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BoomDaBash, Radio Revolution: la presentazione a Blogo

Il gruppo reggae salentino presenta il suo quarto disco, e ci parla di una Estate ricca di concerti ed impegno sociale.

pubblicato 1 Luglio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 03:50

E’ uscito da pochi giorni Radio Revolution, il quarto album dei Boom Da Bash, ed è subito partito il tour: l’1 Luglio l’importantissima data a Roma con Damian Marley è solo l’inizio di una Estate di successi…
Abbiamo contattato il gruppo salentino per saperne di più sul disco, che si apre a featuring con J.Ax e Alessandra Amoroso, e sulla loro situazione nel 2015, che li vede sempre più impegnati nel sociale.

In molti vi inquadrano nella scena reggae italiana, ma definirvi un gruppo reggae è riduttivo, viste le molte influenze che spaziano dal drum & bass all’hip-hop: ci sono momenti in cui il reggae non “basta”, per esprimersi?

Le influenze musicali di Boomdabash fanno parte del nostro approccio alla reggae music da sempre. Fin dagli esordi la nostra peculiarità è sempre stata quella di unire al reggae altri spunti musicali provenienti da generi diversi. Siamo nati così. Il reggae è il fulcro attorno al quale ruotano tanti altri generi-satellite che ci piace mischiare al ritmo in battere e levare.

La “nuova” influenza che si può notare su Radio Revolution, è verso un certo gusto pop, e Alessandra Amoroso come special guest sembra confermarlo. Come mai questa nuova apertura musicale?

Ad essere sinceri non ci sono mai strategie particolari dietro ai nostri featuring. Siamo sempre stati molto open-minded, pensavamo che Alessandra avrebbe sicuramente impreziosito la traccia che avevamo scelto per lei e le abbiamo chiesto di collaborare, tutto qui. Scegliamo di collaborare con artisti che stimiamo umanamente e professionalmente, questo è un must per noi, al di là di quelle che possono essere certe dinamiche discografiche.

Sicuramente la scommessa ha pagato, visto che “A tre passi da te” è arrivata subito nella Top 10 dei singoli iTunes. Non temete però ripercussioni riassunte dalla frase “siete diventati commerciali”?

Beh, credo che questo faccia parte della legge dei grandi numeri: più aumenta la fetta di persone che ti seguono, più critiche arriveranno. Tuttavia le critiche nei confronti di “A tre passi da te” sono state praticamente inesistenti. Il pezzo è piaciuto, è subito diventato una hit e siamo davvero soddisfatti. La musica non ammette pregiudizi, come dico sempre.

Vivendolo dall’interno, come vedi il presente della musica reggae in Italia? Ed il futuro?

Il reggae in Italia ha una tradizione lunghissima iniziata più di 20 anni fa con i Sud Sound System. Il presente è roseo e fiorente per questo genere musicale e altrettanto lo sarà per il futuro. Ci sono molte band e artisti di talento. Purtroppo i grossi Media e la discografia non danno al reggae l’attenzione e la riconoscenza che merita o che gli viene data negli altri paesi europei e d’oltreoceano e questo non è un bene. D’altro canto è un problema tutto italiano, nel resto del mondo il reggae è considerato tutt’ora un genere di punta.

Da qui al Nord (e vedendo anche le date dei vostri concerti), sembra ancora che sia un fenomeno enorme ancora però confinato al Salento, per poi trovare “sacche di resistenza” in altre regioni… è una visione da polentoni e basta?

Decisamente si, e te lo dico perchè i nostri live nelle città del Nord sono richiestissimi e sempre affollati. Pensare che il reggae sia un fenomeno tutto salentino è molto riduttivo. Fino a qualche anno fa uno dei più grossi e rinomati festival reggae si teneva proprio ad Osoppo (Udine), il Rototom Sunsplash, con un’utenza media di 90.000 persone.

Questa Estate aprirete per una “nuova leggenda” come Damian Marley – come ci si prepara per un concerto del genere?

Sicuramente con tante ore in sala prove per preparare al meglio la performance! Per il resto è un’emozione così grande, aprire il live ad una leggenda del genere, che non puoi preparararti in alcun modo a gestire tutta l’adrenalina che un’esperienza così riesce a darti.

Il vostro manifesto, secondo cui “La musica può cambiare il mondo”, mi ha colpito molto, perchè è una domanda che pongo spesso nelle interviste ad artisti impegnati nel sociale. Appurato quindi che la risposta per voi è “sì”, ma esattamente COME la musica può cambiare il mondo?

Innanzitutto facendo informazione: un’informazione giusta e coscenziosa, cosa che i Media odierni non fanno più in gran parte, purtroppo. Aprendo gli occhi della gente, parlando al cuore delle persone, facendosi veicolo per le idee di cambiamento.

Queste le date confermate fino ad oggi per il tour dei Boom Da Bash in Luglio/Agosto:

01/07 | Roma, Postepay Rock in Roma (open act di Damian Marley)

11/07 | Peschiera del Garda (VR), Teatro stabile Estivo – festival Arilicawave

18/07 | Torre Regina Giovanna (BR)

25/07 | Alessano (LE), Esco di Radio Festival

31/07 | Perugia, Strozza Music Fest

05/08 | Melendugno (LE), Sagra ti lu purpu

28/08 | Milano, Carroponte

29/08 | Senigallia (AN), Mamamia

30/08 | Reggio Emilia, Festareggio – Campovolo

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