Francesco Guccini, 75 anni tra musica e letteratura
Francesco Guccini compie 75 anni il 14 Giugno 2015: un omaggio personale al grande cantautore della Bologna che fu.
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Francesco Guccini festeggia il traguardo dei 75 anni lontano dalla musica, dalle chitarre, dalle canzoni arrotate che lo hanno reso famoso. Una scelta volontaria che ha fatto discutere molto i suoi estimatori due anni fa, quando annunciò pubblicamente che avrebbe appeso le chitarre classiche al chiodo per ritirarsi in montagna per una pensione meritata.
Dal 2013 il cantautore nato a Modena e cresciuto a Bologna si è ritirato a Pavana, sull’Appennino tra l’Emilia e la Toscana, e si concede raramente all’opinione pubblica se si escludono un paio di collegamenti da Fabio Fazio in compagnia di un bicchiere di vino (e della gatta che passeggiava sul tavolino) a alla trasmissione Unici dove ha raccontato la sua carriera; si è risposato con Raffaella Zuccari, se ne sta a giocare a carte e a godersi il fresco, non suona più nemmeno dopo le serate con gli amici.
Alla musica Francesco Guccini ha dato tanto ed è evidente che non ha più voglia, tanto da aver detto di essere andato in overdose da musica: un piccolo featuring con Samuele Bersani e Pacifico per Le Storie Che Non Conosci, dedicata alla giornata di #IoLeggoPerché, e niente più.
Libri e letteratura restano ancora uno dei suoi ultimi baluardi, perché oltre alla musica Francesco Guccini ha dato molto anche come scrittore: una serie fortunata di gialli con Loriano Macchiavelli, culminata con La pioggia fa sul serio dello scorso anno, e altri divertissment che gli hanno permesso di raccontare quello che di sé non poteva mettere in musica.
Io ho conosciuto la musica di Francesco Guccini da piccola, quando imparai a memoria con la velocità dei bambini l’intero testo de La Locomotiva, forse il suo pezzo più celebre. Dopo quella, una pioggia di altre canzoni che raccontavano una Bologna sconosciuta e affascinante, fatta di osterie che oggi non esistono più, personaggi improbabili in giro a tutte le ore del giorno e della notte, indirizzi davanti ai quali passeggiare con finta indifferenza sentendosi parte della storia. Poi l’ho visto in concerto e l’ho sentito cristonare contro il pubblico che lo acclamava, e non riusciva a cantare, e giù madonne smozzicate per riprendere il tempo mentre i musicisti continuavano a suonare e ridere.
Francesco Guccini compie 75 anni e ha preferito un dignitoso ritiro alla supposta immortalità del cantautore: una classe d’altri tempi per un gigante buono e scorbutico, monolite di una scuola musicale che sembra sempre più povera di parole. Un altro giorno è andato, Maestrone. Tanti auguri.