si è opposto al triangolo della morte. Ed ancora Gianpaolo Cassese, amministratore della società proprietaria della Masseria Del Duca che è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e che produce a Taranto il primo olio 100% ecosostenibile in Italia.
Sono stati invitati anche il Premier Renzi e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
Riondino:
La vera storia di Taranto non è raccontata perché i Riva hanno finanziato i partiti che hanno governato in questi anni.
Nel corso della conferenza ha parlato anche il rappresentante del Comitato cittadini lavoratori liberi e pensanti che ha sentenziato: “Il nostro è il vero Primo maggio. La musica per me è solo un pretesto”. In seguito ha spiegato nel dettaglio qual è il documento politico che sarà sottoposto al governo (richiesta di chiusura di tutte le fonti inquinanti.
A proposito di musica, sono state annunciate le presenze sul palco di Officina Zoè, Bestierare, Iosonouncane, Velvet, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Brunori Sas, Diodato, Bud Spencer Blues Explosion, Francesco Baccini, Andrea Rivera, Roy Paci & Aretuska, Susbonica, Marlene Kuntz, Caparezza, NoBraino, LNRipley, Fido Guido
.
Trattative in corso per Mannarino e Nina Zilli. Possibili sorprese dell’ultimo giorno. Media partner è Radiouno. JoTv (canale 649 del digitale terrestre) trasmetterà l’evento. Nessuna tv nazionale perché “ci hanno rimbalzato”, ha detto Riondino:
Abbiamo parlato con Sky, che si erano dimostrati interessati. Poi sono spariti, li abbiamo ricercati e non si sono fatti più trovare.
Alla conduzione Andrea Rivera (“sono abbronzato? È lo smog di Roma”), Valentina Petrini, Valentina Correani e Mietta. Sul palco il giornalista di Piazzapulita Gaetano Pecoraro.
Tutti gli artisti non riceveranno compensi, ma solo rimborsi spese.
Le dichiarazioni degli altri presenti:
Roy Paci: “Potrebbe salire sul palco qualche artista che passa da Taranto quel giorno”.
Valentina Correani: “Per me è il primo anno, Michele Riondino mi ha coinvolto e ho accettato con entusiasmo”.
Valentina Petrini: “Tutto questo non è iniziato per portare grandi artisti sul palco, ma per aiutare la nostra città ad essere per un giorno il centro del Paese, visto che solitamente siamo l’ultima ruota del carro. Dico grazie alle persone che da mesi a Taranto stanno sudando 7 camicie per far sì che questa giornata sia possibile”. Su Travaglio:
Sono contenta che abbia accettato l’invito perché la mia categoria non è uscita benissimo da questa vicenda. La sua presenza è un segnale per dire che c’è un modo diverso di fare giornalismo. Dirà quello che vorrà, aprirà la parte serale del concerto, ci spiegherà cosa è successo in questi 7 anni con i vari decreti Salva Ilva.
Andrea Rivera: “Sono un po’ a disagio, mi scuso con Roy Paci per aver scritto su Facebook cose dettate dalla rabbia”. Poi ha ironizzato: “Il Papa canterà Armeno tu nell’universo. Saviano invece Amici mai. Al poliziotto che ha scritto su Facebook che rifarebbe la Diaz consiglieri La cura di Battiato”.
Rivera canterà una canzone e la dedicherà ad un bambino tarantino morto per cancro al cervello.
La differenza con il Concertone di Roma? Riondino:
Gli artisti che si esibiscono sul nostro palco, a differenza, qui lo hanno fatto al di là dell’aspetto promozione. Da noi lo fanno soltanto per esporsi per una causa. La piazza di San Giovanni negli ultimi anni si è contraddistinta per come ha promosso i dischi. Il dibattito da quella piazza è sparito; l’anno scorso è stato permesso di lanciare messaggi politici, è stato un ritorno per le origini. Sulla kermesse musicale di Roma non abbiamo nulla da dire, auguriamo loro buon lavoro. Con il nuovo direttore Bonelli ho parlato, ma ho dovuto declinare l’invito perché non ho niente contro la manifestazione musicale ma non possiamo gemellarci con una manifestazione che si sorregge sulle spalle dei sindacati e dei lavoratori.
Rivera ha ricordato a riguardo i mancanti pagamenti dei lavoratori del Concertone e delle polemiche che hanno riguardato Marco Godano. Ha rievocato la sua cacciata dalla Rai per la battuta sul Papa, con tanto di clausola nel contratto.